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venerdì 5 settembre 2014

Fatti coraggio: guarda le persone negli occhi!


PARTE LA COMUNICAZIONE DEL MESE DI  SETTEMBRE DEL PROGETTO "CULTURA DEL PIACERE"
SU TRAM, AUTOBUS E TOTEM DEL CIRCUITO APS ADVERTISING 

Primo nel suo genere a livello nazionale, il progetto "Cultura del piacere" è realizzato dall'Associazione Genitori Attenti! in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, e grazie ad APS Advertising. In cosa consiste? Nei monitor del circuito video gestito da Aps Advertising ( 32 monitor distribuiti in 16 pensiline del tram, 69 monitor all'interno dei bus e nei totem dislocati nella città di Padova e anche ad Abano Terme ) durante la prima settimana di ogni mese, fino a dicembre 2014, i cittadini potranno leggere una frase ad effetto, accompagnata da un video realizzato dall'artista Andrea Poletto, che ha lo scopo di informare e di fare riflettere tutti noi sull'importanza del buon uso del piacere.

La frase del mese di settembre è:
Fatti coraggio: guarda le persone negli occhi!

La capacità di guardare le persone negli occhi è una fonte preziosa e inesauribile di stimoli e di informazioni indispensabili al cervello umano per comunicare.  Lo sguardo fa parte di una conquista per l'uomo e ha assunto un'importanza prioritaria quando i mammiferi inferiori sono passati dalla stazione prona, a quattro zampe, a quella eretta, a due. Questo ha allargato enormemente l'orizzonte e consentito un controllo molto migliore del territorio, rendendo di fatto meno importante l'olfatto che invece negli animali a quattro zampe continua ad avere un ruolo prioritario.

Come il cervello individuale comunica attraverso i neuroni e le numerosissime ramificazioni dendritiche, il cervello sociale, attraverso quella che viene definita la sinapsi sociale, comunica in maniera del tutto simile tra un individuo ed un altro. 
Gli individui sono collegati tra loro da reti neurali del tutto simili a quelle presenti nel cervello di ognuno di noi. Esse sono destinate a ricevere, elaborare e comunicare messaggi attraverso la sinapsi sociale. 

Di fatto possiamo pensare i singoli individui che compongono la società come fossero tanti neuroni che comunicano tra loro proprio come fanno le cellule nervose.
Lo  sguardo rivolto agli occhi di chi ci sta di fronte ricopre un ruolo fondamentale nella comunicazione sociale: guardando le persone negli occhi noi otteniamo una quantità di informazioni pressoché inesauribile e attiviamo una quantità di regioni cerebrali pressoché infinite: dall'amigdala, all'ippocampo, dai lobi prefrontali a numerosi sistemi ormonali e  così via.  

Grazie agli sguardi regoliamo interazioni, esprimiamo intimità o siamo in grado di minacciare,  di esercitare un  controllo sociale o di facilitare  comportamenti che spingono a collaborare o a contrapporsi. Per fare solo qualche esempio: uno sguardo troppo intenso può essere percepito come aggressivo o comunque invadente; allontanare lo sguardo da chi ci sta parlando viene percepito come atto di maleducazione; uno sguardo seduttivo può risolvere rapidamente e al meglio la serata. Fissando una persona anche grazie ai neuroni specchio in un attimo capiamo e facciamo capire se ci è simpatica oppure no. 

E si potrebbe continuare all'infinito. Pensate quindi la quantità di stimoli che attraverso lo sguardo raggiungono il nostro cervello, a quanto essi lo tengano in allenamento ed da quanto preziose possono essere le informazioni, correttamente utilizzate per aiutarci ad elaborare strategie comportamentali che ci permettano di operare nella maniera più conveniente per noi e anche per gli altri.
Il mese scorso abbiamo evidenziato quanto sia importante, per potenziare la memoria, continuare ad affiancare la lettura di libri a quella degli schermi dei social network, così per continuare a mantenere vivo e vitale il nostro cervello non dobbiamo perdere l'abitudine di guardare le persone negli occhi.  

Purtroppo è sempre più frequente osservare nei giovani l'imbarazzo che li coglie quando incontrano la persona, spesso dell'altro sesso, con cui hanno passato ore o giorni a chattare costruendo un'apparente grande intimità. Ma quando le due persone finalmente si incontrano spesso arrossiscono, evitano che i loro sguardi si incontrino e, nella migliore delle ipotesi, dopo aver balbettato qualche timida parola di saluto si allontanano frettolosamente.

E che dire dei quei ragazzi che attorno ad un tavolo del bar di quartiere, spesso in mezzo a rumori e musiche frastornanti, di fronte ad un boccale di birra - non sempre autorizzato data la minore età - per riuscire a parlare tra loro si mandano degli sms?

 L'artista Andrea Poletto ha realizzato appositamente un disegno per la frase del mese che alleghiamo al comunicato.
 "Cultura del piacere" è promosso dall'Associazione Genitori Attenti e dalla Fondazione Novella Fronda Presieduta dal Prof. Luigi Gallimberti e patrocinata dal Comune di Padova; dalla Prefettura di Padova; dalla Polizia di Stato di Padova, dal Dipartimento di Neuroscienze, dalla Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell'Università degli Studi di Padova, da Ulss 16, dall'Associazione Pediatri padovani (APREF), da Guardian Angels Padova. La realizzazione del Progetto è stata resa possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo, Associazione Genitori Attenti!, Fondazione Novella Fronda, Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e APS ADVERTISING.

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