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giovedì 18 novembre 2010

Riforma forense, martedì l’ok definitivo

Ad una settimana dal XXX Congresso nazionale forense di Genova, la parola “concordia” risuona due volte per i legali. “Concordia” è infatti il nome della nave ancorata al porto della città ligure che ospiterà i lavori degli stati generali dell’Avvocatura; “concordi” nel plauso rivolto al Governo si trovano Cnf e Oua dopo la votazione di ieri al Senato del disegno di legge sulla riforma forense. “A nome dell'Avvocatura”, commenta il presidente del Cnf Guido Alpa, “chiediamo ai senatori di confermare l'impegno preso di approvare la riforma prima del congresso, pur consapevoli delle difficoltà che evidenzia l'attuale quadro politico”; si tratta - continua Alpa - di una riforma attesa da decenni che contribuirebbe a salvaguardare la funzione sociale dell'avvocatura, a rafforzare la tutela dei cittadini, a migliorare, al passo con i tempi, il servizio indispensabile che gli avvocati forniscono alla collettività”. Ieri Palazzo Madama ha terminato la votazione finale dei 66 articoli del Dl che ridisegna la professione legale in Italia. Dopo il ripristino delle tariffe minime e del divieto del patto di quota lite (che hanno mandato in soffitta le lenzuolate di Bersani); l’esclusività della consulenza agli avvocati e l'incompatibilità tra l'iscrizione all'albo forense e il rapporto di lavoro subordinato di natura privata, ieri è stato approvato anche l’art. 46 sulle modalità dell'esame di Stato. Per diventare avvocato bisognerà superare tre prove scritte e una orale (contrariamente a quanto proposto dall’Avvocatura che puntava su una sola prova scritta). Sta di fatto che ormai manca solo il voto finale previsto per martedì. Esattamente il giorno prima dell’apertura del Congresso genovese. Il ministro della Giustizia Alfano ha mantenuto la promessa di concludere l’iter di approvazione della riforma entro fine novembre. E sicuramente potrà recarsi a Genova con più tranquillità. Quanto all’esame per diventare principe del Foro, oltre alla conferma delle tre prove scritte e una orale, resterà in vigore anche il meccanismo per la correzione degli scritti: sarà via Arenula a determinare, mediante sorteggio, gli abbinamenti tra i candidati e le sedi di Corte d’appello dove si effettuerà la correzione degli elaborati. Sempre nella seduta di ieri al Senato, è stato approvato l'art. 32, sulla durata e la composizione del Cnf e gli articoli del titolo V sul procedimento disciplinare. In settimana invece, la votazione agli emendamenti dell’art. 39 ha cancellato la prova di preselezione per lo svolgimento del tirocinio (proposta per limitare il numero dei legali). Per svolgere il tirocinio, basterà aver conseguito la laurea in giurisprudenza. Approvati poi, senza modifiche l'art. 40 (norme disciplinari per i praticanti) e l'art. 41 (corsi di formazione per l'accesso alla professione di avvocato).

Daniele Memola

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