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giovedì 20 marzo 2014

Disturbo ossessivo compulsivo: cosa sono le ossessioni

Il disturbo ossessivo compulsivo indicato con l’acronimo DOC un disturbo dell’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni o solamente ossessioni.  Oggi, il disturbo ossessivo compulsivo colpisce circa il 2% della popolazione italiana con un’incidenza massima nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 125 anni. Tra ossessioni e compulsioni c’è una differenza: le prime sono delle idee, pensieri, impulsi o immagini che invadono la mente della persona che ne soffre; mentre le compulsioni, sono delle azioni mentali e comportamentali che si manifestano in risposta alle ossessioni rappresentandone un tentativo di soluzione. Le compulsioni anche se per un breve momento provocano un sollievo, ma con il passare del tempo non fanno altro che peggiorare la situazione.

Vari tipi di disturbo ossessivo compulsivo:

Disturbo ossessivo compulsivo da controllo: si manifesta sia con ossessioni che compulsioni, implicando il timore ricorrente legato al dubbio di aver dimenticato qualcosa o di aver commesso un errore o danneggiato qualcosa o qualcuno senza volerlo.
Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione: in questo caso le ossessioni e le compulsioni sono legate al rischio di contagi o contaminazioni. I soggetti affetti da questa tipologia sono tormentate dalla preoccupazione che possano ammalarsi o essere infettati da qualche virus o sostanza tossica.
Disturbo ossessivo compulsivo da accumulo: la persona che ne soffre ha la mania di accumulare e conservare oggetti insignificanti e inutili come giornali, pacchetti di sigarette vuoti, bottiglie vuote, perché in “futuro potrebbero essere utili” .
Disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria: si manifesta con l’intolleranza al disordine o all’asimmetria. Qualsiasi tipo di oggetto deve risultare perfettamente allineato, simmetrico e ordinato secondo una precisa logica.
Disturbo ossessivo compulsivo da superstizione eccessiva: si manifesta con pensieri superstiziosi portati all’eccesso. Per annullare l’effetto negativo, il soggetto mette in atto una serie di rituali per evitare qualche disgrazia.


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