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martedì 2 dicembre 2014

Un SMS per fermare il bullismo insieme a Telefono Azzurro



Dall'1 al 21 dicembre 2014
Campagna solidale per sostenere le linee di ascolto 1.96.96 e la prevenzione nelle scuola
           
            Secondo un'indagine condotta da Telefono Azzurro e Doxa Kids, che ha coinvolto oltre 1500 giovani dagli 11 ai 19 anni su tutto il territorio italiano, il 35% di loro è stata vittima di episodi di bullismo, online e offline. Una volta su tre è accaduto a scuola.

            Per far fronte a questo preoccupante fenomeno, l'Associazione, attraverso il numero gratuito 1.96.96, i social e la chat sul sito www.azzurro.it, ascolta ogni giorno, 24 ore su 24, il dramma non solo di bambini e adolescenti vittime di bullismo, ma anche degli adulti che gli sono accanto e non sanno come intervenire, offrendo loro un supporto e un intervento immediato. 

            Canali di aiuto molto preziosi, che ora è possibile sostenere grazie alla campagna di raccolta fondi con SMS solidale al 45596 intitolata “Fermiamo il bullismo, adesso", promossa da Telefono Azzurro Onlus dall'1 al 21 dicembre 2014

            Il bullismo è un dramma della solitudine, per questo l'ascolto e la tempestività di intervento hanno un'importanza cruciale per aiutare in modo concreto le vittime prima che sia troppo tardi. I ragazzi che subiscono ripetute forme di prevaricazione e sopruso, fisiche o psicologiche, da parte di coetanei, raramente confessano le angherie subite a qualche figura adulta, genitori o educatori. In questo modo, senza la possibilità di condividere con qualcuno paure e difficoltà, la pressione psicologica di trovarsi al centro di una condizione di malessere provocata dalla cattiveria degli altri diventa insopportabile. E troppo spesso può portare a conseguenze drammatiche.

            Il fenomeno, in particolare, ha trovato in Internet e nei social network un terreno molto fertile per affondare le sue radici e crescere in maniera incontrollata e invisibile. Da una ricerca europea condotta in Italia da Telefono Azzurro*, infatti, emerge i casi di cyber bullismo rappresentano il 28,7% del totale e sono in aumento. Questo perché i luoghi di incontro e scambio dei giovani sono sempre più virtuali: telefono, e-mail, chat, social network e SMS sono sempre più spesso usati per minacciare o intimidire qualcuno. Inoltre, la pervasività e la persistenza degli atti di bullismo online, uniti alla possibilità di anonimato e alla distanza fisica ed empatica creata dallo schermo, rendono ancora più preoccupante il fenomeno.

            Immagini e video non autorizzati, ad esempio, diventano facilmente di dominio pubblico: secondo la ricerca di Telefono Azzurro, infatti: 1 adolescente su 3 ha trovato online proprie foto non autorizzate, 1 su 5 ha trovato proprie foto imbarazzanti, più di 1 su 7 ha trovato online propri video non autorizzati e più di 1 su 10 ha trovato propri video imbarazzanti.

            Per tutte queste ragioni, il progetto "Bullismo, fermiamolo adesso" si muove su due fronti: quello della prevenzione, attraverso campagne di sensibilizzazione e laboratori nelle scuole e negli ambiti extrascolastici per insegnare ai ragazzi i valori della tolleranza e dell'attenzione all'altro, ma anche cosa fare e a chi rivolgersi quando ci si trova vittima di casi di bullismo, e quello dell'ascolto, attraverso le linee 1.96.96 e la chat di Telefono Azzurro, strumenti fondamentali per rompere il cerchio di angoscia e solitudine prima che sia troppo tardi. 

*Si tratta di una ricerca europea svolta in Italia da Telefono Azzurro su 5042 studenti di diverse scuole secondarie di primo e secondo grado, di età compresa tra i 12 e i 18 anni.


Dall'1 al 21 dicembre 2014 si potrà donare 1 euro per ciascun SMS inviato al 45596 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TeleTu e TWT e di 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

Telefono Azzurro
Dal 1987 Telefono Azzurro svolge un lavoro costante e continuo per garantire ai più piccoli un’infanzia e un’adolescenza serena.
Per affrontare il fenomeno del bullismo promuove, da anni, attività di prevenzione, formazione, ascolto ed intervento. Attraverso il numero gratuito 1.96.96 e la chat presente nell’home page del sito www.azzurro.it, l’Associazione fornisce ascolto, consigli pratici ed intervento operativo in tutti i casi di bullismo e cyber bullismo. Gli interventi formativi hanno l’obiettivo di responsabilizzare la cosiddetta maggioranza silenziosa degli spettatori, ma anche di guidare insegnanti e genitori ad una maggiore consapevolezza e a migliori strategie di intervento. L'associazione realizza da anni laboratori antibullismo all’interno delle scuole primarie e secondarie: l’obiettivo è quello di sviluppare una maggiore capacità di riconoscimento e comprensione delle emozioni altrui per agire in maniera positiva in difesa della vittima.
Telefono Azzurro è membro della commissione nazionale di contrasto al bullismo del MIUR. Nel 2010 ha siglato un protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di promuovere il benessere dei bambini e degli adolescenti nelle scuole.
Il contrasto del bullismo avviene anche con iniziative di studio, formazione e sensibilizzazione realizzate a livello europeo, di cui Telefono Azzurro è partner. Tra queste: Safer Internet Program - Connected Generations, il cui obiettivo è promuovere un uso sicuro e responsabile di Internet da parte dei più giovani; European Antibullying Campaign Project, per lo sviluppo di ricerche e strumenti educativi; European Antybullying Network (EAN), mirato a definire una strategia europea di contrasto del bullismo.
Sul tema specifico del cyber bullismo, negli ultimi anni Telefono Azzurro si è trasformato, facendosi sempre più “social” e "tecnologico". Da quando il mondo nel quale i ragazzi si incontrano, dialogano, scambiano esperienze è diventato sempre più virtuale, l'associazione ha rafforzato la propria presenza nei luoghi della rete in cui sono presenti bambini e adolescenti (social network, chat, instant messaging), e ha trasferito il proprio know-how di attenzione e tutela in questi nuovi spazi.

Bullismo e cyber bullismo
Per bullismo si intendono tutte quelle forme di prevaricazione e sopruso - fisico o psicologico - ripetute nel tempo, che possono avvenire sia negli ambienti frequentati tutti i giorni dai ragazzi - come la scuola - sia online, messe in atto da parte di un singolo o di un gruppo nei confronti di una persona percepita come più debole.
Dal momento che i luoghi di incontro dei ragazzi sono sempre più virtuali, il bullismo è sempre più spesso “cyber”: telefono, e-mail, chat, social network, SMS sono sempre più spesso usati per minacciare o intimidire qualcuno. Rispetto al bullismo "tradizionale", la componente "cyber" aggiunge le seguenti peculiarità:
  • Pervasività - il cyber bullismo può avvenire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, con una diffusione massiccia e istantanea che coinvolge un largo pubblico senza nessun tipo di controllo.
  • Persistenza - i contenuti diffusi in rete rischiano in rimanere online per lungo tempo e sono difficili da rimuovere, anche quando gli atti di bullismo cessano.
  • Anonimato e mancanza di empatia - la Rete garantisce in molti casi l’anonimato. La distanza fisica creata dallo schermo riduce l’empatia, e quindi la capacità di comprendere lo stato d’animo della ‘vittima’.
La vittima di bullismo è molto spesso un bambino o un adolescente molto sensibile, che non risponde alle offese e subisce spesso prepotenze per una sua caratteristica particolare (es. disabilità fisica, peso corporeo, la religione, l’orientamento sessuale). Il bullo è il bambino o il ragazzo che mette in atto prevaricazioni, spesso rafforzato dal gruppo dei bulli gregari (o bulli passivi), che offrono sostegno anche senza intervenire direttamente. Il 16,22% dei ragazzi ha ammesso di essere stato un bullo occasionalmente o ripetutamente. Come nel caso delle vittime, la percentuale di bulli è più alta nel caso in cui ci siano problemi familiari. Il 40% dei bulli arrivano da famiglie con problemi di alcolismo.

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