CON il kit Instant Network MINI è POSSIBILE ristabilire le comunicazioni nelle aree colpite da calamita'
30 aprile 2015 – E' arrivato nella Valle di Kathmandu, in Nepal, il kit Instant Network Mini di Fondazione Vodafone, la rete portatile sviluppata per le situazioni di emergenza che servirà a ristabilire le comunicazioni nelle aree colpite dal terremoto della scorsa settimana.
Instant Network Mini è un kit di 11 Kg che può essere contenuto in uno zaino e che consente di installare una rete di comunicazione mobile in 10 minuti. Un team di esperti Vodafone si occuperà di ristabilire le comunicazioni sul terremoto a favore delle operazioni di soccorso e della popolazione che ha bisogno di comunicare con i propri cari dopo il devastante terremoto.
Instant Network Mini è uno zaino molto robusto che può essere trasportato come bagaglio a mano su voli di linea e può essere attivato anche da persone non tecnicamente qualificate. Il kit può collegare fino a 5 telefoni cellulari alla rete mobile in un raggio di 100 metri e consente l'invio di sms a migliaia di persone per diffondere informazioni essenziali in seguito a calamità.
La Fondazione Vodafone, che sta lavorando assieme alla ONG Telecoms Sans Frontieres, è pronta a inviare in Nepal equipaggiamenti aggiuntivi, compreso il kit più grande da 100 kg, ed è in attesa di istruzioni da parte dagli operanti sul territorio.
L'Instant Network da 100 kg, composto da una antenna, un palo pieghevole, un pc industriale e una ricetrasmittente alimentati da generatori, è già stato impiegata dopo il Tifone Haiyan che ha colpito le Filippine nel 2013. In quella occasione sono state rese possibili 443mila chiamate e 1,4 milioni di sms in 29 giorni.
La Fondazione Vodafone ha inoltre donato 100mila sterline al UK Disaster Emergency Appeal (DEC) per supportare le operazioni di soccorso in Nepal.
Questa è la seconda volta in due mesi che la Fondazione Vodafone ha favorito le comunicazioni d'emergenza dopo un disastro. A marzo, infatti, un team di volontari ha prestato soccorso sull'Isola Tanna, nella Repubblica di Vanuatu, a seguito del Ciclone Pam.
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