Omicidio Ciro Esposito. Fu omicidio premeditato dettato dall'odio verso i napoletani, contro i quali era stato approntato un piano.
Lo dicono i giudici che oggi hanno depositato la motivazione della sentenza di condanna di Daniele De Santis. Io sono romanista e non ho nulla in comune col condannato.
La sentenza dice che è stato un atto premeditato e organizzato. Me ne rammarico ulteriormente. Io credevo che fosse stato un atto estemporaneo di un solo balordo e probabilmente avvenuto in una situazione di scontri tra tanti balordi.
Per me 26 anni sono troppo pochi. Ha ammazzato e per futilissimi motivi.
Avrebbe dovuto prendere l'ergastolo. La sentenza lascia dei punti interrogativi, soprattutto sui presunti complici.
Spero che le indagini possano individuarli.
Per me l'odio e la violenza tra tifosi di calcio fanno parte di una sottocultura che deve essere sradicata senza alcuna pietà. Ma quello che è successo non è per colpa di una tifoseria in particolare.
Mi appello a tutti i tifosi perbene affinchè si evitino stupide e pericolose generalizzazioni sui tifosi di altre squadre.
I tempi che stiamo vicendo sono già sufficientemente drammatici a causa del terrorismo ed è del tutto assurdo odiarsi per il colore delle sciarpe allo stadio.
MAI PIù UN CIRO nel mondo del Calcio.
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