Striscioni vergognosi, un'umiliazione per tutti i giallorossi
perbene. Inopportuni quelli di attacco alla mamma di Ciro, pesantissimo quello
di solidarietà ad uno, che come minimo, è già un delinquente riconosciuto e
che, come minimo, andava in giro con una pistola illegale con i caratteri
cancellati.
Però, e lo dico non per difendere i romanisti (cui cmq io
appartengo), mi sembra che la giustizia sportiva abbia agito sull'onda
dell'emozione.
Perchè quegli esecrabili striscioni sono gravissimi
umanamente e moralmente, ma "formalmente" non hanno infranto una
legge, non riportavano frasi ingiuriose o di istigazione ad odio e violenza.
Purtroppo negli stadi leggiamo cose che, secondo me, sono invece
anche legalmente discutibili. Che dire, solo per fare un esempio e rimanendo
sullo stesso caso, di quello minatorio in
Napoli-Roma “se occasione ci sarà…
nessuna pietà”?
Infine, e lo dico da uno che non metterà mai piede in una
curva, resto perplesso sul fare una giustizia sommaria che punisce tutti per
punire alcuni.
E che così facendo riconosce il perfido potere degli ultras nel
mondo del calcio con il quale spesso ricattano le società calcistiche.
Mi piacerebbe una giustizia sportiva non sommaria, ma
estremamente severa e puntuale.
E’ così difficile individuare chi espone certi striscioni e
vietargli a vita l‘ingresso negli stadi?
ap
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