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Roma, 29 gennaio – Con un 2019 alle spalle che ha visto finalizzare un lavoro strategico sulle startup di portafoglio e portare a compimento nuovi programmi di Open Innovation in collaborazione con corporate partner, il 2020 di LVenture Group si apre con importanti notizie sul piano societario. A sostegno della crescita del business e di nuovi ambiziosi traguardi,la società ha infatti potenziato e sviluppato la struttura organizzativa.
Antonella Zullo, esperienza pluriennale in importanti brand della consulenza, tra cui Accenture, Value Partners ed ExtonConsulting, con incarichi nella pianificazione e gestione di complessi programmi di innovazione, trasformazione e digitalizzazione aziendale per top client del settore bancario e assicurativo (in Italia e a livello internazionale), è stata nominata Head of Open Innovation.
"Sono entusiasta della fiducia riposta da LVenture Group, metterò a disposizione tutta la mia esperienza per proseguire nel grande lavoro svolto dalla società nel campo dell'Open Innovation. La contaminazione con le soluzioni innovative delle startup è sempre più centrale per il futuro delle imprese, oggi chiamate a generare valore sociale oltre che vantaggio competitivo e valore economico. La capacità intrinseca delle startup di creare valore sotto tutti questi aspetti può diventare, proprio attraverso l'Open Innovation, un'opportunità irrinunciabile per le corporate", afferma Antonella Zullo.
"Sempre più corporate oggi riconoscono LVenture Group come principale abilitatore di talenti e di soluzioni innovative sviluppate dalle startup, entrando a far parte del nostro ecosistema. Per questo motivo abbiamo deciso di potenziare la nostra area di Open Innovation e siamo convinti che il bagaglio di competenze ed esperienze di Antonella nel campo della trasformazione digitale delle imprese potrà dare un grande apporto alla crescita della società",sottolinea il CEO Luigi Capello.
Il rafforzamento delle attività di business di LVenture Group ha portato la società a dedicare ancora maggiore attenzione allo sviluppo delle partnership, nominando GiuseppeTomeiSenior Partnership Development.
"Le partnership rappresentano una leva strategica sempre più centrale per accelerare le attività di business e implementare il loro processo di sviluppo è oggi fondamentale per creare valore nel tempo: sono convinto che LVenture Group potrà svolgere un ruolo di traino per tutto il panorama italiano dell'innovazione", commenta Giuseppe Tomei.
Sempre sul fronte organizzativo del management, LVenture Group comunica l'uscita dalla società di Augusto Coppola,Direttore dell'Acceleratore LUISS EnLabs, che intraprenderà un nuovo percorso professionale. A subentrare nel suo ruolo Giulio Montoli, già dal 2015 Head of the Acceleration Program.
"Ringraziamo Augusto per aver contribuito in tutti questi anni alla crescita di LVenture Group, alla definizione e allo sviluppo del nostro Programma di Accelerazione, la cui eccellenza è oggi riconosciuta a livello internazionale. Siamo convinti che il grande lavoro svolto da Giulio e dal team in tutte le fasi di sviluppo delle startup e l'esperienza acquisita porteranno grandi risultati nella creazione delle imprese del futuro dell'economia digitale italiana", conclude Luigi Capello.
La costante attività di ricerca e sviluppo dell'azienda leader nel settore delle calzature antinfortunistiche ha portato alla creazione di un'innovativa linea dotata di tecnologia antifatica, ideata appositamente per i lavoratori che trascorrono molte ore in piedi e in postazione fissa.
Dall'accurato studio delle esigenze specifiche legate alle differenti attività lavorative, che da sempre guida U-Power nello sviluppo di dispositivi di protezione sicuri e a norma di legge ma anche belli da vedere e piacevoli da indossare, nasce Red Carpet: un prodotto su misura per chi svolge a lungo mansioni statiche.
Per contrastare le fastidiose sensazioni di pesantezza alle gambe e i dolori lombari, alla cervicale o alle articolazioni, ovvero tutti i disagi tipici di chi trascorre molte ore in posizione eretta su postazione fissa, i laboratori U-Power hanno ideato una tecnologia in grado di rivitalizzare le aree sottoposte a stress. Red-Carpet, infatti, si avvale di un innovativo materiale creato da BASF per i tappetini antifatica: una mescola rivoluzionaria, totalmente atossica, che permette di assorbire e allievare i disturbi corporei causati dalla permanenza prolungata in piedi e nella stessa posizione.
Le calzature della linea Red Carpet, in questo modo, proteggono e donano sollievo al piede del lavoratore, stimolando e riattivando la circolazione sanguigna in modo da ridurre il rischio di traumi e assicurando, naturalmente, alte prestazioni di comfort, equilibrio e distribuzione degli shock nell'ambiente di lavoro.
La gamma comprende un ricco assortimento di modelli, bassi o alti, pensati per ogni necessità lavorativa e per tutte le stagioni, in ottemperanza alle classi di sicurezza da S1P a S3, con protezione antistatica ESD e antiscivolo SRC. Le tomaie in morbida pelle scamosciata e nylon, il sistema anti-perforazione con soletta "metal free", il puntale leggero e traspirante Airtoe® Aluminium, la fodera Wingtex a tunnel d'aria traspirante e la soletta in Memory+Gel sono, infine, le caratteristiche inconfondibili delle scarpe a marchio U-Power, garanzia di alta qualità tecnologica e perfomance all'avanguardia.
Pensate dai lavoratori per i lavoratori, le calzature antinfortunistiche firmate dall'azienda di Paruzzaro trasformano un indumento nato per rispettare un obbligo normativo in una piacevole esperienza di stile e benessere.
Acqua Group riparte dai numeri che contano
Milano, gennaio 2020. Acqua – gruppo data-driven specializzato nella consulenza e nella comunicazione integrata omnichannel guidato da Davide Arduini e Andrea Cimenti – riparte nel 2020 dai numeri che contano, confermando il trend di crescita positivo che lo contraddistingue sin dal 2004, anno della sua fondazione.
Acqua Group riparte nel 2020 forte degli eccellenti risultati conseguiti e degli ambiziosi traguardi raggiunti nel 2019. L'anno appena concluso, infatti, è stato chiuso con un fatturato di circa 22 milioni di euro, realizzato grazie ad un team che, a fronte dell'acquisizione di Young Digitals – società creativa digitale guidata dal CEO Michele Polico – ha raggiunto le 111 persone. Numeri, questi, che si riflettono nella gestione di 280 clienti attivi per i quali sono stati realizzati migliaia di progetti di comunicazione integrata, che hanno visto il coinvolgimento di tutte le business unit dell'agenzia: dall'Adversiting agli Eventi & Retail Activation, dal Digital & Social al Loyalty & Promotion, dal Media alle Ricerche di mercato.
Un impegno instancabile che ha dato i propri frutti. Venti, infatti, sono i riconoscimenti ottenuti da Acqua Group nel 2019. Un anno iniziato con la nomina come Agenzia indipendente dell'anno agli NC Awards, e che si è concluso con i premi conseguiti ai CNCC Awards 2019: il Best of the Best attribuito a "Savills Tenants School", il più grande programma digitale di formazione per i lavoratori dei centri commerciali, realizzato per Savills Italia e il Certificate of Merit, nella Categoria Brand Awareness & (Re)Positioning, assegnato a "La Ri-Forma dell'Arte", progetto realizzato per e promosso dal centro commerciale RomaEst.
Completato l'importante processo di integrazione con Young Digitals, le ambizioni di Acqua Group continuano con l'obiettivo di superare quota 24 milioni di euro di fatturato nel 2020 e con la prospettiva di effettuare due ulteriori acquisizioni nel corso di quest'anno, una in Italia e una all'estero.
Acqua, gruppo data-driven specializzato nella consulenza e nella comunicazione integrata omnichannel, ha al suo attivo 280 clienti, con alcune concentrazioni nel mondo del retail (fiere, outlet, centri commerciali, gdo), nel settore energia e telecomunicazioni, assicurativo e automobilistico, nel food & beverage e nella cosmetica. Ha chiuso il 2019 con quasi 22 milioni di euro di fatturato e prevede di raggiungere i 24 milioni di euro nel 2020. Nei suoi uffici di Milano, Padova e Pordenone operano 111 persone che hanno fatto convergere le loro competenze in un'unica realtà declinata in più business unit: market research, media, advertising, digital & social, eventi & retail activation, loyalty & promotion. Acqua è presente, attraverso una consolidata rete di partnership, in molti paesi esteri soddisfacendo le esigenze dei suoi clienti con efficacia e rapidità e garantendo sempre un'elevata qualità nel servizio offerto.
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On air il nuovo spot di Froben Gola prodotto da Bedeschi Film per Mylan Milano, 28 gennaio 2020 - "Con Froben anche l'inverno può essere una bella stagione": è questo il claim che accompagna il nuovo spot prodotto da Bedeschi Film per il lancio dell'antinfiammatorio Froben Gola della società farmaceutica Mylan. Il video, on air sui principali canali televisivi, mostra il protagonista visibilmente costipato che attraversa un parco urbano innevato dove però ci sono vari elementi che richiamano l'estate: una partita di pallavolo tra amici, una ragazza che si immortala in un selfie seduta su un fenicottero gonfiabile, persone che ballano sulla neve come se fossero in spiaggia e una bagnina che corre in soccorso del protagonista dello spot offrendogli il medicinale. Scene surreali che raccontano in modo diretto e immediato l'azione curativa e gli effetti benefici del prodotto grazie al quale anche l'inverno può diventare una stagione spensierata in cui divertirsi e non farsi scoraggiare dall'influenza. Lo spot è stato girato dalla casa di produzione in un parco in montagna realmente innevato e per rendere ancora più evidente il contrasto tra l'inverno e l'estate sono stati realizzati ad hoc dei costumi tipici della stagione invernale – scarponcini da neve, tute da sci – ma con delle stampe molto colorate che rimandano immediatamente al mare e all'estate. "Per la realizzazione del video avevamo a disposizione pochissime ore di luce che rischiavano di allungare di molto i tempi di lavorazione. – ha dichiarato Giovanni Bedeschi, regista, produttore e fondatore di Bedeschi Film – Il mio team ha gestito il lavoro in maniera scrupolosa e attenta, studiando perfettamente i tempi dello shooting che siamo riusciti a girare in sole due giornate". CREDITS Director: Giovanni Bedeschi DoP: Andrea Rainoldi Executive Producer: Diana Passoni Producer: Lorenzo Francini Montaggio. Francesca Castellari Color: Diego La Rosa Post Produzione: PostAtomic |
Una sfilata che è stata come un suggestivo viaggio tra i paesi e le culture del mondo, incantando tutti i presenti. Venerdì 24 gennaio, nell'ambito di ALTAROMA, la Fashion Week Romana, si è tenuto l'evento International Couture Fashion Show, organizzato da Maria Christina Rigano, Consigliere dell'Istituto Culturale Italo Libanese.
A'biddikkia, Baroqco Jewelry, Marcela de Cala, Missaki Couture e Natasha Pavluchenko. Designers internazionali di grande talento hanno fatto sfilare in passerella le loro creazioni couture, unite dal fil rouge della bellezza mistica, che non conosce confini geografici o culturali.
Ad aprire lo spettacolo, il tributo alla città di Tursi-Matera e a Maria di Anglona, omaggiati dalla designer Polacca Natasha Pavluchenko con la collezione intitolata "Maria Anglona", testimonianza di come la storia influenza e sprona la moda. Natasha Pavluchenko è rimasta colpita dalla bellezza della Vergine di Anglona, dalla città di Tursi e dal suo al centro storico insieme alla collegiata di Santa Maria Maggiore in Rabatana. Sulla passarella di Altaroma 15 creazioni ispirate alla "Pala dell'Altare Maggiore" risalente al 1700 e posta oggi di fianco della Vergine. Ospite alla sfilata una delegazione proveniente dalla Basilicata formata da stampa e personalità di spicco.
A'biddikkia di Giovanna Mandarano conferma il DNA del Brand, sempre legato al gusto mediterraneo ed influenzato dalla sua Panarea. La collezione couture intitolata "La Rinascita della Moda" presenta un susseguirsi di 12 abiti dalle tinte decise che spaziano dal rosso al verde al viola ricordando l'arco baleno con tagli sinuosi che risaltano la silhouette femminile con l'aggiunta di alcuni dettagli che ricordano lo stile Barocco. Una modella d'eccezione sarà la Testimonial del Brand A'biddikkia direttamente da Ballando con le Stelle la bella bionda Veera Kinnunem. La Rinascita della Moda" è favoleggiata da un mix di tessuti pregiati dai colori vivaci che ricordano sempre la terra nativa della stilista. Tessuti e manifattura di alta qualità, tutto made in Italy.
Missaki Couture fa sognare le odalische con "Cyra". La Grecia con la sua bellezza e i suoi colori è la fonte d'ispirazione del designer libanese e così diventa anche il titolo della collezione couture di Missak Farassian presentata a Altaroma sul catwalk di International Couture brillano 20 abiti da sera dai colori pastello, il nero sempre presente, immancabile per la cerimonia e in finale l'abito da sposa. Stili e ricami disegnano una silhouette regale e trasmettono un senso di leadership interiore e un forte desiderio di prendersi cura dei dettagli.
I Gioielli celestiali della collezione di Baroqco "Stairways to Heaven" elevano l'anima della donna che li indossa. Dieci parure principesche sfilano insieme agli abiti neo-couture di Natasha Pavluchenko che conferiscono un'aura moderna e disinvolta a corone e gioielli scultorei. Una bellezza pura emerge da gioielli unici, fatti a mano e realizzati appositamente per sfilare sulla catwalk di Altaroma. La collezione "Stairways to Heaven" è stata creata ispirandosi all'idea di come essere più vicini a Dio, grazie alla purezza dell'Anima che permette di elevarsi rispetto al mondo irrequieto in cui viviamo. L'anima vicino a Dio è pura e bella. Realizzata in metalli pregiati placcati in oro 24 carati, abbinando decorazioni e abbellimenti con l'applicazione di Swarovski elements e di pietre semi preziose che provengono dall'Indonesia e dal Brasile.
In gran finale la "Vieira" di Marcela de Cala, ispirata ai miti e alle storie della famosa Vieira di Santiago de Compostela. Si racconta che la Vieira fosse una metafora per aiutare le persone a trovare la giusta strada da seguire. Marcela de Cala presenta una collezione di 20 abiti da sposa spudoratamente femminili. Perfetti per coloro che vogliono brillare nel giorno più importante della propria vita senza rinunciare all'eleganza, capi lavori caratterizzati da perline, paillettes e inserti di ogni tipo che uniti ai tulle e ai pizzi creano un effetto luminoso da sogno. La collezione "Vieira" simboleggia l'inizio di un bellissimo viaggio che approda sulla passerella di Altaroma. "Vieira" è ricca di sfumature, di ricami bianchi intrecciati e di stratificazione ingegnose selvaggiamente romantiche che cercano di catturare l'essenza della storia nascosta dietro il guscio. La forma della conchiglia ha giocato un ruolo importante donando volume agli abiti e ostentando una silhouette dai raffinati ornamenti di conchiglie e di perle.
Il make-up delle modelle è stato curato dal MUA Pablo, art director Face Place Make-up Academy by Pablo Gil Cagnè, e dal suo staff. L'hair style è stato affidato a Professional Sebastian sotto la direzione dell'art director Giovanni Salerno. Le calzature Rugantino, invece, sono state fornite da Alessi & Alessi. Casting e Production Management a cura di Eleonora Eutizi.
Ad ammirare le creazioni in passerella, un fitto parterre di nomi noti, con personalità istituzionali, del mondo della modae dello spettacolo. Tra loro, le loro Eccellenze Ambasciatori dei paesi partecipanti a International Couture, la Principessa Rita Boncompagni Ludovisi, il Prof. Dott. Giuseppe Anelli Presidente fondazione Sapentia Mundi, l'Ing. Antonello De Santis Presidente Rete Jonica Turismo, il dott. Giovanni Oliva Segretario Generale Fondazione Matera 2019, il Sindaco di Tursi il Prof. Salvatore Cosma, il Vicesindaco Maria Anglona Adduci e l'Assessore Roberto Trani, il Prof. Dott. Mangialardi, Enzo Merli AD di Fustenberg, le attrici Cristina Pelliccia, Anna Bellato Teresa Romagnoli, Esther Elisha, l'attore Josafat Vagni, il modello Matteo Begni, il presentatore Anthony Peth, l'Artista Ilian Rachov e molti altri.
Maria Cristina Rigano è una Event Manager & Press Agent specializzata nel settore della moda. Madre lingua in arabo, francese e italiano con una buona conoscenza dell'inglese, ha curato numerose fashion weeks in tutto il mondo. È ideatrice e organizzatrice dell'evento "International Couture" Fashion Show inserito nel calendario ufficiale della settimana della moda capitolina ALTAROMA. Attualmente è anche docente all'università UNINT in Terminologia della Moda e dell'Enogastronomia alla FIT.
Photo credit: PIETRO PIACENTI
La corporate reputation conta per oltre il 60% delmarket value di un'azienda
Una ricerca di Weber Shandwick evidenzia che le aziende affrontano oggi la complessità azionando ben 12 driver della Corporate Reputation
Milano, 27 Gennaio 2020 – Una ricerca condotta da Weber Shandwick, una delle agenzie di comunicazione e marketing più importanti al mondo, conferma che la Corporate Reputation è una risorsa di valore inestimabile con impatto rilevante sul business aziendale. La ricerca "The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now" evidenzia che i manager di tutto il mondo, in media, attribuiscono il 63% del valore di mercato dell'azienda alla reputazione.
"È condiviso che la reputation contribuiscafortemente al successo dell'azienda", spiega Gail Heimann, Presidente e CEO di Weber Shandwick. "Il nostro studio quantifica il valore notevolmente elevato assegnato oggi alla reputazione e mostra come sia necessario molta attenzione verso una serie nutrita, senza precedenti, di fattori – quasi due dozzine di fattori sono ritenuti significativi – percontinuare a essere apprezzati e prevenire l'erosione della corporate reputation medesima".
"The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now" è una ricerca condotta online da Weber Shandwick in partnership con KRC Research a 2.227 dirigenti di società di grandi dimensioni per fatturato, operanti in 22 differenti mercati. Oltre alla reputazione, la ricerca ha preso in considerazione anche la cultura, l'attivismo dei dipendenti, le crisi e i rischi.
La reputation è "omnidriven"
La reputation è influenzata da un insieme di diversi fattori in cui nessuno ha un impatto significativamente più forte degli altri. Quando è stato chiesto di classificare i diversi fattori che contribuiscono alla reputazione, i manager hanno assegnato punteggi simili: 23 fattori hanno ricevuto punteggi alti da oltre la metà dei manager intervistati. Questa mancanza di distinzione suggerisce che le società non possono più focalizzarsi o dare la priorità solo ad alcuni fattori, ma devono considerarne diversi, dando a essi la medesima importanza: dalla qualità dei dipendenti e dei prodotti alla performance finanziaria e alla cultura aziendale, tutto contribuisce alla costruzione della reputation.
Inoltre, è emerso che la maggior parte delle crisi reputazionali sono considerate "autoinflitte". Molti manager hanno dichiarato che le loro aziende hanno dovuto affrontare situazioni critiche negli ultimi 2/3 anni che hanno impattato sulla reputation;il 76% di questi ha affermato che le criticità erano prevedibili. In un ambiente in cui i leader aziendali vengono colti alla sprovvista da pericoli che apparentemente si trovano davanti ai loro occhi, le società devono assicurarsi di essere sempre in allerta su tutti i fattori, soprattutto quando lavorano per costruire e salvaguardare la propria reputazione.
La reputation è nell'agenda dei CDA
La reputazione aziendale è alla base della leadership: 9 dirigenti su 10 affermano che la reputation dell'azienda è importante per il Consiglio di amministrazione; circa la metà (il 52%) ha afferma che è molto importante.
"La reputazione delle società è molto importante per le parti interessate", dichiara Micho Spring, Presidente Global Corporate Practice di Weber Shandwick. "Questa ricerca dimostra che i managercredono fermamente che la reputation sia importante per i membri del Consiglio di Amministrazione. Oggi i Board member sono percepiti chiaramente come responsabili della tutela della reputazione e dello sviluppo del business value".
La reputazione viene misurata
La maggior parte dei manager, il 71%, afferma che il top management della propria azienda misura o monitora la reputazione della propria organizzazione. Quando viene chiesto in che modo viene misurata la reputation, sono riportati fattori come la soddisfazione o l'impego dei dipendenti, le vendite e le prestazioni finanziarie e i sondaggi tra i vari stakeholder.
Inoltre, la reputazione è un punto di comunicazionerilevante per i leader: circa 7 su 10, il 69%, affermano che i senior executive menzionano la reputation aziendale con i dipendenti almeno una volta negli ultimi 12 mesi e oltre metà delle società quotate, il 57%, riferisce che la reputazione è entrata tra i punti discussi nelle call con gli investitori. I manager sono soddisfatti del livello di attenzione riservato alla reputation da parte del top management: il 70% afferma che i senior executive dedicano alla reputazione della propria azienda "iltempo adeguato".
La comunicazione dei valori è cruciale
Comunicare i valori aziendali è fondamentale: 8 manager su 10 in tutto il mondo (79%) affermano che è importante che il CEO comunichi i valori della società per il riconoscimento positivo dell'azienda. Inoltre, la capacità di un'azienda di comunicare e realizzare la propria missione, visione e valore è legata al modo in cui una società risponde alle crisi, come driver principale di reputazione specifico per il marketing e la comunicazione.
Questa visione è coerente tra le diverse regioni: l'81% dei manager, ovvero 8 su 10 in Asia e Nord America, pensa che sia importante per il CEO comunicare i valori della società per aumentare il riconoscimento positivo, seguiti da America Latinacon il 79% e da Europa/Medio Oriente con il 77%. In riferimento alla capacità di un'azienda di comunicare missione, visione e valori contribuendo alla propria reputazione, i manager della Regione LatAm pensano che questo fattore contribuisca in misura significativamente maggiore rispetto a quelli delle Regioni APAC, EMEA e Nord America.
"Nonostante un contesto sfidante per la complessità dei fattori che contribuiscono alla reputazione aziendale, la disciplina della Corporate Reputation è solida, soprattutto ora che entriamo nel nuovo decennio", afferma Leslie Gaines-Ross, Chief Reputation Strategist di Weber Shandwick. "La nostra ultima ricerca mostra perché la reputazione è importante e i vantaggi che ne derivano dall'essere "ben considerati". La reputazione è una risorsa competitiva in un mondo caratterizzato da incertezza, sfide imprenditoriali, trasformazione digitale velocissima e competition forte tra talenti. Coltivare strategicamente e mantenere una solida reputazione, sia internamente che esternamente, deve essere una priorità assoluta per quasi tutte le aziende".
Greg Prager, President della Corporate Practice di Weber Shandwick nella regione EMEA, ha dichiarato "Quello che facciamo, come operiamo e come ci comportiamo, l'impatto che abbiamo sui nostri dipendenti, clienti, partner e comunità, sono tutte componenti chiave di come la società percepisce il valore che le aziende forniscono. Questo complesso mix permette alle aziende di adottare un approccio integrato per costruire e proteggere la propria reputazione. Dalla comprensione delle aspettative del pubblico e dallo scopo chiaramente definito al coinvolgimento creativo dell'audience sugli argomenti che sono per essa importanti, le aziende possono rafforzare la propria reputazione e avere un impatto positivo corrispondente ai valori dell'azienda".
I riferimenti chiave per costruire una reputazioneche crei valore
La ricerca "The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now" fornisce le linee guida per rafforzare la reputazione aziendale emassimizzare la sua influenza sul mercato. Per fare questo, abbiamo intervistato un gruppo di managera livello globale che sperimentano un ritorno finanziario eccezionalmente positivo dalla loro forte reputazione, segnalando che almeno il 76% del valore di mercato della loro azienda è legato alla reputazione corporate. Questo "gruppo del 76%" è composto da aziende che stanno investendo sulla reputazione aziendale per i massimi ritorni finanziari e differiscono dalla media dei manager per diversi comportamenti chiave. Gli insight presentati di seguito si basano sulle differenze più sostanziali e costituiscono la base per le migliori pratiche, al fine di trasformare la reputazione in valore di mercato.
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La ricerca
The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now è stata commissionata da Weber Shandwick e effettuata da KRC Research nel luglio e agosto 2019. Il questionario online è stato proposto a 2.227 manager operanti in 22 diversi mercati. Gli intervistati occupano posizioni medio-alte in aziende di diversi settori industriali con un fatturato di oltre 500 milioni di dollari Usa nelle regioni più avanzate e di 250 milioni di dollari Usa nei mercati emergenti.
Weber Shandwick
Weber Shandwick è un'agenzia leader mondiale nelle soluzioni di comunicazione e marketing nei principali mercanti di tutto il mondo. Guidati da creativi, strategist e campaign activator ci siamo aggiudicati i premi più prestigiosi al mondo.
Weber Shandwick è l'unica agenzia di public relation a far parte dell'Advertising Age Agency A-list nel 2014 e nel 2015 e l'unica azienda PR nominata A-List Agency Standout nel 2017 e nel 2018. Weber Shandwick è stata premiata PRWeek's Global Agency of the Year nel 2015, 2016, 2017 e 2018 e come The Holmes Report's Global Agency of the Year nel, 2015, 2017 e 2019. Grazie ad un approccio guidato dai dati– con campagne earned al centro – l'agenzia è in grado di individuare indirizzi strategici e strade creative fondati su insights rilevanti e metriche di impatto sul valore del brand, in tutte le industry e aree di specializzazione, tra cui brand marketing, corporate reputation, healthcare, technology, public affairs, financial services, employee engagement, social impact, comunicazione finanziaria e crisis management.
KRC Research
KRC Research è una società di ricerca e consulenza strategica globale. Parte di Interpublic Group of Companies (NYSE: IPG), KRC Research è in grado di offrire la qualità di una piccola società unitamente alla scala operative tipica di un'organizzazione globale. Nell'arco di oltre 30 anni, KRC Research ha lavorato per società, enti governativi, organizzazioni no-profit e società di comunicazione. Grazie a uno staff formato da professionisti della ricerca multidisciplinare, KRC unisce sofisticati strumenti di ricercar con un'esperienza globale in ambito comunicazione.