Il marketing aziendale, oggi, si trova a conciliare l’obiettivo di sviluppo e di redditività con l’esigenza di sviluppare un “marketing verde”, per ridurre le emissioni inquinanti. Comunicare la sostenibilità d’impresa diventa un forte strumento per creare nuovi valori del brand evantaggio competitivo. Pietro Lucchese, CEO del Gruppo REM, agenzia di comunicazione specializzata in green communication: “Sono numerose le aziende italiane che hanno iniziato questo percorso virtuoso con grandi ritorni economici e di immagine. Abbiamo accompagnato queste aziende a sviluppare dei concreti interventi volti alla riduzione delle emissioni di CO2, valutando strategie, piani ed attività integrate di green communication”.
Nell’ultimo secolo la popolazione mondiale è quadruplicata, mentre il consumo di prodotti industriali è aumentato di 40 volte, l’utilizzo di energia di 16 volte, di acqua 9 volte, di pesce 35 volte.
La nuova consapevolezza relativa alla scarsità delle risorse riflette un cambiamento di atteggiamento, creando nuovi stili di vita e di consumo che si stanno rapidamente diffondendo a tutti i livelli della società e in tutto il mondo. I consumatori sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti, alla trasparenza e alle politiche ambientali delle aziende.
Il marketing aziendale deve fare i conti con questo cambiamento e si trova oggi di fronte a una grande sfida: come si può conciliare l’obiettivo di sviluppo e di redditività con l’esigenza di sviluppare un “marketing verde”, con la necessità di ridurre l’inquinamento, i rifiuti, le emissioni di carbonio, di preservare le risorse naturali ed anche con la necessità di regole di comportamento etico?
Partendo da una profonda analisi delle nuove esigenze del pubblico, il marketing ha una grande opportunità: spingere imprese ed istituzioni ad attivare comportamenti sostenibili, ambientali e sociali, proprio per rispondere ai crescenti bisogni del consumatore, di tutti gli stakeholder, della società e della cultura sociale, nella preservazione dell’ambiente naturale e nel rispetto dell’uomo.
Secondo Pietro Lucchese, CEO del Gruppo REM, agenzia di comunicazione specializzata nella green communication, “Il marketing può e deve lavorare verso un modello di sviluppo che soddisfi le esigenze attuali, senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie. Una visione socio-ecologica del consumo riflette una nuova consapevolezza della scarsità delle risorse naturali, della crescita incontrollata dell’inquinamento, dell’emissione di CO2, dei rifiuti e del costo sociale del consumo stesso. Questa innovativa visione induce le imprese a migliorare la loro “eco-efficienza”, aumentando il volume di produzione per unità di risorsa naturale utilizzata, con un potenziale enorme di miglioramento in questo campo (attraverso la decarbonizzazione, la riduzione dei rifiuti, l’autoproduzione di energia, ecc.)”.
Tale miglioramento non è solo un beneficio per l’ambiente, ma aumenta la redditività dell’impresa, con guadagni sia dal punto di vista ambientale che economico. Non meno importante, l’immagine dell’impresa e dei prodotti che godono di una buona reputazione in merito al rispetto dell’ambiente diventano sempre più motivo di scelta e di fedeltà per il consumatore, i distributori, i fornitori e, in genere, tutti gli stakeholder.
In questo contesto, la comunicazione della sostenibilità dell’impresa diventa un forte strumento per creare nuovi valori e significati del brand, inediti elementi di differenziazione rispetto ai competitor e, in definitiva, un ulteriore vantaggio competitivo. Il marketing rinnova il suo ruolo e cambia mission: diventare il perno di un modello alternativo di business, conciliando il rispetto dell’ambiente con la soddisfazione delle aspettative del consumatore con l’aumento della reputazione e dell’immagine della marca attraverso l’aumento dei risultati economici dell’impresa.
“Numerose sono anche le aziende italiane che hanno iniziato questo percorso virtuoso” afferma Lucchese, “con grandi ritorni economici e di immagine. In particolare, come Gruppo Rem, abbiamo assistito molte aziende ad aderire al programma per la valutazione dell’impronta ambientale organizzato dal Ministero dell’Ambiente con il coordinamento di un’apposita task force. Gli impegni volontari assunti dalle imprese (ma anche da molte istituzioni), finalizzati in particolare al calcolo della propria “Carbon Footprint” e alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra, stanno assumendo un ruolo sempre più significativo nelle strategie di sostenibilità di tali imprese. Abbiamo inoltre accompagnato queste aziende a sviluppare dei concreti interventi volti alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, ed abbiamo tradotto il tutto in strategie, piani ed attività integrate di green communication”.
FONTE: Gruppo Rem
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