Il consiglio di Stato riapre il caso Albano-Troncone: per il Prof. Landi e per l’Avvocato Giorgio Fraccastoro, il Dottor Albano non è stato valutato attentamente sotto il profilo delle attività professionali svolte.
Con una decisione depositata l’altro giorno, i giudici del Consiglio di Stato hanno invitato i colleghi del Tribunale amministrativo del Lazio a fissare nuovamente un’udienza di merito sul ricorso che aveva presentato il magistrato Paolo Albano (attuale Procuratore capo a Isernia) contro il Consiglio Superiore della magistratura, relativamente alla nomina a capo della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua dell’attuale titolare, ovvero il magistrato Maria Antonietta Troncone, risultata vincitrice su una rosa di toghe che avevano presentato la domanda. Albano si era rivolto ai giudici amministrativi contestando la mancata valutazione di una buona parte dei suoi titoli (17 anni come sostituto e 9 come procuratore aggiunto trascorsi proprio a Santa Maria Capua Vetere) ma i giudici del Tar avevano respinto il ricorso, formulando anche una sorta di minisentenza di merito a favore della dottoressa Troncone.
Di qui, il ricorso dei legali di Albano (contro Csm e Ministero di Giustizia e quindi, per effetto, nei confronti dell’attuale capo della Procura sammaritana) che, con un’ordinanza decisa il 21 gennaio scorso, «per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata», hanno «accolto l’istanza cautelare ai soli fini della sollecita fissazione del merito da parte del Tar, ordinando la trasmissione al Tar per la fissazione dell’udienza di merito». Una vicenda che vede protagonisti due magistrati di prestigio ognuno dei quali con un curriculum di tutto rispetto ma che, per il dottor Albano – secondo i suoi legali, il prof. Landi e l’Avvocato Fraccastoro del foro di Roma – non è stato valutato attentamente sotto il profilo delle attività professionali svolte. «Considerato che il ricorso presenta apprezzabili profili di fumus laddove lamenta la non adeguata considerazione delle esperienze professionali dell’appellante» – recita l’ordinanza dei giudici della IV sezione presieduta da Sergio Santoro – « eche l’esigenze cautelari dell’interessato possono essere soddisfatte con la sollecita fissazione del merito, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso». Contro l’attuale capo della Procura sammaritana aveva presentato ricorso anche un altro candidato, il magistrato Fausto Zuccarelli, che aveva poi ritirato l’istanza. Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, aveva nominato nella seduta del luglio dello scorso anno, la dottoressa Troncone – già procuratore aggiunto a Nola – a seguito della vacanza lasciata dal magistrato Corrado Lembo dopo la sua nomina a capo della Procura di Salerno. Al ballottaggio, il neo capo della Procura sammaritana, aveva ottenuto il maggiore punteggio con quindici voti.
Fonte: IL MATTINO
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