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giovedì 11 giugno 2020

BOOM PER IL MARKETING DELLA CANNABIS CBD ANCHE CON L'EMERGENZA COVID

FLOWER FARM, LEADER ITALIANO PER CANNABIS AD ALTO CONTENUTO DI CBD,  LANCIA EQUITY CROWDFUNDING 

L'azienda possiede 20 ettari di coltivazione in provincia di Brindisi;
+ 400% di vendite in aprile e 2,5 milioni di fatturato nei primi 4 mesi del 2020 (stessa cifra del giro d'affari del 2019)


Brindisi, 11 giugno 2020 – 
Il business della cannabis legale, nonostante l'impatto del Covid-19, continua a macinare grandi numeri. E così Flower Farm, tra i principali attori italiani del settore, dopo aver realizzato nei primi quattro mesi del 2020 lo stesso fatturato del 2019 (circa 2,5 milioni di euro)e aver incrementato del 400% le vendite nel solo mese di aprile, per effetto della quarantena, ora cerca nuovi finanziamenti su CrowdfundingMe, unica piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt) quotata a Piazza Affari.

 

Flower Farm è un'azienda che copre, con produzione e distribuzione, l'intera filiera dei prodotti a base di Cannabis legale ad alto contenuto di CBD, principio attivo riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale per i suoi potenziali effetti rilassanti, anti-convulsivanti, anti-distonici, antiossidanti e antinfiammatori. La capacità produttiva di Flower Farm si estende per tutta la penisola, partendo dalla Lombardia, dove la società detiene oltre 1.000 metri quadrati di spazio indoor (in provincia di Varese)fino alla Puglia dove è presente con 20 ettari di spazio outdoor e greenhouse (serra) che le permettono di produrre più di 10 tonnellate di materia prima all'anno. A questi spazi si aggiungono tutti i terreni messi a disposizione da coltivatori, dislocati in varie regioni. 

 

La materia prima viene raccolta a mano e lavorata, senza l'uso di additivi chimici, per offrire al cliente una gamma di prodotti destinata a uso cosmetico, alimentare, ricreativo e sportivo e poi distribuita in negozi monomarca, presenti in Italia e Spagna, online, in farmacie, parafarmacie ed erboristerie e tramite una rete di 750 rivenditori in tutta Europa.  Prodotti che sono stati studiati e sviluppati in collaborazione con il laboratorio galenico diretto dal Dott. Marco Ternelli - tra i più importanti esponenti italiano del mondo della cannabis e consigliere presso SIRCA (Società Italiana Ricerca Cannabis)- testati clinicamente, certificati e inseriti nelle due principali banche dati farmaceutiche italiane: Codifa e Farmadat) e, da qualche mese, venduti, oltre che nelle farmacie, anche in diversi centri italiani della terapia del dolore. 

Flower Farm, che copre quasi tutto il mercato europeo, lavora anche con artisti di fama internazionale provenienti dal mondo della musica, dell'arte e della moda, come dj, rapper, tattoo designer e influencer, per i quali realizza delle linee personalizzate. Nata nell'agosto del 2017, l'azienda è passata dai 72mila euro di fatturato del primo anno di attività ai 2,5 milioni del 2019 (la stessa cifra totalizzata nei primi 5 mesi dell'anno in corso), con una stima di 7 milioni per il 2020. 

 

Secondo un'analisi di Marketsandmarkets il mercato della Cannabis dovrebbe crescere dai 10,3 miliardi di dollari del 2018 a 39,4 nel 2023. In Italia, il giro d'affari della sola parte agricola è di circa 40 milioni di euro, mentre, per il mercato finale, considerando tutti i possibili usi, oscilla tra i 7,3 e i 30 miliardi di euro potenziali per prossimi dieci anni, secondo una ricerca della società londinese Prohibition Partners. Numeri e previsioni che portano Flower Farm a ritenere che il nostro Paese possa presto divenire il centro produttivo di Cannabis più grande d'Europa, non soltanto per il mercato interno, ma anche quello internazionale.

 

I fondi raccolti nella campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che punta a un obiettivo minimo di 300mila euro e a uno massimo di 1,2 milioni saranno utilizzati per l'ampliamento dei siti produttivi, della gamma dei prodotti per il segmento cosmetico e sportivo, per il lancio delle linee food e petfood, l'apertura di nuovi sedi estere e la creazione di laboratori d'estrazione. 



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