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sabato 30 settembre 2017

DOMANI, DOMENICA 1/10 A FESTA NONNO SEGRETI LUNGA VITA

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Domani, Domenica 1 Ottobre a Milano
Da Piazza del Cannone a Piazza Castello
#STOCOICONTADINI

FESTA DEL NONNO
CON SEGRETI LUNGA VITA
DA DIETA TERZA ETA' A SANA CUCINA CONTADINA,
DA AGRIFITNESS A CONSERVE NATURALI FAI DA TE 

Dalla dieta per la terza età che allunga la vita all'agrifitness che mantiene giovani, dalle conserve naturali fai da te alla sana cucina agricola che valorizza senza sprechi i prodotti della terra. 

Saranno alcuni dei segreti svelati con dimostrazioni pratiche dai nonni contadini per la prima volta nella piu' grande fattoria mai realizzata in Italia nel centro storico di una citta' a Milano, al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello.

L'appuntamento è al Villaggio agricolo #stocoicontadini della Coldiretti nella giornata di chiusura domani, Sabato 1 Ottobre alle 9,30, alla vigilia della Festa del nonno.

Un'occasione unica per scoprire dal vivo i trucchi custoditi da generazioni nelle campagne che hanno garantito agli anziani il record di longevità come dimostra lo studio presentato per l'occasione dalla Coldiretti "I segreti di lunga vita dei nonni contadini" che per la prima volta racconta ed analizza le buone pratiche antiche che mantengono giovani.

I nonni contadini prepareranno dal vivo le ricette "salvavita" custodite da generazioni nelle campagne, daranno lezioni su come trasformare e conservare in modo naturale i cibi, mostreranno gli antichi mestieri di campagna che aiutano a tenere allenati mente e fisico e daranno i consigli sulla dieta per vivere cent'anni con il supporto di un nutrizionista per la terza età.

A #STOCOICONTADINI per la prima volta si potrà vivere un giorno da contadino negli orti, sui trattori o nella stalla con gli animali. Nella grande aia verranno preparati e serviti menu contadini al 100% dagli stessi agricoltori, ma sarà possibile anche fare la spesa a chilometri zero con le specialità del territorio nel mercato si Campagna Amica che dedica un apposito spazio alla solidarietà con le specialità delle aree terremotate. 

L'unico posto al mondo dove vivere per una volta l'esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano a soli 5 euro per tutti i menu preparati dagli agrichef, dalla pasta di grano Senatore Cappelli al riso Vialone nano, senza dimenticare l'innovazione con la carne 100% italiana servita nelle bracerie e la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all'olio, dal pomodoro alla mozzarella, ma anche lo street food green, dal gelato di latte d'asina al pesce azzurro al cartoccio.


venerdì 29 settembre 2017

Sodexo main sponsor del Festival del Lavoro

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SODEXO MAIN SPONSOR DEL FESTIVAL DEL LAVORO, IL CEO SATRIANO: “SIAMO IN PRIMA LINEA AL FIANCO DELLE AZIENDE PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA ATTRAVERSO LO SVILUPPO DEL WELFARE IN ITALIA”

In occasione della tavola rotonda dedicata al welfare tenutasi oggi al Lingotto, il CEO di Sodexo Benefits&Rewards Services Sergio Satriano ha ribadito l’impegno del colosso francese nel fornire alle aziende clienti gli strumenti e i servizi per la realizzazione di un piano di welfare flessibile, collaborando inoltre in maniera sempre più produttiva con la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

La tavola rotonda dedicata agli approfondimenti sul welfare che si è tenuta questo pomeriggio al Lingotto di Torino in occasione del Festival del Lavoro è stata l’occasione per analizzare la situazione italiana di questo importante settore

Sodexoprotagonista della manifestazione in qualità di main sponsor, ha preso parte al dibattito con il CEO della divisione Benefits&Rewards Services, Sergio Satriano, che ha dichiarato nel corso del dibattito: “Come protagonisti nel settore del welfare in Italia, ribadiamo il nostro impegno nel ricoprire il ruolo di partner unico, capace di fornire alle aziende gli strumenti e i servizi per la realizzazione di un piano di welfare ad hoc, facendo leva sulla propria capacità di realizzare partnership con i migliori player del mercato. La nostra intenzione è quella di essere un partner a 360° con una forte focalizzazione anche sulla digitalizzazione di questi numerosi e innovativi servizi e sulla cura dell’offerta, sempre più variegata e ricca, che deve garantire la soddisfazione di aziende e lavoratori”.

Una volontà così forte da far scaturire la nascita d’importanti collaborazioni con il mondo associativo: “La richiesta di flessibilità sulla base delle specifiche esigenze di aziende e beneficiari, così come il progressivo interesse da parte del tessuto imprenditoriale italiano costituito da PMI, hanno portato a identificare come elementi chiave e di successo di un piano di welfare la gamma e la qualità  di servizi e prestazioni offerte, la capacità di progettare e gestire a 360 gradi il programma, la fornitura di applicativi e tool per i propri dipendenti – ha proseguito Sergio Satriano  È in questo contesto, che s’inserisce l’interesse di Sodexo a collaborare con la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro,  al fine di portare la propria esperienza e trattare queste tematiche come occasione di formazione del mercato e di diffusione di una cultura attenta al miglioramento della qualità della vita, sia in relazione alla soddisfazione dei lavoratori, sia al miglioramento delle performance aziendali. Un obiettivo possibile attraverso l’implementazione di programmi di welfare flessibili”.

Advertising. Al via la campagna stampa Falconeri Fall Winter 2017/18



 
CAMPAGNA STAMPA FALL WINTER 2017/18



ADV: la campagna stampa Falconeri Fall Winter 2017/18 sottolinea ancora una volta il legame inscindibile dello storico brand al mondo della Natura.


Questa volta sono le Cascate di Venere a Casaletto Spartano nel Parco Nazionale del Cilento a ricreare uno scenario magico, incontaminato, quasi mitologico.

Un luogo incantato di evasione e libertà, uno spazio intimo e rassicurante, in cui domina la bellezza assoluta, sensuale e maestosa della natura.

La purezza di questo scenario ci riporta a un quadro autentico e incontaminato dalle cui acque sembra emergere la bellezza eterea e senza tempo di Venere.

I capi Falconeri trovano in questo contesto il loro habitat naturale e si fondono con ciò che li circonda. 

Linee morbide, texture materiche e una palette di colori che spazia dal fango al talco rosa, passando per i grigi e il gesso: una collezione che si intreccia e si fonde con le nuance della Natura incontaminata e potente.

Ed è proprio la Natura, da sempre fonte e ispirazione del brand, ad affascinarci e a conquistarci, creando un legame armonioso tra i capi e lo scenario incontaminato.



Credits

Model: Lana Zakocela
Photographer: Alvaro Beamud Cortes

Marketing & Comunicazione. Superbrands 2017: Sandoz unica azienda farmaceutica premiata per il 3° anno consecutivo

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Origgio, 29 settembre 2017 – Sandoz, divisione del gruppo Novartis, è protagonista per il terzo anno consecutivo dei SuperBrands Awards, unica tra le aziende farmaceutiche a registrare questo successo. 

L’iniziativa internazionale ha l’obiettivo di valorizzare la conoscenza e la comunicazione dei marchi più importanti e di riconoscere i brand eccellenti nei diversi mercati. Alla base della premiazione, decisa da una giuria di esperti di marketing e comunicazione, il riconoscimento delle capacità di innovazione, autenticità e responsabilità.

“Questo premio rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’importanza nell’essere sempre in prima linea a garantire ed ampliare l’accesso ai pazienti a cure innovative” afferma Maria Vittoria Colombo, Head of Patient Strategy & External Communications Sandoz Italia. “Il nostro impegno per garantire farmaci di elevata qualità non si limita ai farmaci biosimilari ed equivalenti, ma riguarda anche una nuova area di business, quella dei farmaci da banco (OTC), nonchè integratori probiotici, a dimostrazione dell’impegno di Sandoz nel continuare a scoprire nuovi modi per migliorare e prolungare la vita della persone.”

Sandoz è tra i leader mondiali nel settore dei farmaci equivalenti e biosimilari e svolge un ruolo di primo piano per promuovere l’accesso ai farmaci in tutto il mondo. L’attribuzione del certificato di eccellenza Superbrands sottolinea l’impegno quotidiano di Sandoz nel distinguersi per la sua qualità, affidabilità e rilevanza e per il suo continuo investimento in innovazione e comunicazione.


Sandoz
Sandoz è leader globale nella produzione e commercializzazione di medicinali equivalenti e biosimilari. In quanto divisione del Gruppo Novartis, la sua missione è quella di trovare nuovi modi di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Sandoz contribuisce ai crescenti bisogni in ambito sanitario, favorendo l’accesso a farmaci di qualità ad un prezzo accessibile.

Sandoz offre un ampio portfolio di oltre 1000 molecole in tutto il mondo, presenti nelle maggiori aree terapeutiche, con un fatturato globale per il 2016 di 10.1 miliardi di dollari. Nel 2016, i prodotti Sandoz hanno raggiunto oltre 500 milioni di pazienti e aspiriamo a raggiungerne 1 miliardo.

Sandoz ha la sua sede centrale a Holzkirchen, in Germania, nell’area urbana vicino a Monaco di Baviera.


Per saperne di più: www.sandoz.itwww.sandoz.com

giovedì 28 settembre 2017

Porte aperte in illycaffè e Università del Caffè per scoprire i segreti della bevanda icona della cultura italiana

Tra settembre e novembre tour guidati dell'azienda e corsi per riconoscere, degustare e preparare il blend unico illy

Trieste, 28 settembre 2017 –  illycaffè - l'azienda leader globale nel segmento del caffè di alta qualità - e Università del Caffè, aprono le porte della sede di via Flavia a Trieste, a tutti gli appassionati di caffè e non, per scoprire come nasce il blend unico illy divenuto ormai simbolo del Made in Italy.

Un calendario di 9 appuntamenti tra visite dell'azienda e corsi di degustazione organizzati dall'Università del Caffè per offrire al pubblico il più alto livello di conoscenza ed expertise del settore. 

Un'esperienza a 360° che tocca i diversi aspetti della produzione, della degustazione e del blending approfondendo gli aspetti cromatici, olfattivi e gastronomici del caffè che dal 1933 è tra i più diffusi e apprezzati al mondo.

Condivisione e trasparenza, questi i due aspetti fondamentali alla base dell'iniziativa: portare la cultura del caffè a tutti fornendo gli strumenti e le nozioni necessarie al miglior consumo e mostrare da vicino la filiera produttiva dalla raccolta, alla selezione, al confezionamento.

Date e orari di tour guidati e corsi sono disponibili al sito:
http://unicaffe.illy.com/it/universita/news/eventi

Per informazioni:
Telefonare dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, al Numero Verde 800 821 021.

Iscrizioni e pagamento:
Solo ed esclusivamente presso ILLYSHOP di Trieste, via Luigi Einaudi n. 2/a, telefono 040 246 2230, email: illyshoptrieste@illy.com

Costo:

La quota di iscrizione è di 15 euro. Per partecipare al corso, è necessario esibire lo scontrino d'acquisto.
La durata del corso è di un'ora circa




illycaffè è un'azienda familiare italiana, fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. 

È il brand di caffè più diffuso a livello globale e produce un unico blend 100% Arabica, combinando 9 delle migliori qualità al mondo: ogni giorno vengono gustate 7 milioni di tazzine di caffè illy nel mondo in oltre 140 Paesi, nei migliori bar, ristoranti e alberghi, nei caffè e nei negozi monomarca, e naturalmente a casa. illy è considerato 'l'alfiere dell'espresso' e, grazie a tre innovazioni radicali, il leader nella scienza e tecnologia del caffè. 

Con la creazione in Brasile, nel 1991, del "Premio Ernesto Illy per il caffè espresso di qualità", illy è stato il pioniere dell'approvvigionamento diretto, basato su condivisione del know-how, riconoscimento ai coltivatori di un prezzo superiore per la migliore qualità e partnership siglate in base ai principi dello sviluppo sostenibile. 

L'azienda ha anche fondato l'Università del Caffè, che, con l'obiettivo di diffonderne la cultura a tutti i livelli, offre una preparazione accademica completa e pratica a coltivatori, baristi e amanti del caffè, per approfondire ogni aspetto del prodotto. 

Tutto ciò che è 'made in illy' viene arricchito di bellezza e arte, valori fondanti del marchio a cominciare dal logo, disegnato dall'artista James Rosenquist, fino alle tazzine che compongono la illy Art Collection, decorate da oltre 100 artisti internazionali. 

Nel 2016 l'azienda ha impiegato 1269 persone e ha un fatturato consolidato pari a €460 milioni. Gli store e i negozi monomarca illy nel mondo sono circa 230 in 43 Paesi.

Al Gruppo Illiria il segmento office Fvg Nespresso. Nel 2016 fatturato di 48mln

Gruppo Illiria porta Nespresso Professional in Friuli Venezia Giulia per il mercato contract e Horeca

L'azienda friulana consolida numeri e crescita costante anche nel primo semestre 2017


Il segmento Ocs, ovvero "office coffee service" dedicato agli uffici, è un mercato ad alto potenziale di crescita per il settore della distribuzione automatica di caffe e bevande calde.

Per il Friuli Venezia Giulia sarà l'azienda udinese Gruppo Illiria a distribuire il prodotto Professional di Nespresso per il mercato Ocs.

"Si tratta di un incarico molto importante che ci rende particolarmente orgogliosi – spiega il vicepresidente Mario Toniuttisia perché è un'ulteriore conferma della solidità finanziaria e dell'affidabilità commerciale di Gruppo Illiria, sia perché ci apre nuovi scenari di sviluppo".

Il progetto prevede la creazione di un reparto dedicato, la formazione ad hoc per il personale scelto, l'ottenimento delle certificazioni necessarie per l'officina di manutenzione e riparazione delle macchine Nespresso da ufficio e, ovviamente, importanti investimenti per lo sviluppo commerciale e per la promozione del servizio sul territorio regionale.

Investimenti che nel caso di Gruppo Illiria sono una costante che ha decretato la crescita degli ultimi anni: il fatturato 2016, infatti, ha chiuso con 48 milioni di euro segnando +17% rispetto all'anno precedente, una crescita confermata anche nel primo semestre 2017 anche in termini di nuove assunzioni, ben 18 solo per il Friuli Venezia Giulia.

Merito appunto dei continui investimenti sia nella qualità del prodotto offerto al cliente finale che, anche nei distributori, ricerca sempre di più prodotti, naturali, biologici, a km zero e senza glutine, sia nell'innovazione tecnologica del servizio con macchine di nuova generazione, completamente "touch screen" in cui, per un solo caffè, si può scegliere tutto, dalla misura del contenitore, all'aromatizzazione fino al topping.

Non solo: Gruppo Illiria è una delle poche aziende del settore, l'unica in Fvg, ad avere una sala regia: si tratta di una vera e propria sala di controllo che dalla sede di Udine monitora e gestisce in tempo reale lo stato dei degli oltre 15.000 distributori presenti sul territorio nazionale e il lavoro del personale sul campo in modo da ottimizzare interventi, trasferte, mezzi e tempi e garantendo sempre il massimo dell'efficienza al cliente. 

La creatività di Gruppo icat veste i nuovi blend naturali Dr. Shrub di Acetum

Gruppo icat
Gruppo icat ha curato il progetto creativo del brand Dr. Shrub, il nuovo blend naturale di Acetum, azienda leader nella produzione di aceto balsamico di Modena. 

Gli shrub sono la nuova tendenza nel mondo del bartending e dell'arte della mixology: un prodotto innovativo creato da una base naturale di frutta, mosto e aceto, ideale per chi vuole personalizzare cocktail o dar vita a nuove e sorprendenti creazioni. 

L'agenzia ha ideato tutta la creatività del packaging, costruendo uno storytelling di marca che collega la pianura modenese con gli Stati Uniti.  

Storytelling: una storia di amicizia e passione

«Il concept scelto – commenta Viviana Segantin, Copywriter Senior di Gruppo icatpropone un mood vintage che ha trovato espressione in tutti i processi creativi: studio del naming, ideazione dello storytelling, realizzazione del packaging e del cocktail paper. 
Lo storytelling racconta l'incontro di Franco Mazzetti, pioniere della diffusione dell'aceto balsamico di Modena in America, con un farmacista botanico, uno statunitense geniale, soprannominato Dr. Shrub per le sue ricette segrete di infusi di frutta, erbe e spezie in aceto. 
Una storia tanto originale, quanto emozionante, che culmina con il ritrovamento da parte di Cesare, fondatore di Acetum, delle ricette segrete che il botanico statunitense aveva donato, tanti anni prima, all'amico italiano»

Da questa scoperta nasce Dr. Shrub, una gamma speciale di blend innovativi, dedicata al mitico botanico americano e creata per portare la tradizione degli shrub nel mondo del bartending europeo.

Una scelta vintage per dare forza alla drink art
Il Packaging che Gruppo icat ha ideato per Dr. Shrub dona forma ai valori espressi su ogni etichetta. 

La scelta dei colori è in sintonia con il gusto della frutta e con le proprietà balsamiche dell'aceto. Ogni declinazione cromatica delle differenti bottiglie rappresenta ciascuno dei nove gusti della gamma. Tutto ruota attorno al tratto grafico, elegante e nello stesso tempo vintage, che ritrae in maniera stilizzata l'icona del farmacista botanico statunitense. 

L'impatto estetico è molto forte soprattutto nel cocktail wallpaper che rappresenta tutta la gamma e testimonia come Dr.Shrub soddisfi anche i clienti più esigenti e i maestri mixologist, ampliando le possibilità d'uso dell'aceto: il blend, infatti, diventa un ingrediente irrinunciabile per i bartender più inclini alla sperimentazione e per gli amanti della drink art. 

Tutto questo grazie al progetto studiato da Gruppo icat, che ha armonizzato storia e innovazione all'interno di una creatività molto iconica e riconoscibile.


Post Millennial Marketing: come è cambiato il Marketing dopo il Millennial Big Bang?


Il nuovo libro di Federico Capeci analizza l’impatto di Millennials (e Centennials) sul modo di fare Marketing e propone un modello interpretativo ed operativo per la Millennial Transformation


Milano, 28 Settembre 2017 Cosa è cambiato e cosa dovrebbe cambiare nel nostro modo di “fare Marketing”? E perché poi? Federico Capeci ha affrontato questi temi nel suo nuovo libro “Post Millennial Marketing. Marketing di nuova Generazione*”, con l’urgenza di chi si interroga sulla portata del cambiamento che stiamo vivendo, tentando di fornire stimoli e strumenti per iniziare a equipaggiarsi per affrontare il futuro, e soprattutto con l’idea di convincere a liberarsi del modello di Marketing tipico della Generazione X, per abbracciare la Millennial Transformation.

Se ne è parlato, ieri, al Talent Garden Calabiana, cornice perfetta per discutere di Millennial e di Post Millennial Marketing, una piattaforma dove i professionisti del digitale, della tecnologia e della creatività lavorano, apprendono e si connettono, lo specchio concreto di un nuovo modello di business, che vive di condivisione, socialità, libertà. Tutti temi molto sentiti dai giovani Millennials.  
Ma quali sono i valori di riferimento di Millennials e Centennials e perché è importante comprendere le giovani generazioni?
“Fare Marketing significa individuare desideri, gusti e tentazioni dei consumatori” – ha aperto Federico Capeci, Chief Digital Officer & CEO Italia di Kantar Insights  “Lo chiamiamo consumer insight, quell’elemento chiave in grado di motivare all’acquisto e su cui i grandi brand di successo hanno costruito imperi, applicando a questa conoscenza di mercato il noto modello di marketing A.I.D.A. (Awareness, Interest, Desire, Action)”
“La complessità del contesto in cui viviamo  – continua Capeci - ovvero la molteplicità dei canali di contatto, la non-linearità dei processi di comunicazione e d’acquisto, la connessione tra persone, luoghi, momenti ed oggetti e la convivenza di generazioni molto diverse fra loro (Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Centennials**), hanno ridotto l’efficacia delle comunicazioni e reso obsoleto il modello A.I.D.A.: un modello troppo lineare e semplicistico che non tiene conto del Millennial Big Bang, esploso ormai da diversi anni.
Secondo Capeci, infatti, le diverse generazioni oggi presenti nel mercato, mostrano valori, approcci media, modalità di fruizione dei contenuti, relazione con la pubblicità e significati di Brand molto diversi fra loro.
La sfida è quella di comunicare e farsi acquistare da tutte le generazioni, nella loro diversità.
“Non è ciò che dici ma il come lo dici che conta” – avverte Capeci – “certo è che il modello del passato non è più utile e fa sprecare tante risorse alle aziende”. Secondo questa prospettiva che ricerca la conciliazione delle differenze, con l’obiettivo di non perdere di efficacia, Capeci illustra un nuovo modello di Marketing, che guarda al futuro, facendosi proprio ispirare dalle nuove generazioni e dai loro paradigmi di comunicazione e relazione.
 “Millennials e Centennials sono cresciuti con internet ma traspongono nel mondo reale i valori e le dinamiche della rete. Socialità, condivisione, collaborazione e vivere nel momento sono elementi di base che stanno plasmando l’intera società, di giovani o adulti. Il loro S.T.I.L.E.***, il sistema di valori ed attese che hanno verso la comunicazione e verso i Brand e che informa modelli di consumo, percorsi di scelta, modalità di fruizioni dei contenuti, relazioni verso le marche, ci stimola a rivedere il nostro approccio di Marketing. E non solo nei loro confronti. Il portato della Millennial Transformation infatti è allargato in modo indifferenziato, considerando che in questi anni, le nuove Generazioni sono state in grado di trasferire il loro “Millennial mindset” anche a tutti noi”.
Non è più possibile oggi pensare ad un Marketing che sia TV centrico, con obiettivi legati all’awareness e al profilo di marca che ogni consumatore dovrebbe avere in mente nel suo percorso d’acquisto (tipici del modello AIDA): la complessità del contesto e le nuove opportunità che la tecnologia ha abilitato, richiedono framework strategici diversi per costruire marche di successo.
”Ecco il portato del “Millennial Big Bang” – ha spiegato Capeci: la trasformazione di un sistema di valori, attraverso i giovani, che va oltre all’abilitazione tecnologica e digitale e si allarga nella società con la forza dirompente che solo i Giovani possono avere: i giovani ci interessano perchè sono la più ragionevole rappresentazione del futuro che abbiamo di fronte. Guardandoli ci si accorge che il modello di Marketing che spesso abbiamo in mente è pensato da - e per - la Generazione X, ma invece deve evolvere per riuscire a includere i valori emergenti nella comunicazione e nella relazione brand-consumatore.”
Capeci immagina dunque un approccio al Marketing che includa i principi della comunicazione delle nuove generazioni e si adatti alle nuove modalità di fruizione mediatica e di rilevanza dei contenuti, che si focalizzi sull’experience e sulla generazione di valore per sé e per gli altri.
Il frame Post Millennial Marketing propone 6 pilastri (Listen to markets, Pop-up in moments, Surprise with constents, Facilitate action, Enrich experience, Connect with brand purpose) che non sono step consecutivi, ma, elementi imprescindibili di un percorso continuativo ed integrato, spesso contemporaneo.
“I Millennials ci hanno proposto un nuovo modo di guardare al Marketing – ha concluso Capeci: l’impatto che hanno avuto e stanno avendo già oggi sulla strategia delle marche è forte e lo sarà ancor di più nei prossimi anni. Mi piace pensare che il libro si ponga un po’ come un’esortazione, direi, ad intraprendere da subito la strada che porta, con tentativi e sperimentazione, ad un Marketing contemporaneo, relazionale, basato sull’experience. Oggi in effetti la tecnologia non ci permette di attivare nella sua completezza il frame che propongo, per ora disponibile per l’esecuzione dei 6 passi quasi esclusivamente in ambiente digitale.  Ma attivarsi subito dà la possibilità ai Brand di iniziare a conoscere in maniera approfondita i target ed adottare il frame Post Millennial Marketing per l’ideazione strategica e per il design delle implementazioni, nell’attesa che l’evoluzione tecnologica ci permetta di monitorare in modo integrato il mondo on ed offline, abbandonando completamente la distinzione nei canali media, nel percorso d’acquisto e nelle diverse modalità di relazione con il consumatore”.


*: F.Capeci - Post Millennial Marketing. Marketing di nuova Generazione – Milano, Italia – F. Angeli 2017
Ampliando ed aggiornando il precedente lavoro "#Generazione 2.0. Chi sono, cosa vogliono, come dialogare con loro" – F.Angeli 2014, analizza Millennials e Centennials per fornire insight e nuovi spunti di riflessione per un Marketing più efficace rispetto ai cambiamenti dello scenario che ci circonda.
Con dati specifici e analisi approfondite, il lavoro propone un framework interpretativo specifico per questa generazione e arricchisce le considerazioni con un approccio di marketing pragmatico e concreto.

**: Boomers – oggi 51-75 anni, Gen X – oggi 36-50 anni, Gen Y – oggi 20-35 anni, Gen Z – oggi 10-19 anni

***: S.T.I.L.E. ( S.ocialità, T.rasparenza, I.mmediatezza, Libertà, E.sperienza) modello di interpretazione del modo di vedere il mondo e di agirvi dei Millennials, elaborato in F. Capeci  - #Generazione 2.0. Chi sono, cosa vogliono, come dialogare con loro – Milano, Italia, 2014 – Franco angeli


Kantar TNS è una delle agenzie di ricerche leader nel mondo, con esperti in più di 80 Paesi. Offriamo insight concreti ed azionabili che supportino le aziende in processi decisionali d’impatto focalizzati sulla crescita dei brand. Attraverso specifiche expertise nell’innovazione, nell’area del brand e della comunicazione, shopper activation e customer relationship, aiutiamo i nostri Clienti ad identificare, ottimizzare e stimolare l’attivazione nei “momenti chiave” per la crescita del loro business. Le nostre competenze sono integrate, per creare una visione unificata del comportamento delle persone. Grazie alla profonda esperienza nella comprensione degli individui, lavoriamo con le aziende per individuare i “momenti”, che, apparentemente ordinari, possono nascondere occasioni di crescita straordinaria.

Siamo parte di Kantar, gruppo di riferimento nell’area dell’insight, nella consulenza e nel data management. Parte del gruppo WPP, i suoi servizi sono utilizzati da oltre la metà delle aziende di Fortune Top 500. Per ulteriori informazioni: www.tns-global.it  

Mercato libero dell’energia: come scegliere il nuovo fornitore? Affidarsi al web oppure no? Wekiwi risponde con una survey online



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Wekiwi, il primo fornitore online italiano 100% digital di energia e gas naturale, ha realizzato una survey online per delineare le funzionalità e le aspettative digitali attese dal consumatore italiano nel mercato libero dell’energia.
Emerge l’utilità e l’affidabilità del web e del passaparola, anche se ancora permane la paura di essere truffati.
Milano, 28 settembre 2017 - È stata sancita per il 1° luglio 2019 la fine del mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas e i consumatori italiani dovranno fare presto le loro scelte. Con questa prospettiva e in uno scenario in continuo mutamento, wekiwi ha condotto un’indagine - divulgata grazie al supporto dei siti di comparazione online Luce-Gas.it, Altrabolletta.it e all’associazione dei consumatori Codici – che vuole evidenziare come viene utilizzato il web e in generale gli strumenti digitali per scegliere un nuovo fornitore di energia.
Dai 500 questionari online raccolti è emerso che il 70% degli intervistati è interessato a valutare nuove offerte di fornitura di energia, ma la paura di essere truffati è alta e ben il 60% teme di essere vittima di continue sollecitazioni commerciali attuate dagli operatori di settore. Di riflesso il 57% ha dichiarato di trovarsi bene con il fornitore storico.
L’indagine evidenzia la difficoltà dei clienti italiani a muoversi in un mercato in cui convivono offerte competitive ed offerte regolate. In questo scenario, l’utilità del web o del passa-parola assume la sua rilevanza. 

Il 61% dei rispondenti dichiara che per valutare l’offerta adopererebbe siti di comparazione online, il 40% che si fiderebbe del consiglio di una persona conosciuta (in tale ambito anche il supporto di un’associazione dei consumatori può svolgere un ruolo importante). 

A seguire: il 33% ricercherebbe le offerte sui siti delle compagnie che conosce di più. Solo una minoranza si affiderebbe al numero verde dell’operatore desiderato (15%) o al supporto di un punto vendita fisico o sportello (24%). Da rilevare che solo il 9% si affiderebbe ai fornitori che fanno pubblicità televisiva.
I dati raccolti evidenziano come il web in termini di fiducia risulti rassicurante. L’80% dei rispondenti effettua ricerche online attraverso i motori di ricerca per consultare i siti di comparazione delle offerte e i siti dei fornitori. 

Emerge inoltre una casistica ben definita che è quella di consultare in diversi step temporali i siti di comparazione e quelli dei fornitori, gli uni prima o dopo degli altri, per confermare la scelta effettuata (questo comportamento è risultato essere il 60% circa dei rispondenti). 

È minoritaria invece la quota di potenziali clienti che necessitano, oltre al web, anche di un’assistenza telefonica (il 54% dichiara di richiedere assistenza telefonica mai o solo talvolta).
Wekiwi con la sua indagine vuole indicare quali sono le reali esigenze digitali richieste e attese dal consumatore e le innovazioni auspicabili in termini di nuovi servizi “ad hoc”. Lo scenario emerso evidenzia un settore in evoluzione, che può migliorare di certo nelle modalità di comunicazione, ma che trova già nel web condizioni soddisfacenti di supporto alla clientela.
Semplicità, trasparenza e chiarezza sono i tre requisiti fondamentali richiesti dal consumatore e le funzionalità su cui si basa anche l’offerta di wekiwi e che l’azienda cerca di migliorare e implementare ogni giorno, come afferma Massimo Bello, amministratore delegato di wekiwi.it, web company del Gruppo Tremagi, primario operatore energetico privato nel mercato italiano: “Crediamo con wekiwi di aver intrapreso una strada allineata alle necessità del mercato. La Carica di wekiwi, la prima forma di “prepagata” nell’energia, è di fatto uno strumento per accrescere la consapevolezza dei clienti sui propri consumi. Gli strumenti online di wekiwi (app, area riservata, la fattura sintetica con grafici e dati di sintesi) vanno secondo noi incontro alle necessità evidenziate. Tutti noi vorremmo una bolletta più semplice e con meno voci e informazioni di dettaglio e nel tempo il mercato dell’energia potrà evolvere verso proposte più semplici e chiare. Intanto è importante trasferire il messaggio che il web è già affidabile e ricco di opportunità di confronto e comparazione delle offerte o di strumenti di supporto, garantiti ad esempio dalle associazioni dei consumatori”.
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Wekiwi in numeri
Wekiwi è stata lanciata nell’aprile dello scorso anno. Ha chiuso il 2016 con un fatturato pari a circa 1 milione di euro e una previsione (sulla base dei contratti in essere) di circa 6 milioni di euro per il 2017. Ad oggi poco meno di 10.000 clienti hanno aderito all’offerta web di wekiwi e di questi poco più di 5.000 sono già attivi in fornitura, ma il dato più significativo sono i “subentri”: il 47% delle adesioni totale. Il 43% degli utenti wekiwi ha un’età compresa tra i 35 e 49 anni, il 25% degli utenti di wekiwi ha tra 50 e 64 anni. In merito al genere, si registra un 62% degli utenti di sesso maschile.

www.wekiwi.it

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Deliveroo: nuovi investimenti da 385 milioni di $ per il leader globale del food delivery



·         L'investimento nella tech company britannica aiuterà a rivoluzionare il settore dei ristoranti nel mondo e accelerare lo sviluppo tecnologico
·         L'investimento è arrivato da due fondi USA: T.Rowe Price Associates e Fidelity Management & Research
·         La valutazione di Deliveroo supera i 2 miliardi di $ di valore

Londra, 28 settembre 2017. La tech-company Deliveroo ha annunciato oggi di aver raccolto nuovi finanziamenti per 385 milioni di $. In questo modo la valutazione del gigante del food delivery supera i 2 miliardi di $ e diventa l'azienda leader del settore tech britannico per rapidità di crescita e uno dei più grossi casi di successo del mondo digitale in Europa. 

Il finanziamento è opera di due fondi d'investimento statunitensi: T.Rowe Price Associates e Fidelity Management & Research, gli stessi che in passato hanno puntato su aziende tech globali quali Facebook, AirBnB e Tesla. Oltre ai due nuovi soggetti finanziatori, hanno aumentato le quote anche gli investitori già presenti: DST Global, General Catalyst, Index Ventures e Accel Partners.

I nuovi finanziamenti consentiranno a Deliveroo di investire per permettere a un numero sempre più grande di persone di ordinare e ricevere direttamente a casa propria i piatti dei migliori ristoranti della loro città.

Deliveroo fa sapere che sono tre le nuove priorità di crescita sulle quali focalizzare gli investimenti:
·         primo, la rapida crescita di Deliveroo Editions, il progetto di cucine esclusivamente operative per il food delivery che permette ai ristoranti partner di espandersi senza i tradizionali costi di avviamento attività,  che consente di aumentare l'offerta per i consumatori oltre che di ottimizzare i tempi delle consegne;
·         secondo, l'ulteriore crescita del team tecnologico, che concentrerà il proprio impegno per continuare a migliorare l'algoritmo proprietario per la gestione della logistica in real-time, già oggi tra i migliori al mondo. Un valore aggiunto decisivo per continuare a migliorare sia l'esperienza di lavoro dei rider sia la qualità dei prodotti offerta dai ristoranti ai consumatori;
·         terzo, l'espansione rapida in nuove città e nuovi Paesi. Questo permetterà a sempre più persone di ordinare cibo di alta qualità rapidamente a domicilio dai migliori ristoranti.

Will Shu, fondatore e CEO di Deliveroo, ha commentato: "Ricordo l'emozione della mia prima consegna. Speravo che le persone avrebbero amato ordinare cibo di alta qualità dai loro ristoranti preferiti e poterlo ricevere alla propria porta. Sono orgoglioso del fatto che in soli quattro anni, milioni di persone utilizzano Deliveroo in più di 150 città in giro per il mondo. Questo è il risultato del lavoro eccellente dei nostri rider, dei grandi ristoranti con cui collaboriamo e dei nostri fantastici clienti. Perciò sono estremamente onorato che i nostri nuovi investitori condividano questa visione e abbiano deciso di fare un investimento così importante sul nostro futuro. Con questi finanziamenti continueremo a investire su Deliveroo Editions, le nostre cucine pensate solo per il food delivery, sullo sviluppo della nostra tecnologia e sull'espansione per portare Deliveroo in nuove città e Paesi. Questi investimenti ci porteranno a fare un ulteriore passo in avanti e consentiranno ai nostri rider di consegnare sempre più cibo direttamente a domicilio". 

Henry Ellenbogen, portfolio manager di T. Rowe Price New Horizons Fund ha commentato: "Deliveroo ha messo a punto un servizio straordinario che sta facendo consegnare cibo di alta qualità in oltre 150 città nel mondo. Crediamo che Deliveroo possa contare su un team di livello mondiale, solide capacità d'innovazione tecnologica e un valido business model. Siamo entusiasti che questo capitale servirà per potenziare Deliveroo Editions e per un'ulteriore espansione geografica del servizio".

"Deliveroo è una società leader mondiale nell'innovazione tecnologica, nella logistica e nel cibo - ha commentato Tom Stafford, Managing Partner di DST Global. Siamo orgogliosi di continuare la nostra partnership con Will e il team di Deliveroo che hanno costruito il futuro del food delivery."


mercoledì 27 settembre 2017

ITAS e Campo Libero: in Trentino Alto Adige un network d'appoggio e condivisione per ricostruire la filiera della canapa dal contadino al designer

Andrea Sebastianelli e Stefania Zanetti
Itas s sostegno Di Campo Libero

La Compagnia appoggia il progetto per la trasformazione della canapa industriale in fibra e il suo successivo utilizzo per la realizzazione di manufatti artigianali


Trento, 27 settembre 2017. ITAS, da sempre al fianco del territorio e dell’innovazione, ha deciso di sostenere Campo libero, un progetto finalizzato alla ricostruzione della filiera della canapa attraverso l’utilizzo di un macchinario che permette ai contadini di sostenere in modo indipendente la coltivazione di canapa.

Campo libero nasce nell’estate 2016 dal progetto di tesi di Andrea Sebastianelli e Stefania Zanetti, due giovani studenti entrambi di 25 anni, iscritti al master in Eco Social Design presso la Libera Università di Bolzano. Il progetto mira a creare una vera e propria nuova filiera legata alla coltivazione della canapa in Trentino Alto Adige e le sue successive ricadute sui processi di lavorazione e produzione.

Il sostegno di ITAS è destinato alla realizzazione di un decorticatore per la trasformazione della canapa nel territorio altoatesino e alla realizzazione di elementi d’arredo e di design con il materiale ottenuto. Verrà così realizzato un piccolo macchinario mobile in grado di processare lo stelo e di raccogliere e ripulire la fibra già nei campi per ottenere una materia grezza con la quale creare prodotti tessili di vario tipo (scarpe, tappeti, tendaggi).

ITAS rivolge da sempre il suo impegno allo sviluppo di quei progetti realmente capaci di far scaturire ricadute socio-economiche positive sui territori. Più che positivo anche il commento della Compagnia: “Abbiamo scelto di finanziare il progetto perché crediamo in questa piccola scommessa. Più che la ricaduta economica, abbiamo colto il potenziale in termini di valori e condivisione. Crediamo molto in questo tipo di dinamiche. La piccola scala è funzionale per elaborare progetti che possono avere una valenza anche nazionale. Come Mutua, vogliamo andare incontro alle piccole identità territoriali che, di fatto, sono il vero cuore dell’economia italiana”.

In un momento sociale come il nostro, dove tutto sembra difficile e complicato per noi giovani, ITAS ha reso tutto più semplice e accessibile, mostrando un’attenzione e una professionalità ineguagliabile, sostenendomi nella fase dell’acquisto del macchinario”, commenta Sebastianelli, ideatore del progetto. “ITAS ha dimostrato coraggio e ambizione a voler scommettere su questi temi. Questa scelta dimostra la grande attenzione posta dalla compagnia sulla sostenibilità e sull’impatto sociale che questo macchinario permette di generare”.

Il progetto sino ad ora ha coinvolto una ventina di contadini del territorio di Trento e Brunico, una decina di artigiani tra Bolzano e Trento e il Museo di Bressanone dove è presente il Labirinto della Canapa. Si è così creato un vero e proprio network d’appoggio e di condivisione in cui il consolidamento di un tessuto locale ben fitto ha portato alla produzione effettiva di un tessuto fisico.


CAMPO LIBERO
Dalla forza del tessuto sociale alla nascita del tessuto fisico
Campo Libero nasce nell’estate 2016 da un progetto di tesi di Andrea Sebastianelli e Stefania Zanetti, due giovani studenti iscritti al master in Eco Social Design presso la Libera Università di Bolzano. I due giovani, entrambi di entrambi di 25 anni, si sono occupati di analizzare il contesto agricolo dell’Alto Adige e hanno notato che si stava sviluppando un movimento nascente intorno alla coltivazione della canapa come rivalutazione di una coltura moderna e più sostenibile.

Dagli anni ’40 ad oggi, la riscoperta di un’alternativa green alle plastiche sintetiche
Fino agli anni ’40, l’Italia era uno dei più grandi produttori europei di canapa e l’industria ad essa collegata stava vivendo uno sviluppo fiorente. In seguito, con l’avvento delle plastiche e delle materie sintetiche, come il nylon, e con la successiva proibizione di tutte le colture contenti THC, la coltivazione della canapa ha subito un arresto che si è protratto per quasi cinquant’anni. Nei primi anni 2000, grazie a politiche più attente e scrupolose, anche l’Italia è tornata a far parte di quei Paesi che hanno questa pianta legalizzandola e certificandola.

Il Trentino Alto Adige è stata una delle prime regioni italiane che ha scelto di reintrodurre la canapa come alternativa alle forme di agricoltura tradizionali. Il problema moderno è però legato alla perdita delle conoscenze tecniche necessarie per la trasformazione della pianta in altri derivati.

Il lungo periodo di proibizionismo ha comportato una perdita delle conoscenze fermando l’implementazione e lo sviluppo di nuovi macchinari legati alla trasformazione e ad una lavorazione ottimale della canapa, rendendo pressoché impossibile il suo utilizzo come materiale concorrente, per prezzo ed efficacia, rispetto alle plastiche comuni.

La rinascita della filiera della canapa nell’industria tessile
Oggi l’Italia sta tornando a riscoprire e a reimparare come utilizzare la canapa per scopi industriali. Attualmente la coltivazione della canapa è legata principalmente ai sementi per la produzione di olii e farine biologiche e al canapulo (la parte legnosa della pianta) per le costruzioni in bioedilizia. Il problema moderno è però legato alla morte della filiera della trasformazione della fibra tecnica.

Tutta la parte fibrosa della pianta, che negli anni ’50 veniva utilizzata dalle nostre nonne per fare tovaglie o abiti, viene oggi abbandonata nei campi. I tessuti in canapa che troviamo oggi in Italia provengono tutti dall’estero, acquistati dalla Cina, dai Paesi dell’Est o dalla Francia. L’obiettivo del progetto è quindi quello di riportare in vita la filiera dalla canapa facendola rinascere anche come tessuto.

Dal contadino all’artigiano, un network di conoscenze e condivisione
Il primo step del progetto ha previsto la collaborazione con un calzolaio della zona di Bolzano, con il coinvolgimento anche di signore esperte nelle lavorazioni a maglia, per realizzare due tipi di calzature. Questa prima cooperazione ha visto la nascita del prodotto ‘dal seme alla scarpa’. Oggi Campo Libero sta andando a sviluppare nuovi oggetti di design insieme ad altri artigiani locali, in particolare per la realizzazione di due tappeti e due tendaggi.

Il Trentino Alto Adige come prima tappa per ridare una nuova economia della terra
Per la sua grande adattabilità climatica (resiste fino ai 2000 metri di altezza, sia in condizioni di siccità che di forte piovosità), la canapa può essere coltivata ovunque in Italia. Inoltre, ha anche la caratteristica di essere un ossigenatore per ripulire i terreni, inserendosi alla perfezione in una coltivazione di rotazione e alternanza.

In questo senso, il Trentino Alto Adige può essere visto come il punto di partenza per dare il via ad altre produzioni in giro per il Paese, ridando vigore alla cultura dei manufatti anche in altre regioni. Campo Libero vuole dar vita a una stazione mobile che parta dall’Alto Adige e che si muova via via nel resto d’Italia, dove incontrerà altre conoscenze, altre piante, altri contadini e altre persone. Ogni posto racconterà la sua storia e il suo modo di vivere l’artigianato.


Gruppo ITAS Assicurazioni

Fondata in Trentino nel 1821, ITAS (Istituto Trentino-Alto Adige per Assicurazioni) è la Compagnia Assicuratrice più antica d’Italia. Il Gruppo ITAS, una delle poche mutue presenti nel territorio italiano, vanta una rete di circa 650 agenti, i quali insieme ai collaboratori e al personale di agenzia, danno vita ad una famiglia di 5.600 persone, dislocate in oltre 780 uffici e agenzie sul territorio italiano, che operano a tutela dei soci assicurati secondo i principi mutualistici della Compagnia. Posizionandosi tra i primi 10 gruppi assicurativi italiani, ITAS mette quotidianamente al centro del proprio operato la sicurezza e la mutualità, i valori fondanti della Compagnia.  La vera forza del Gruppo ITAS, infatti, è data dall’efficacia dell’azione mutualistica, che si concretizza anche nel sostegno di iniziative rivolte alle imprese sociali impegnate nello sviluppo della comunità. Ad oggi, la struttura del Gruppo ITAS è il risultato di partecipazioni azionarie incrociate fatte nel corso dei quasi 200 anni di storia della Compagnia, al fine di rispondere in modo più efficiente e puntuale alle diverse necessità dei soci assicurati.