Milano, 22 novembre 2012
ANCHE LE IMPRESE CINESI PUNTANO
SULLA RESPONSABILITA' SOCIALE
Un incontro alla Cattolica di Milano promosso dal Csr Manager Network fa luce sullo sviluppo delle politiche di corporate social responsibility tra le aziende cinesi
pronte a competere sul mercato anche sul piano delle politiche di responsabilità sociale
La Cina si appresta a scendere in campo e competere sui mercati anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Quello che sembrava fino ad oggi un asset di differenziazione e valore aggiunto di marchi e prodotti "occidentali" - made in Italy compreso - nei prossimi decenni potrebbe non essere più prerogativa esclusiva delle nostre imprese. Anche le aziende cinesi stanno infatti abbracciando la strada dello sviluppo sostenibile, oggi più che mai in ascesa grazie all'impulso del Governo e delle autorità economiche preposte, evidenziando peraltro interessanti punti di contatto con l'approccio adottato in altri Paesi europei. E' quanto è emerso dal workshop a porte chiuse organizzato lunedi scorso 19 novembre presso l'Università Cattolica di Milano dal Csr Manager Network, l'Associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità o csr (corporate social responsibility) delle maggiori imprese italiane promossa da Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i valori d'impresa.). L'incontro si è svolto in occasione della visita di una delegazione cinese guidata da Jiang Xin, vice-segretaria generale della China federation of industrial economics (CFIE), la più grande federazione di associazioni industriali del Paese, e composta da alcune delle maggiori "corporation" cinesi tra cui la Shougang Corporation, attiva nella lavorazione dell'acciaio, la China Southern airlines e la Shenyang Blower Works corporation, attiva nella produzione di compressori e soffianti.
Secondo i dati diffusi dalla CFIE, nel 2011, il consumo totale di energia e di acqua nelle imprese industriali è calato rispettivamente del 3,49% e dell'8,9% ed è in forte crescita la diffusione degli strumenti di rendicontazione esterna come dimostra il fatto che solo nel 2011 sono state 898 le imprese che hanno presentato un bilancio di sostenibilità, il 18% in più rispetto all'anno precedente. ll Governo cinese sta attribuendo grande importanza alla responsabilità sociale stimolando le imprese a progredire sul piano dell'abbattimento dell'impatto ambientale ed energetico e della qualificazione e rendicontazione pubblica degli impegni intrapresi. Sono inoltre appena state introdotte le prime "Linee Guida per la responsabilità sociale delle imprese e delle associazioni industriali cinesi".
Molti i punti di contatto con il nostro Paese evidenziati durante l'incontro. In primo luogo quanto sia ancora esiguo ma in costante crescita come da noi, il numero di imprese cinesi che hanno avviato un percorso di responsabilità sociale. Allo stesso tempo il numero reale di imprese impegnate su questo fronte - ma in modo non codificato o comunque non realizzando bilanci di sostenibilità - è come in Italia ben più ampio. Terza analogia con il nostro Paese la condivisione dei principali standard e riferimenti normativi ai quali anche le aziende cinesi si attengono, primi fra tutti il Global Compact delle Nazioni Unite, lo standard di rendicontazione GRI e l'ISO 26000. Altro elemento interessante è l'approccio adottato, anch'esso di tipo volontario, malgrado si tratti di un Paese ancora caratterizzato da logiche centralizzate di pianificazione socio-economica.
"Si è trattato del primo incontro di lavoro tra i manager della sostenibilità italiani e la comunità cinese – ha commentato Fulvio Rossi, Presidente del Csr Manager Network – per capire le opportunità di scambio professionale e i punti di contatto con un Paese che sta facendo grandi passi avanti, sebbene la strada da percorrere sia lunga ed il contesto istituzionale sensibilmente diverso da quello europeo ed italiano.Tra questi punti di contatto – ha proseguito Rossi - ci ha colpito soprattutto l'affermazione anche da noi condivisa che la responsabilità sociale non sia in contraddizione con lo sviluppo economico di un'impresa neanche in periodi di crisi, ma piuttosto precondizione per una sua competitività duratura".
Nel corso dell'incontro sono state presentate una serie di best practice illustrate dai rappresentanti delle imprese partecipanti alla delegazione: Xu Jianguo, Director of Shougang Corporation; Wang Hongyan, Assitant Manager of Shenyang Blower Works Group Corporation; Zhang Baomin, Director of Human Resources, Xinjiang Tianye Stock Co., Ltd; Yao Chuanjiang, Chief of Strategy Management, China Nonferrous Metal Mining (Group) Co., Ltd; Ye Lei, Assist manager of China Southern Airlines e Liu Manli, Vice President, Shaanxi Textile and Apparel Council
Il CSR Manager Network è l'associazione che dal 2006 riunisce i professionisti che in ogni tipo di organizzazione si dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di sostenibilità. Gli iscritti sono principalmente Responsabili CSR di aziende italiane e multinazionali http://www.csrmanagernetwork.it/?fuseaction=pagina&id=3 ma sono presenti anche fondazioni d'impresa, società professionali, PA ed enti non profit. Nata per volontà di ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i Valori d'Impresa) è oggi il punto di riferimento per la professione e le istituzioni. Ogni anno svolge un'intensa attività di ricerca, education e divulgazione anche a livello internazionale, tra cui 5 workshop tematici a porte chiuse, 2 convegni aperti al pubblico e 1 ricerca annuale. Presidente è Fulvio Rossi, Corporate Social Responsibility Manager di Terna http://www.csrmanagernetwork.it
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