Cesare
Casiraghi:
“Cuccarini meglio della Parisi, ma entrambe vittime di un naufragio autorale”.
“Salvo solo Lorella Cuccarini, che malgrado
tutto si è data da fare ed ha mostrato ancora una bella verve, e quel poco che si è visto di Lillo e
Greg, in una serata contenitore priva di linfa, mediamente noiosa che neppure un
cast sulla carta molto forte e una scenografia da show hollywoodiano sono
riusciti a fare decollare”. Questo il commento di Cesare Casiraghi, uno
tra i più rappresentativi pubblicitari italiani, all’indomani di quello che era
stato annunciata come una delle principali “grandi serate”
Rai.
“Quello che è andato in scena ieri è stato il
più tradizionale dei varietà, ma senza idee. Segno di una totale carenza nella
costruzione autorale dello show” – critica il pubblicitario
Casiraghi.
“Una delusione comunque annunciata –
riflette Casiraghi – per chi, come noi
addetti ai lavori, è ansioso e tifoso di una Rai più al passo coi tempi e con
uno sguardo, peraltro proclamato ad alta voce all’inizio di stagione,
maggiormente rivolto ai millenials”
“Io credo infatti– conclude il
pubblicitario Casiraghi – che RAI fa bene
attraverso monumenti della televisione come Pippo Baudo (80 anni), Celentano (78
anni), Mina (76 anni), Raffaella Carrà (73 anni), o le ultime Cuccarini e
Heather Parisi a consolidare la sua leadership su un pubblico maturo, che
potremmo definire ‘centennial’”
“Ma i millenials?” – si domanda il
pubblicitario. “Ovvero, quel pubblico che
Rai aveva annunciato di voler riconquistare. E, oltretutto, molto importante per
noi pubblicitari e per le nostre aziende che investono in
pubblicità?”
“Io credo che RAI – conclude il
pubblicitario -, ora più che mai, ha
ragione di essere di tutti e chi la guida deve assumersi la responsabilità di
cambiare, dare spazio e ‘grandi serate’ ai tanti talenti che ha in seno e che
hanno tutti i numeri per, uso un vocabolo che solo a pronunciarlo sa di
naftalina, ‘ammodernarla’”.
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