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venerdì 29 maggio 2009

L'ultimo dei Figli dei Fiori



La generazione Peace and Love anni 50-60 ha generato i figli dei Figli dei Fiori.
Non vestono più, come per i figli dei fiori, i "Flower Children", ovvero gli aderenti al movimento hippie, vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe dai colori vivi, i figli dei Figli dei Fiori preferiscono le griffe, gli abiti firmati. "Gli hippy avevano proprio ragione”. È ironico dal bisogno di energia pulita al desiderio di coltivazioni biologiche, dal parto naturale alla medicina alternativa, tutto era stato già “teorizzato” dai figli dei fiori, ma poi nulla è avvenuto se non in forma embrionale. Esistono ancora oggi signori cinquantenni barba e capelli lunghi come ogni hippy che si rispetti, con in testa l'idea della community "L'HYPPIE è DIVENTATO IMPRENDIITORE " ha trasformato la comune in un’oasi ecologica all’interno "di un parco",sulle rive di un fiume, sulle colline… da loro non ci sono telefoni né televisori ma solo computer portatili perché consumano poco, non fa uso di energia elettrica bensì di pannelli solari. Quasi tutti i residenti di queste comune coltivano un orto ma non solo: la fattoria produce e distribuisce anche moltissimi prodotti ecologici, queste farm sono ormai dapertutto, anche in Italia. Ma c'è una differenza.

I loro ideali di pace e libertà gli slogan quali "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fate l'amore, non la guerra", che risuonavano in maniera evidente nel periodo della guerra del Vietnam, si sono trasformati in "vivi e lascia vivere" rivolto ai loro genitori, ma dammi comunque i soldi. Non cercano più la libertà i trentenni di oggi, quella ricerca sfrenata della vera totale libertà che era il significato insito nel loro stile di vita. Woodstock, Summer of Love, People's Park sono tutti ricordi legati ai nostalgici di quel periodo, Peace and Love è diventato oggi, con il conflitto per ognidove, Hate and War. Non torneranno mai più di moda i Figli dei Fiori. Chi scrive, Sagittario, Ascendente Ariete, Sole e Venere in IX casa, ha navigato attraverso quel periodo, avevo 18 anni, sono sopravvissuto a tutto e tutti, quando quasi tutti i miei coetanei, i mei amici, salvo pochi, persino i membri del complesso in cui suonavo, sono morti. Io stesso ho avuto già per tre volte la morte davanti. Ma sono sopravvissuto. Forse perchè il Sagittario tutto sommato è un combattente, un reduce, un viandante, come l'ultimo dei Mohicani, come la carta del Bagatto, come il saltibanco, il ménétriers . Quando dialogo con i miei amici-clienti guardo subito la componenete Sagittariana di un Tema Natale, per capire che tipo di affinità ci può essere sui viaggi, sull'avventura, sul senso filosofico della vita. Gli indicatori dei valori Sagittariani sono in sostanza tre:
Ascendente Sagittario od in un Segno di Fuoco, Sole e Venere in Sagittario, Sole, Venere o Giove in IX casa. Queste sono le energie del viandante del sopravvissuto, di colui che si è divertito, anche in un mare di guai, e ha attraversato Scilla e Cariddi. Che crede in qualcosa, che vede il viaggio nella sua forma terapeutica, l'antidoto naturale all'angoscia della vita moderna. Quando negli anni '60 il Prof. Luigi Negri, esimio Latinista del Liceo di Chiavari, racccontava, a noi adolescenti alle prime esperienze, con le parole di Omero la storia di Odisseo, sentivo già che questa mi apparteneva, che il suo mondo era anche il mio. in un certo modo. Poi ho viaggiato, Brasile, Argentina, Messico, Stati Uniti, Europa. Ho viaggiato continuamente e viaggerò ancora, perchè la vita è un viaggio.

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