All'appello di Papa Francesco che ha invocato la fine di ogni conflitto oggi si è aggiunto quello del presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, Peter Maurer. Nel presentare a Ginevra il rapporto dell'organizzazione per il 2013 ha denunciato "la ripresa di conflitti armati in Siria, nella Repubblica Centrafricana, in Sud Sudan, Afghanistan, con conseguenze che investono più regioni".
Ha messo in guardia contro gli effetti destabilizzanti della guerra ed ha fatto appello alle nazioni che hanno influenza sulla Siria a lavorare per il cambiamento. Secondo Maurer il divario tra ciò che si fa e quello che si dovrebbe fare è ancora molto. Il bernese ha sottolineato che le organizzazioni umanitarie possono attenuare le conseguenze dei conflitti ma non risolverli.
Malgrado la crescita di scontri, la CICR, che impiega 12'700 operatori, ha distribuito viveri nel mondo a 6,8 milioni di persone ed ha portato avanti progetti che riguardano più di 28 milioni di esseri umani. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" l'imminenti elezioni europee rappresentano un' occasione per definire quale direzione vuole prendere l'Europa se farsi portavoce di pace nel mondo o meno.
Un tema che nessun partito politico italiano sta affrontando in questa campagna elettorale, forse per non sbilanciarsi troppo e non prendere posizione su un conflitto che, è a due passi da casa nostra in territorio europeo, ossia la vicina Ucraina.
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