Il caldo, la domanda dell’industria e i prezzi più robusti hanno gonfiato in giugno i consumi di energia, e i consumi hanno spinto anche il dato della produzione di energia. Così l’estate 2017 si è aperta assegnando al segmento dell’energia il primato di crescita della produzione industriale, +9,8% rispetto al giugno 2016.
Il caldo infatti spinge i consumi elettrici quando si accendono i condizionatori e quando la catena del freddo (dai grandi centri refrigerati di logistica fino ai banchi dei latticini dei negozi) fa marciare a piena forza i compressori per seguire gli ordini dati dai termostati. Ma il caldo fa crescere anche i consumi di benzina e gasolio non solamente perché gli italiani vengono indotti dal clima a cercare il refrigerio nelle gite fuoriporta ma anche perché i climatizzatori delle auto, quando sono accesi, fanno consumare più carburante in modo sensibile.
L’Istat ha rilevato in giugno un aumento fortissimo di attività per le raffinerie (“fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati” +12,1%) e le per utility locali (“fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria” +10,8%). Più lenta e fisiologica la crescita dell’attività di estrazione di petrolio e metano dai giacimenti nazionali (“attività estrattiva” +2,7%).
I consumi elettrici di giugno, conferma Terna (la Spa dell’alta tensione) sono stati pari a 27,2 miliardi di chilowattora, con un aumento fortissimo del 7,6% rispetto al giugno 2016. Più normale la crescita dei primi sei mesi del 2017, quando la richiesta di corrente risulta in crescita del +1,4%.
Qualche dettaglio sulle centrali elettriche. In giugno produzione elettrica nazionale netta (24,6 miliardi di chilowattora) è stata composta per il 42% da fonti rinnovabili d’energia, con una crescita del +8,7% per la produzione fotovoltaica (poche nubi hanno oscurato i pannelli) ma un crollo addirittura del -19,8% per la produzione idroelettrica (pochissima pioggia, soprattutto nel Triveneto) ed eolica (-18,7%).
Sui prodotti petroliferi, rileva l’Unione Petrolifera, in giugno i consumi complessivi sono ammontati 5 milioni di tonnellate, con un incremento del 2,7% rispetto al giugno 2016. La domanda di benzina e gasolio è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 2% (53mila tonnellate in più) rispetto allo stesso mese del 2016.
FONTE: Ilsole24ore.com
Nessun commento:
Posta un commento