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venerdì 30 novembre 2012
Rittal in cattedra all’università di Torino per un convegno sui quadri elettrici a bordo macchina
Automazione Industriale Award 2012: a Fastems il premio per l’industria manifatturiera
giovedì 29 novembre 2012
Piumini invernali
Nuovo Lynx di Datalogic ADC, il PDA professionale piccolo e facile da usare
Lynx è il nuovo PDA professionale di Datalogic realizzato per ogni tipo di applicazione che richiede la lettura dei codici a barre in completa mobilità
Per il PDA Lynx sono disponibili quattro diverse tecnologie radio con antenna interna, in grado di garantire comunicazioni wireless rapide e sicure, sia per applicazioni indoor che outdoor. Il modulo 3G/4G HSPA+ consente la comunicazione in tempo reale, mentre la radio Summit IEEE 802.11 b/g/n offre il massimo livello di sicurezza wireless grazie alla certificazione Cisco CCX V4. Disponibile anche con tecnologia Bluetooth®, per connessione dati a breve distanza e per semplici applicazioni che richiedono l’assenza del cavo. Il Lynx è facilmente integrabile in ogni tipo di infrastruttura e garantisce il trasferimento dei dati in maniera notevolmente veloce.
Una caratteristica distintiva del PDA Lynx è sicuramente la capacità di acquisizione dei dati. L'utente può scegliere tra uno scanner laser 1D per la lettura rapida e precisa dei codici a barre lineari in applicazioni di scansione intensiva e la tecnologia 2D imager di ultima generazione, che permette di catturare ogni tipo di codice, comprese le simbologie 2D.
Il PDA Lynx è disponibile anche con due versioni di tastiera retroilluminata. Una numerica a 27 tasti, per un rapido inserimento dei dati e una tastiera QWERTY a 46 tasti, per applicazioni che richiedono l'immissione di testo. In entrambe le versioni, il layout è universale e permette l’uso facile ed intuitivo da parte dell’operatore che, oltre a trarne vantaggio in termini di efficienza, non ha necessità di training sull’utilizzo del device.
Questo nuovo PDA portatile di Datalogic è un dispositivo user friendly, pronto all'uso. All’interno della scatola, oltre al terminale, si trova già la batteria, il cavo micro USB per il trasferimento dei dati e il power supply universale. Tutto il necessario per iniziare subito a lavorare.
"Datalogic ha voluto creare un PDA che andasse al di là del tradizionale dispositivo di acquisizione dati, qualcosa che permettesse a tutti gli utenti, dagli addetti alle vendite ai retail manager, di ottimizzare la propria attività lavorativa, con un miglioramento della velocità ed efficienza delle operazioni. Il PDA Lynx è una perfetta combinazione di tecnologia, robustezza ed ergonomia che rende il lavoro semplice ed intuitivo, anche nelle condizioni e negli ambienti più difficili", ha commentato Francesco Montanari, Vice President e General Manager Mobile Computing di Datalogic ADC.
Datalogic ADC è il leader mondiale nell’Identificazione Automatica e nel settore della Raccolta Dati ed offre soluzioni tecnologiche all’avanguardia per quanto riguarda scanner fissi per il punto vendita, lettori manuali di codici a barre e mobile computer. La gamma Datalogic ADC comprende scanner fissi da incasso e scanner “a presentazione” per il punto vendita, lettori manuali di codici a barre sia multiuso che con caratteristiche industriali e robusti mobile computer, PDA e terminali veicolari industriali.
Datalogic ADC, divisione del Gruppo Datalogic, ha il proprio quartier generale negli Stati Uniti ed è presente in oltre 120 paesi. L’azienda propone soluzioni per applicazioni in diversi settori tra cui sanità, accoglienza/intrattenimento, retail, servizi e in ambito manifatturiero, trasporti e logistica.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.adc.datalogic.com.
Il Gruppo Datalogic, leader mondiale nell'identificazione automatica con focus sui mercati dell’acquisizione automatica dei dati e dell'automazione industriale, è uno dei principali fornitori di soluzioni globali e produttore di lettori di codici a barre, di mobile computer per la raccolta dati, di sistemi a tecnologia RFID e visione ed offre soluzioni innovative per una vasta gamma di applicazioni rivolte ai settori retail, trasporti e logistica e all’industria manifatturiera.
Datalogic S.p.A. è quotata presso il segmento STAR di Borsa Italiana dal 2001, con il simbolo DAL.MI. e ha sede centrale a Lippo di Calderara di Reno (Bologna).
Grazie alla recente acquisizione di Accu-Sort Systems Inc., azienda americana leader nei prodotti e soluzioni per l’identificazione automatica, il Gruppo Datalogic ha raddoppiato la propria presenza nel mercato dell’automazione industriale, conquistando la prima posizione nel mondo nel segmento degli Industrial Bar Code Scanners, con una quota di mercato pari al 31%. Il Gruppo Datalogic, che conta oggi più di 2.400 dipendenti nel mondo, distribuiti in 30 Paesi tra Europa, Nord America, Sud America, Asia e Oceania, nel 2011 ha registrato vendite per 425,5 milioni di Euro. Il Gruppo investe oltre 26 milioni di Euro nel settore Ricerca e Sviluppo, con un patrimonio di oltre 1.000 brevetti in tutto il mondo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.datalogic.com.
Datalogic e il logo Datalogic sono marchi registrati di Datalogic S.p.A., registrati in molti Paesi fra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea. I logo Datalogic ADC e Datalogic Automatic Data Capture logo sono marchi registrati Datalogic S.p.A. Lynx è marchio di Datalogic ADC S.r.l.
Riferimenti
Datalogic ADC - e-mail: silvia.ferrari@datalogic.com
Silvia Ferrari – Field Marketing Italia Datalogic ADC
giovedì 22 novembre 2012
CSR MANAGER NETWORK - Responsabilità sociale made in China: anche le aziende cinesi puntano sulla sostenibilità
Milano, 22 novembre 2012
ANCHE LE IMPRESE CINESI PUNTANO
SULLA RESPONSABILITA' SOCIALE
Un incontro alla Cattolica di Milano promosso dal Csr Manager Network fa luce sullo sviluppo delle politiche di corporate social responsibility tra le aziende cinesi
pronte a competere sul mercato anche sul piano delle politiche di responsabilità sociale
La Cina si appresta a scendere in campo e competere sui mercati anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Quello che sembrava fino ad oggi un asset di differenziazione e valore aggiunto di marchi e prodotti "occidentali" - made in Italy compreso - nei prossimi decenni potrebbe non essere più prerogativa esclusiva delle nostre imprese. Anche le aziende cinesi stanno infatti abbracciando la strada dello sviluppo sostenibile, oggi più che mai in ascesa grazie all'impulso del Governo e delle autorità economiche preposte, evidenziando peraltro interessanti punti di contatto con l'approccio adottato in altri Paesi europei. E' quanto è emerso dal workshop a porte chiuse organizzato lunedi scorso 19 novembre presso l'Università Cattolica di Milano dal Csr Manager Network, l'Associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità o csr (corporate social responsibility) delle maggiori imprese italiane promossa da Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i valori d'impresa.). L'incontro si è svolto in occasione della visita di una delegazione cinese guidata da Jiang Xin, vice-segretaria generale della China federation of industrial economics (CFIE), la più grande federazione di associazioni industriali del Paese, e composta da alcune delle maggiori "corporation" cinesi tra cui la Shougang Corporation, attiva nella lavorazione dell'acciaio, la China Southern airlines e la Shenyang Blower Works corporation, attiva nella produzione di compressori e soffianti.
Secondo i dati diffusi dalla CFIE, nel 2011, il consumo totale di energia e di acqua nelle imprese industriali è calato rispettivamente del 3,49% e dell'8,9% ed è in forte crescita la diffusione degli strumenti di rendicontazione esterna come dimostra il fatto che solo nel 2011 sono state 898 le imprese che hanno presentato un bilancio di sostenibilità, il 18% in più rispetto all'anno precedente. ll Governo cinese sta attribuendo grande importanza alla responsabilità sociale stimolando le imprese a progredire sul piano dell'abbattimento dell'impatto ambientale ed energetico e della qualificazione e rendicontazione pubblica degli impegni intrapresi. Sono inoltre appena state introdotte le prime "Linee Guida per la responsabilità sociale delle imprese e delle associazioni industriali cinesi".
Molti i punti di contatto con il nostro Paese evidenziati durante l'incontro. In primo luogo quanto sia ancora esiguo ma in costante crescita come da noi, il numero di imprese cinesi che hanno avviato un percorso di responsabilità sociale. Allo stesso tempo il numero reale di imprese impegnate su questo fronte - ma in modo non codificato o comunque non realizzando bilanci di sostenibilità - è come in Italia ben più ampio. Terza analogia con il nostro Paese la condivisione dei principali standard e riferimenti normativi ai quali anche le aziende cinesi si attengono, primi fra tutti il Global Compact delle Nazioni Unite, lo standard di rendicontazione GRI e l'ISO 26000. Altro elemento interessante è l'approccio adottato, anch'esso di tipo volontario, malgrado si tratti di un Paese ancora caratterizzato da logiche centralizzate di pianificazione socio-economica.
"Si è trattato del primo incontro di lavoro tra i manager della sostenibilità italiani e la comunità cinese – ha commentato Fulvio Rossi, Presidente del Csr Manager Network – per capire le opportunità di scambio professionale e i punti di contatto con un Paese che sta facendo grandi passi avanti, sebbene la strada da percorrere sia lunga ed il contesto istituzionale sensibilmente diverso da quello europeo ed italiano.Tra questi punti di contatto – ha proseguito Rossi - ci ha colpito soprattutto l'affermazione anche da noi condivisa che la responsabilità sociale non sia in contraddizione con lo sviluppo economico di un'impresa neanche in periodi di crisi, ma piuttosto precondizione per una sua competitività duratura".
Nel corso dell'incontro sono state presentate una serie di best practice illustrate dai rappresentanti delle imprese partecipanti alla delegazione: Xu Jianguo, Director of Shougang Corporation; Wang Hongyan, Assitant Manager of Shenyang Blower Works Group Corporation; Zhang Baomin, Director of Human Resources, Xinjiang Tianye Stock Co., Ltd; Yao Chuanjiang, Chief of Strategy Management, China Nonferrous Metal Mining (Group) Co., Ltd; Ye Lei, Assist manager of China Southern Airlines e Liu Manli, Vice President, Shaanxi Textile and Apparel Council
Il CSR Manager Network è l'associazione che dal 2006 riunisce i professionisti che in ogni tipo di organizzazione si dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di sostenibilità. Gli iscritti sono principalmente Responsabili CSR di aziende italiane e multinazionali http://www.csrmanagernetwork.it/?fuseaction=pagina&id=3 ma sono presenti anche fondazioni d'impresa, società professionali, PA ed enti non profit. Nata per volontà di ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i Valori d'Impresa) è oggi il punto di riferimento per la professione e le istituzioni. Ogni anno svolge un'intensa attività di ricerca, education e divulgazione anche a livello internazionale, tra cui 5 workshop tematici a porte chiuse, 2 convegni aperti al pubblico e 1 ricerca annuale. Presidente è Fulvio Rossi, Corporate Social Responsibility Manager di Terna http://www.csrmanagernetwork.it