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venerdì 12 febbraio 2016

Piscopo, rai pubblicità: Sanremo 2016, 6 milioni di utile

L’offerta multipiattaforma messa a punto da Rai Pubblicità dovrebbe garantire 21 milioni netti, in linea con lo scorso anno. La concessionaria guidata da Piscopo ha elaborato un’offerta commerciale per i main sponsor da 500 milioni di contatti grazie ai suoi contatti multipiattaforma.fabrizio-piscopo-rai-pubblicita_480
Si è appena aperto su Rai1 il 66° Festival della Canzone Italiana, il secondo condotto da Carlo Conti, direttore artistico e presentatore affiancato quest’anno sul palcoscenico del Teatro Ariston da Madalina Ghenea, Virginia Raffaele e Gabriel Garko. Quattro i main sponsor che accompagnano l’edizione: ai confermati Unicredit e Suzuki si affiancano le new entry Orogel e Tim, che subentrano a Conad e Wind.
Grande risultato per la prima di Sanremo: all’esordio sfiora il 50% di share individui con oltre 11 milioni di ascolto. Durante la serata ci sono stati anche picchi del 58,1% di share in tarda serata, mentre il picco di ascolto ha registrato più di 15 milioni di telespettatori. Se l’edizione del 2015 è costata 15,7 milioni di euro a fronte di ricavi pubblicitari netti pari a 21 milioni di euro (più i 700mila derivati dagli ingressi all’Ariston), per il 2016 la Rai si attende un risultato altrettanto positivo. La stima è di un nuovo utile attorno ai 6 milioni, ossia costi non superiori ai 16 milioni ed entrate pubblicitarie nette pari a 21 milioni cui si sommano i biglietti venduti (800mila euro previsti), e i 150mila euro garantiti dalla nuova convenzione stretta con Regione Liguria. Il Festival di Sanremo anche quest’anno porta a casa un bel risultato.
La raccolta, infatti, secondo alcuni ambienti di Rai Pubblicità, ha raggiunto i 21 milioni netti di ricavi pubblicitari che corrispondono a 24,5 milioni lordi. In sostanza un bis: anche lo scorso anno, infatti, la kermesse canora ha messo a segno ricavi pubblicitari netti per 21 milioni di euro. Per Rai Pubblicità di Piscopo una performance in costante crescita che dal 2012 ad oggi si attesta su un + 30%. Nel 2012, infatti, i ricavi pubblicitari avevano raggiunto i 18 milioni di euro. Rai Pubblicità, la concessionaria guidata da Fabrizio Piscopo, ha messo a punto per il Festival una multipiattaforma con accesso ai suoi mezzi televisivi, radiofonici, cinematografici e digitali che si traduce in un’offerta commerciale per i main sponsor stimata in 500 milioni di contatti.
“Abbiamo potuto contare quest’anno sulle buone performance ottenute dal Festival la scorsa edizione”, spiega Piscopo. “Sanremo 2015, il primo di Carlo Conti, ottenne infatti una media di oltre 10 milioni di spettatori e il 48,6% di share, in crescita di oltre 9 punti percentuali rispetto al 2014, con buoni risultati di copertura anche del target tra i 15 e i 24 anni in genere poco interessato al Festival”. Con spazi tabellari e iniziative speciali distribuiti su tutti i canali che seguiranno l’evento, sul fronte televisivo l’offerta garantisce il presidio delle 5 serate del Festival e del Dopo Festival (riproposte il giorno successivo da Rai Premium) e la sponsorizzazione di Domenica In Sanremo su Rai1.
“Tra gli spazi televisivi garantiti agli sponsor”, precisa l’AD di Rai Pubblicità, “figurano gli spot da 45 e 10 secondi, i billboard da 4 secondi in apertura e chiusura, il product placement nel corso dell’anteprima con Carlo Conti e la sponsorizzazione della campagna promozionale del festival, partita il 24 gennaio: l’evento è stato promosso sulle altre reti Rai e nelle quasi 900 sale cinematografiche che compongono il circuito di Rai Pubblicità”. Altri spazi tabellari e iniziative speciali sono messi a disposizione da Rai Radio 2. L’emittente radiofonica seguirà le serate dal vivo attraverso uno spazio editoriale ad hoc; darà inoltre un aggiornamento quotidiano sul Festival nelle strisce all’interno di alcuni dei suoi programmi.
Sul fronte digital l’offerta prevede display e video sul sito www.sanremo.rai.it e sui siti e le app dell’universo Rai, oltreché push notification e interstiziale sulla app Rai.tv. Saranno inoltre presidiati i principali social network (Facebook e Twitter) che, già lo scorso anno, hanno generato oltre 3 milioni di interazioni e hanno erogato oltre 10 milioni di video (100% in più rispetto al 2014).

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