- Lo conferma una nuova ricerca di GfK che scatta una fotografia sui bambini e la prima colazione in Italia insieme a una ricerca qualitativa commissionata da Kellogg per capire il punto di vista dei bambini
- Dalla consapevolezza dell'importanza nutrizionale della prima colazione all'impossibilità di farla o farla in maniera poco bilanciata
- Kellogg ancora insieme a Banco Alimentare con il progetto Breakfasts for Better Days™ per aiutare i bambini in stato di povertà in Italia a fare colazione ogni giorno
- Per il 2016 prevista una donazione di 200.000 euro a Fondazione Banco Alimentare Onlus per aiutare i bambini bisognosi con un nuovo progetto su scala nazionale
Milano, 3 dicembre 2015 – In Italia meno della metà del totale dei 6,3 milioni di bambini tra i 3 e i 13 anni fa tutti i giorni una colazione che prevede alimenti e bevande. 2,6 milioni di bambini la fanno qualche volta e 1,2 milioni non la fanno quasi mai. Qualcosa cambia durante il week end quando il numero di bambini che fa colazione sale a 4,1 milioni (65% del totale). Rimangono comunque 3,5 mio di bambini che non mangiano o non bevono a colazione.
La conferma arriva da una nuova ricerca di GfK che ha analizzato la relazione tra i bambini e il momento della prima colazione.
Oggi la colazione è riconosciuta come il pasto più importante nella giornata. Le famiglie italiane dichiarano di seguire un'alimentazione sana ed equilibrata e sono consapevoli che questa debba includere una colazione varia e bilanciata, ovvero che contenga: carboidrati (cereali, pane, biscotti, ecc), proteine (latte e derivati), vitamine e minerali (frutta)[1].
Tuttavia secondo quanto rilevato da GfK[2] la situazione reale dei bambini italiani evidenzia come gli attuali ritmi di vita frenetici delle famiglie rischino di incidere anche sulla prima colazione e sulle sue modalità di consumo.
La fretta è il grande ospite indesiderato. Sono infatti sempre meno le famiglie che riescono a dedicare tempo di qualità per la colazione, a cui oggi si concede poco più di 8 minuti[3].
Come poi evidenziato da una recente indagine qualitativa condotta da Kellogg su gruppi di bambini dai 6 ai 14 anni, la maggior parte delle colazioni dei bambini è fatta in solitudine. La domenica lo scenario cambia in meglio: il 44% dei bambini (2,8 milioni) mangia e beve a colazione insieme alla famiglia.
In Italia tanti bambini non fanno una colazione sana e bilanciata a causa di abitudini alimentari non corrette, ma molti altri non possono farla per indigenza. Infatti nel nostro Paese oltre 4,1 milioni di persone si trovano in uno stato di povertà assoluta e di queste oltre 1 milione sono minori[4].
Oltre a diventare sempre di più un momento solo funzionale e sempre meno relazionale per i bambini, saltarle la colazione o non introdurre una adeguata quantità di nutrienti ha inoltre un forte impatto sul rendimento scolastico: gli insegnanti infatti dichiarano che i bambini che arrivano affamati a scuola sono meno performanti, fanno più fatica a concentrarsi e non riescono a contribuire al lavoro di classe[5].
«Una colazione varia e bilanciata aiuta un bambino ad assumere la giusta quantità di carboidrati, proteine, vitamine e minerali per cominciare bene la giornata - ha dichiarato Kati Kaskeala Corporate Communications and Sustainability Director Kellogg Southern Europe. In Kellogg crediamo nel valore e nel diritto alla prima colazione e con il nostro programma di responsabilità sociale "Breakfasts for Better Days™" da circa 20 anni continuiamo ad aiutare i bambini e le famiglie più bisognose in tutto il mondo. In Italia, insieme a Banco Alimentare abbiamo pensato ad una collaborazione efficace e duratura che possa veramente aiutare i bambini in stato di necessità in tutta Italia».
Dopo la donazione di 6 milioni di porzioni di cereali e snacks per la prima colazione alle 21 sedi di Banco Alimentare nel corso del 2015, nel 2016 Kellogg donerà 200.000 euro per aiutare i 135.000 bambini assistiti dalle strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare a ricevere una prima colazione nutriente.
«Siamo lieti di rinnovare la collaborazione con Kellogg anche nel 2016 – ha dichiarato Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Il sostegno concreto e continuativo di aziende come Kellogg rappresenta uno dei nostri punti di forza per aiutare quotidianamente famiglie e bambini in difficoltà. Quest'anno continueremo insieme a Kellogg il nostro lavoro di supporto alle strutture caritative con noi convenzionate: attraverso un'accurata pianificazione logistica legata a quantità e tempistiche di approvvigionamento, saremo in grado di distribuire prodotti per la colazione in maniera estremamente precisa e mirata in una logica di copertura del reale fabbisogno».
All'interno di questa ampia collaborazione, Kellogg affiancherà Banco Alimentare anche in un'attività di sensibilizzazione sul territorio, a livello regionale e provinciale, che coinvolgerà agenzie educative quali ASL, Assessorati alla salute e al Welfare e Scuole. Sarà quindi sviluppato un programma di incontri educativi intorno a temi che riguardano l'alimentazione dei bambini e la colazione.
A proposito di Kellogg
In Kellogg Company (NYSE: K), ci impegniamo per migliorare e soddisfare il mondo con food e brand di valore. Con vendite pari a 14,6 miliardi di dollari nel 2014 e più di 1.600 prodotti, Kellogg è l'azienda leader mondiale nei cereali; il secondo più grande produttore di biscotti, cracker e snack salati, azienda leader in Nord America nei cibi surgelati.
In Italia I primi prodotti Kellogg's® sono stai commercializzati fin dall'inizio del 1930 e nel 1987 è stata costituita Kellogg Italia S.p.A
I marchi disponibili sul mercato italiano nei comparti dei cereali pronti per la prima colazione, degli snack a base di cereali e degli snack salati – Kellogg's Corn Flakes®, Special K®, Coco Pops®, Miel Pops®, Kellogg's Choco Krave ®, Rice Krispies®, All Bran®, Frosties®, Kellogg's Extra®, Nice Morning®, Nutri Grain® e Pringles® - offrono un contributo per nutrire le famiglie e aiutarle a crescere.
Attraverso la nostra iniziativa Breakfast for Better DaysTM forniremo 1 miliardo porzioni di cereali e snacks – oltre la metà delle quali sono colazioni – ai bambini e famiglie in difficoltà di tutto il mondo entro la fine del 2016.
Per saperne di più, puoi collegarti ai siti www.kelloggcompany.com oppure www.kelloggs.it, seguirci su Twitter @KelloggCompany, YouTube e su Social K.
Per maggiori informazioni suI progetto:
www.kelloggs.it/it_IT/home/breakfastsforbetterdays1.html
A proposito di Banco Alimentare
Banco Alimentare dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco, riacquistano valore e diventano risorsa per chi ha troppo poco. La Rete Banco Alimentare opera ogni giorno in tutt'Italia attraverso 21 Organizzazioni Banco Alimentare dislocate su tutto il territorio nazionale, coordinate dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus. L'attività quotidiana di Banco Alimentare è volta a recuperare e raccogliere in un anno circa 80.000 tonnellate di alimenti: 65.000 tonnellate sono le eccedenze alimentari recuperate dalla filiera agroalimentare (UE, settore primario, aziende di trasformazione e di distribuzione) e 15.000 tonnellate sono i prodotti alimentari raccolti. Di questi oltre 9.000 tonnellate sono alimenti donati da 5,5 milioni di italiani durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare®, che si svolge l'ultimo sabato di novembre da quasi 20 anni in oltre 11 mila supermercati italiani. Grazie al programma "Siticibo" è in corso anche il recupero di circa 1.100.000 piatti pronti di cibo cotto dalla ristorazione organizzata, mense aziendali e mense scolastiche, oltre a 300 tonnellate di pane e frutta. Ogni giorno tali alimenti vengono ridistribuiti gratuitamente a 8.100 strutture caritative che aiutano circa 1.560.000 persone bisognose in Italia, di cui circa 135.000 bambini da 2 a 7 anni. L'attività di Banco Alimentare è possibile grazie al lavoro quotidiano di 1.843 volontari. www.bancoalimentare.it
Segui l'attività quotidiana di Banco Alimentare su Facebook e Twitter @BancoAlimentare
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