Nonostante i precedenti dicessero Germania, certo nessuno si
aspettava che nella gara di esordio del girone G tra Germania e Portogallo, i
ragazzi di Loew potessero annientare lo squadrone di Paulo Bento con lo
schiacciante risultato di 4-0.
La Germania c’è eccome e festeggia la sua centesima partita
mondiale dando una lezione di gioco al Portogallo tradito dal giocatore più
forte del pianeta CR7 e dai campioni d’Europa Pepe e Coentrao compagni di
squadra di Ronaldo nel Real Madrid. Forse è proprio la conquista della decima
Champions League da parte dei madrileni, che ha spremuto a fondo il campione portoghese
testimonial Herbalife, consegnandolo stremato alla sua nazionale. Il popolo
portoghese è rimasto in apprensione fino alla vigilia dell’esordio mondiale,
per le condizioni di salute del proprio idolo, reduce da un infortunio al
ginocchio che gli ha fatto saltare le semifinale di Champions e giocare la
finale con il fiato sospeso. Non sono bastate le rassicurazioni del campione: “"Volevo
essere al centodieci per cento, invece sono al cento". Il Pallone D’Oro
2013 è sceso all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia applaudito ed osannato
da tutto il pubblico, ma l’entusiasmo si è spento ben presto e Cristiano
Ronaldo è scomparso quasi subito, sovrastato dalla forza, dall’organizzazione e
dalla qualità di gioco della squadra tedesca.
Partita combattuta solo nel primo quarto d’ora, fino a
quando il gioiellino Müller ha segnato il suo primo gol di una serata
indimenticabile, realizzando un calcio di rigore. Una volta sbloccato il
risultato, si scatena la furia tedesca. Il raddoppio arriva al 32’ con un colpo
di testa di Hummel. La Germania conferma la sua superiorità mantenendo senza
troppa difficoltà il possesso palla e l’iniziativa. Il crollo definitivo del
Portogallo arriva con l’espulsione di Pepe, per una mini-testata rifilata a Müller,
crollato esageratamente a terra dopo aver subito un fallo. Una sciocchezza che
costa l’espulsione al giocatore portoghese e scrive già al 37’ del primo tempo
la parola fine sull’attesa sfida. La Germania dilaga al 46’ con il secondo gol
di uno scatenato Müller che triplica al 33’ del secondo tempo e diventa il
capocannoniere del mondiale.
E’ Thomas Müller il protagonista della super sfida tra
Germania e Portogallo, terminata con il trionfo dei tedeschi che ora fanno
davvero paura. Il giocatore del Bayern Monaco, 24 anni al suo secondo mondiale,
procura l’espulsione di Pepe e soprattutto mette a segno una tripletta,
arrivando ad otto gol in sette gare mondiali. Per lui c’è l’ovazione di tutta
l’Arena quando Loew lo sostituisce nel finale, per ricevere il più che meritato
tributo del pubblico. Non pervenuto Cristiano Ronaldo ed i boati ad ogni pallone
toccato nei primi minuti di gioco si trasformano ben presto in fischi. Poco
servito e malamente dai compagni Ronaldo si è notato solo nei calci piazzati,
uno al 60’ sulla barriera ed uno in pieno recupero che impegna severamente
Neuer. Ma la gioia del gol non c’è, come non c’è gioia in un Portogallo che
esce a testa bassa da un esordio mondiale da dimenticare prima possibile.
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