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sabato 9 maggio 2020

La mascherina diventa un filtro fashion Instagram. L'idea dell'influencer Ida Galati, lanciata dal suo profilo @lestanzedellamoda

La mascherina diventa un filtro fashion Instagram

Da accessorio comune della cultura orientale, a protezione essenziale per la salute di tutto il mondo, e ora anche social trend. L'influencer Ida Galati crea un filtro apposito su Instagram

 

 

In tempi ancora poco sospetti (e con zero casi dichiarati in Europa), alla Fashion Week londinese di febbraio quello delle mascherine personalizzate abbinate all'outfit sembrava poter diventare un trend. Più di un influencer inglese, infatti, aveva deciso di indossarle per farsi notare dai fotografi di street style, facendo chiaramente riferimento a cosa nel frattempo stesse accadendo in Cina.

 

Ma il resto del mondo, Milano compresa, non aveva accolto il lancio del trend durante la Fashion Week, anzi! Tanti influencer nostrani all'epoca avevano dichiarato quanto fosse di cattivo gusto inserire un elemento così "forte" nell'outfit, speculando e in qualche modo sfruttando un tema così delicato e preoccupante. Pochi giorni dopo, però, il coronavirus è arrivato anche a Milano e quello che poteva sembrare un vezzo fuori luogo è diventata una necessità.

 

Da accessorio molto diffuso nella lontana cultura orientale, le mascherine sono diventate indispensabili anche in Italia e in Europa, al fine di salvaguardare la salute di tutti. Tante le aziende di moda, da Gucci a Versace, fino a Luis Vuitton, che hanno convertito il proprio asset, per iniziare a produrre mascherine, inizialmente sono basiche ed essenziali.

 

Nelle ultime settimane si sono visti in giro modelli personalizzati, colorati, fantasia o, ancora, in pendant con ciò che si indossa, tanto da farle diventare un accessorio trendy.

 

"Se proprio devo, meglio che sia colorata e perché no, che rispetti anche la mia personalità e il mio stile". È quello che da subito ha dichiarato la digital strategist e influencer Ida Galati, che ha deciso dapprima di realizzare alcuni video tutorial su come fare mascherine d'emergenza (per molto tempo sono state introvabili ovunque), che fossero allegre e colorate a partire da un tovagliolo di carta, passando poi a sostenere sul web le aziende che iniziavano a produrre e proporre mascherine personalizzate.

 

Oggi Ida Galati lancia dal suo profilo Instagram lestanzedellamoda un divertente filtro con mascherine belle da indossare, che comunichino gioia per la vita, anche e soprattutto in questo momento. Colori pastello e fiori gentili, due versioni di mascherina, una che sembra stampata e l'altra con fiori in rilievo, e una terza opzione in cui puoi "abbassarla" e rimanere con un filo di eyeliner e mascara.

 

"C'è chi ritiene che la mascherina sia una cosa seria e tale deve rimanere, che sia quasi blasfemo renderla un oggetto fashion, ma qui credo che non si tratti di questo. – afferma Ida Galati – Si tratta del fatto che nessuno vorrebbe indossare qualcosa che non consentirà all'altra persona di vedere gran parte del nostro viso, emozioni incluse, del fatto che nessuno vuole sentirsi soffocare e, soprattutto, nessuno vorrebbe doverle mettere ai propri figli. Ecco perché ho sostenuto sin da subito l'iniziativa di mascherine personalizzabili, per bimbi e adulti, che potessero far venire voglia ai bimbi di indossarle una volta scelte, che potessero i avere il colore più adatto al nostro tipo di incarnato o che potessero comunicare qualcosa di bello come una delle frasi che ho scelto io: 'ti sto sorridendo' (anche se non lo puoi vedere)."

 

"Ed è sempre per questo, per digerire un po' di più il fatto di non poterne fare a meno, che ho pensato di creare un filtro anche per Instagram. Le mascherine – prosegue Ida Galati – continueranno a far parte della nostra quotidianità ancora per un bel po' di tempo, perché, dunque, non dovrebbero entrare a far parte anche delle nostre vite digitali? D'altronde, nel corso della storia le mascherine, soprattutto in Asia, hanno da sempre espresso diversi significati, rispecchiando non solo un carattere sanitario, ma anche quello di solidarietà, di rispetto verso l'altro, di protesta e, come è noto adesso sempre di più, tendenza. E come poteva non arrivare anche su Instagram?"



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