Ritorna in libreria, edito dalla Bohem Press con la collaborazione di Amnesty International Italia, “Ranocchio e lo straniero” di Max Velthuijs, una storia d’attualita’ assordante che racconta la realta’ dei nostri giorni, senza reticenze, per far riflettere e sconfiggere l’indifferenza, i pregiudizi, le superstizioni e la paura del diverso. Perche’, come dice Ranocchio, “siamo tutti diversi” e ognuno di noi ha bisogno dell’altro.
Amnesty International Italia ha scelto di accompagnare “Ranocchio e lo straniero” perche’ le sue storie celebrano l'amicizia e il dialogo, mostrando come una comunita’ basata sul rispetto reciproco, la solidarieta’ e la tolleranza riesce a far fronte a ogni evento, previsto o imprevisto come l’arrivo di uno sconosciuto o la scoperta delle diversita’.
“Un giorno, comparve uno straniero che si accampo’ al margine del bosco. Che tipo e’? Cosa cerca qui da noi? Quello e’ uno sporco lurido ratto… Con i ratti, bisogna stare in guardia, sono tutti ladri!” Inizia cosi’ la storia di Ratto, che dovra’ subire molte angherie e tante umiliazioni prima di vincere i pregiudizi degli altri e conquistare la loro amicizia.
Cosi’ come i tanti piccoli e grandi difensori dei diritti umani in tutto il mondo, il protagonista di questa avventura pensa in autonomia, non si fa influenzare e spaventare dalle apprensioni e dai pregiudizi degli altri abitanti della valle e da solo decide di farsi una propria idea sullo straniero, cogliendo quello che di buono puo’ offrire. Per comprendere l’importanza di impegnarsi, fin da piccoli, contro gli stereotipi e le ingiustizie e agire concretamente per difendere i diritti umani.
Una prima occasione per parlare di questa avventura di Ranocchio e dei suoi amici e delle attivita’ di Educazione ai diritti umani di Amnesty International attraverso libri educativi come questo, sara’ l’incontro organizzato da Ibby Italia per presentare la Biblioteca della Legalita’ per bambini e ragazzi che si terra’ a Bologna mercoledi’ 26 marzo alle 15, all’interno della Bologna Children's Book Fair, presso la sala B del Padiglione 33, con Alberto Emiletti, Responsabile dell’Ufficio Educazione e Formazione di Amnesty International Italia.
Ulteriori informazioni
Max Velthuijs
Nato a L’Aja, nel 1923, fin da bambino Max Velthuijs ama dipingere e colorare le storie che inventa. Dopo la guerra torna a L’Aja, dove comincia a disegnare manifesti politici, francobolli, poster, e lavora a film d’animazione, pubblicita’ e spot televisivi. Diventera’ uno dei piu’ famosi illustratori per bambini dei Paesi Bassi e poi del mondo, e ricevera’ molti premi e numerosi riconoscimenti.
Nel 1989 Max Velthuijs da’ vita alla figura di Ranocchio con il libro “Ranocchio e’ innamorato”, iniziando cosi’ la sua collaborazione con la casa editrice inglese Andersen Press con cui pubblichera’, negli anni successivi, altre 11 avventure di Ranocchio e dei suoi amici, ottenendo un successo internazionale.
L’ispirazione per le storie di Ranocchio va cercata nella prima infanzia di Max: cresciuto in una famiglia pacifista con genitori aperti a nuove filosofie, ha trovato in questo clima i principali motivi delle sue storie: la tolleranza, l’importanza della comunicazione, la pace e la fratellanza.
Nel 2004 ha ricevuto il premio Hans Christian Andersen, apice della sua lunga carriera artistica.
Amnesty International Italia ha scelto di accompagnare “Ranocchio e lo straniero” perche’ le sue storie celebrano l'amicizia e il dialogo, mostrando come una comunita’ basata sul rispetto reciproco, la solidarieta’ e la tolleranza riesce a far fronte a ogni evento, previsto o imprevisto come l’arrivo di uno sconosciuto o la scoperta delle diversita’.
“Un giorno, comparve uno straniero che si accampo’ al margine del bosco. Che tipo e’? Cosa cerca qui da noi? Quello e’ uno sporco lurido ratto… Con i ratti, bisogna stare in guardia, sono tutti ladri!” Inizia cosi’ la storia di Ratto, che dovra’ subire molte angherie e tante umiliazioni prima di vincere i pregiudizi degli altri e conquistare la loro amicizia.
Cosi’ come i tanti piccoli e grandi difensori dei diritti umani in tutto il mondo, il protagonista di questa avventura pensa in autonomia, non si fa influenzare e spaventare dalle apprensioni e dai pregiudizi degli altri abitanti della valle e da solo decide di farsi una propria idea sullo straniero, cogliendo quello che di buono puo’ offrire. Per comprendere l’importanza di impegnarsi, fin da piccoli, contro gli stereotipi e le ingiustizie e agire concretamente per difendere i diritti umani.
Una prima occasione per parlare di questa avventura di Ranocchio e dei suoi amici e delle attivita’ di Educazione ai diritti umani di Amnesty International attraverso libri educativi come questo, sara’ l’incontro organizzato da Ibby Italia per presentare la Biblioteca della Legalita’ per bambini e ragazzi che si terra’ a Bologna mercoledi’ 26 marzo alle 15, all’interno della Bologna Children's Book Fair, presso la sala B del Padiglione 33, con Alberto Emiletti, Responsabile dell’Ufficio Educazione e Formazione di Amnesty International Italia.
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Max Velthuijs
Nato a L’Aja, nel 1923, fin da bambino Max Velthuijs ama dipingere e colorare le storie che inventa. Dopo la guerra torna a L’Aja, dove comincia a disegnare manifesti politici, francobolli, poster, e lavora a film d’animazione, pubblicita’ e spot televisivi. Diventera’ uno dei piu’ famosi illustratori per bambini dei Paesi Bassi e poi del mondo, e ricevera’ molti premi e numerosi riconoscimenti.
Nel 1989 Max Velthuijs da’ vita alla figura di Ranocchio con il libro “Ranocchio e’ innamorato”, iniziando cosi’ la sua collaborazione con la casa editrice inglese Andersen Press con cui pubblichera’, negli anni successivi, altre 11 avventure di Ranocchio e dei suoi amici, ottenendo un successo internazionale.
L’ispirazione per le storie di Ranocchio va cercata nella prima infanzia di Max: cresciuto in una famiglia pacifista con genitori aperti a nuove filosofie, ha trovato in questo clima i principali motivi delle sue storie: la tolleranza, l’importanza della comunicazione, la pace e la fratellanza.
Nel 2004 ha ricevuto il premio Hans Christian Andersen, apice della sua lunga carriera artistica.
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