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venerdì 31 marzo 2017
È Chef Rubio il nuovo volto della campagna 5x1000 di Amnesty International
GoodBuyAuto.it mette al centro del suo business la sicurezza stradale
A Malta è stata siglata la dichiarazione dei Ministri della Comunità europea sulla sicurezza stradale, nell’ottica di un’azione coordinata di tutti gli Stati membri.
Più manutenzione per le infrastrutture, iniziative di comunicazione ed educazione stradale, rafforzamento delle misure legislative ma anche la corretta messa a punto e gestione dei veicoli sono importanti al fine della diminuzione degli incidenti.
La sicurezza stradale è al centro dell’operato di GoodBuyAuto.it. Infatti tutte le vetture in vendita sono ispezionate meticolosamente e certificate dagli ispettori del primo e-commerce italiano dedicato alle auto usate e a km 0.
È stata siglata il 29 marzo 2017 a Malta la dichiarazione dei Ministri UE sulla sicurezza stradale. “Il governo italiano ha lavorato per raggiungere gli obiettivi europei di dimezzare il numero delle vittime entro il 2020 - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – Per perseguire meglio gli obiettivi europei, presenteremo al Consiglio dei Ministri un nuovo Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale, che recepisca la dichiarazione della Valletta, con un nuovo quadro di azioni in particolare per quanto riguarda l’innovazione tecnologica delle infrastrutture stradali, gli utenti vulnerabili e le opere necessarie per la riduzione degli incidenti.”
Anche per GoodBuyAuto.it, il primo e-commerce italiano dedicato alle auto usate e a km 0, dove è possibile comprare o vendere l’auto completamente online, la sicurezza è un tema fondamentale, sia alla guida, sia in fase di acquisto. Per questo motivo l’azienda ammette nel proprio marketplace solo le auto migliori, con un massimo di 100 mila km e 5 anni di vita.
Inoltre, per rendere le strade sempre più sicure, sul suo catalogo online è particolarmente facile trovare auto connesse e dotate di tecnologie intelligenti, che facilitano la guida e la rendono più sicura.
“GoodBuyAuto.it ha portato le modalità e le potenzialità dell’e-commerce nel mercato automobilistico: ampia scelta di prodotti, risparmio sull’acquisto, consegna a domicilio e reso gratuito – ha affermato Carlo Salizzoni, CEO dell’azienda – Offriamo un’esperienza d’acquisto nel segno della massima affidabilità, sicurezza e trasparenza, con la formula 14 giorni soddisfatti o rimborsati e la garanzia di 12 mesi (estendibile a 24) su ogni vettura. Anche il nostro parco auto è costruito secondo questi criteri: i veicoli che offriamo sono selezionati attraverso un’attenta analisi, effettuata dai nostri ispettori. L’ispezione GoodBuyAuto prende in considerazione oltre 200 punti di verifica di qualità del veicolo. I controlli riguardano in primo luogo pneumatici, ammortizzatori e freni, cioè i primi 3 elementi che determinano la sicurezza del mezzo. Tra gli altri aspetti presi in esame vi sono inoltre motore, condizioni degli interni, sottoscocca e verniciatura della carrozzeria, solo per citarne alcuni”.
La novità di GoodBuyAuto.it consiste proprio nel proporre a chi intende comprare (ma anche vendere) un’auto usata o a km 0, un’alternativa più efficiente rispetto alle modalità tradizionali, offrendo tutte le garanzie e i servizi dei concessionari, potenziati però dall’efficienza della digital economy. Oltre alla sicurezza e alla qualità dell’acquisto, l’utente ha così l’opportunità di risparmiare tempo e denaro.
Chi è GoodBuyAuto.it
GoodBuyAuto.it è il primo e-commerce di automobili usate e a km 0 dove poter comprare e vendere auto di qualità con la comodità dell'online, la certezza delle garanzie, la convenienza dei prezzi migliori.
L’azienda, fondata da Carlo Salizzoni, offre per tutte le auto sul suo catalogo online 12 mesi di garanzia di conformità (estendibile a 24), possibilità di finanziamento, possibilità di consegna a domicilio e l'esclusiva formula 14 GIORNI SODDISFATTI O RIMBORSATI, proposta per la prima volta nel mondo delle vetture usate, grazie alla quale è possibile restituire il mezzo entro il quattordicesimo giorno dall’acquisto.
Solo le auto nelle migliori condizioni (e con meno di 5 anni e 100 mila Km) entrano nel portafoglio di GoodBuyAuto.it; le vetture vengono ispezionate e certificate manualmente dagli ispettori GoodBuyAuto, meccanici esperti che verificano la qualità delle auto su più di 200 punti di verifica, a casa del venditore e senza costi per i proprietari.
La novità di GoodBuyAuto.it consiste proprio nel proporre a chi intende comprare (ma anche vendere) un’auto usata o a km 0 un’alternativa più efficiente rispetto alle modalità tradizionali.
GoodBuyAuto.it, infatti, offre tutte le garanzie e i servizi dei concessionari potenziati dall’efficienza della digital economy, permettendo al cliente di risparmiare tempo e danaro.
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Vision Distribution: al via il contest per il logo della nuova casa di distribuzione cinematografica
"Usciamo dai loghi comuni del cinema italiano"
CREA IL LOGO DI VISION DISTRIBUTION
UN CONTEST ALLA RICERCA DELL'IMMAGINE DISTINTIVA DELLA NUOVA CASA DI DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA
Dal 1° aprile al 14 maggio 2017 è possibile partecipare e inviare le proprie idee a Contest.VisionDistribution.it
Per questo la società lancia il contest CREA IL LOGO DI VISION DISTRIBUTION (#VDLogoContest) invitando i giovani appassionati di cinema italiano ad "uscire dai loghi comuni del cinema italiano", come recita il claim del contest, e a proporre idee per creare l'immagine della società. Coinvolgimento, partecipazione, e la volontà di parlare ad una realtà giovane e innovativa sono nel dna di Vision Distribution
Il contest è aperto dal 1° aprile al 14 maggio 2017, a tutti i talenti residenti in Italia, tra i 18 e i 35 anni, che si sentono pronti a contribuire alla creazione dell'immagine di questa nascente realtà della cinematografia italiana.
Per partecipare è sufficiente fare l'upload della propria proposta creativa sul sito dedicato Contest.VisionDistribution.it.
Successivamente, una giuria composta da esperti di design e comunicazione, insieme alla stessa società, individueranno il logo prescelto.
Il logo ideale della società dovrà essere in grado di sintetizzare le due anime di Vision Distribution: quella più evocativa, che rimanda alle storie e alla narrazione che sono cuore del prodotto cinematografico, e quella più dinamica e concreta, che rimanda alla forma, al modo in cui la storia viene comunicata e raccontata.
Il tutto con uno stile espressivo che sia energico, fino ad essere "rumoroso", e colorato. Uno stile capace inoltre di evocare una dimensione internazionale ma anche capace parlare efficacemente all'audience locale.
Il creatore dell'idea ritenuta migliore riceverà 5.000 euro e la possibilità di seguire l'intero sviluppo delle varie declinazioni del logo presso la società di comunicazione Bonsaininja Studio.
Il bando e tutte le informazioni su come partecipare sono disponibili sul sito e via mail all'indirizzo contest@visiondistribution.it.
Vision Distribution
Vision Distribution è la nuova società di distribuzione cinematografica italiana, nata nel dicembre 2016, sulla base di un progetto di Sky Italia e cinque case di produzione italiane: Cattleya, Wildside, Lucisano Media Group, Palomar e Indiana Production Company. Vision Distribution entra nell'industria cinematografica italiana come una realtà giovane e innovativa, vicina al proprio pubblico, che vuole coinvolgere sin da subito.
A questo link è disponibile il promo: https://we.tl/7H48E6Cxhr
giovedì 30 marzo 2017
CNR: sul campo l’integrazione fa goal
I ragazzi che praticano sport hanno più amici di quelli che non svolgono alcuna attività sportiva in orario extrascolastico e sono in particolare gli studenti stranieri ad aumentare il numero di amici quando fanno questa attività.
Pallacanestro e calcio sono preferiti; ma il 32% dei ragazzi di origine straniera non svolge alcuno sport fuori dalla scuola. Sul tema della tifoseria violenta vi è consenso fra i ragazzi nel rifiutarla, ma l'11% la giustifica a sostegno della propria squadra.
Sono alcuni dati dell'indagine su Sport e integrazione svolta dall'Irpps-Cnr tra 1200 studenti
Circa l'80% dei ragazzi pratica sport fuori dell'orario scolastico ma il gap nell'accesso a questa attività è particolarmente ampio fra i ragazzi italiani e quelli con background migratorio.
L'86% dei primi fa sport, percentuale che scende di sette punti tra i figli di coppie miste e, ancor più, fra i giovani nati all'estero (63%).
Sono alcuni dati dell'indagine su 'Sport e integrazione' svolta dall'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpps), nell'ambito dell'Accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Coni per la promozione delle politiche di integrazione attraverso lo sport.
I risultati dell'indagine sono stati presentati di recente durante un workshop tenutosi presso la sede centrale del Cnr.
"Lo studio si è avvalso di interviste realizzate all'inizio dell'anno scolastico 2016-2017 a oltre 1.200 studenti delle scuole secondarie di primo grado e ad alcuni dei loro docenti", spiega Adele Menniti del Cnr-Irpps, coordinatrice della ricerca.
"Lo sport riscuote grande consenso ed entusiasmo: il 95% dei ragazzi ha attribuito un punteggio superiore a 8 su 10. Le motivazioni sono diverse: piacere e divertimento, oltre che l'opportunità di socializzare e stare bene in salute. La metà dei ragazzi predilige sport di squadra e calcio e la pallacanestro raggiungono la stessa preferenza del 21%".
I bambini e gli adolescenti nel nostro Paese sono oltre 10 milioni e di questi circa il 10% sono nati da genitori non italiani.
Nella scuola, la presenza di studenti con cittadinanza non italiana è in crescita: dai 196 mila nel 2001-2002 si è passati agli attuali 814 mila. Qual è il ruolo dello sport per favorire l'inclusione sociale?
"Il numero di amici su cui si può contare è uno degli indicatori di integrazione e, tra gli stranieri, ne ha più di cinque il 29% di chi non pratica sport mentre la percentuale arriva al 51% tra quelli che svolgono attività sportiva.
Un evidente quanto utile fattore di integrazione, quindi gli studenti con genitori italiani si dividono quasi a metà fra chi indica nella propria cerchia solo amici italiani e chi sia italiani sia stranieri, mentre appena l'8% dei ragazzi con background migratorio dichiara di avere esclusivamente amici di origine straniera".
La pluralità conseguente all'immigrazione sembra insomma metabolizzata e accettata dalla maggioranza degli studenti, a livello sia di esperienze relazionali sia di risposte, da cui emerge un atteggiamento abbastanza positivo:
"Il 70% degli intervistati con genitori italiani è contrario a squadre composte da soli italiani, un'opinione condivisa dal 90% degli stranieri.
Ma l'idea che 'Quando si fa il tifo per la propria squadra può capitare un gesto violento', pur rigettata dalla maggioranza, registra un dissenso di misura se confrontato con quello sugli altri temi proposti: l'11% dei giovani si dichiara addirittura 'molto d'accordo' che l'aggressività possa essere una componente delle manifestazioni di sostegno alla squadra del cuore", conclude la ricercatrice.
"I principi fondanti dello sport appaiono ben radicati nella strutturazione pur incompleta del sistema di valori dei giovani. Tuttavia le esperienze, gli atteggiamenti e i comportamenti risentono di altre importanti dimensioni come il genere, il background migratorio e lo status economico". Il gruppo di ricerca Irpps-Cnr che ha realizzato lo studio è composto da Marco Accorinti, Maria Girolama Caruso, Loredana Cerbara, Maura Misiti e Antonio Tintori.
Roma, 30 marzo 2017
La scheda
Chi: Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Coni, Cnr
Che cosa: presentazione risultati indagine 'Sport e integrazione' Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr
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