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venerdì 29 luglio 2016

BlackRock donne italiane 37% ottimista sul futuro finanziario

Il 37% delle donne italiane si dimostra ottimista sul futuro finanziario, superando le spagnole (34%), le francesi (28%) ma meno rispetto alla media europea (43%). In merito alla capacità di prendere decisioni nel medio lungo termine le italiane rappresentano il 33% verso il 41% della media europea mentre sulla propensione a decisioni di lungo termine, le italiane seguono la Francia (53%) con il 52% e a fronte di una media europea del 51%. Sono alcune delle evidenze dell’“Investor Pulse 2016” di BlackRock, ricerca che indaga le abitudini di risparmio ed investimento degli Italiani


Le preoccupazioni
. Tra le principali vanno segnalate: l’andamento economico del paese (53% rispetto ad una media europea del 42%), le politiche fiscali e l’elevato costo della vita (51%). Spicca inoltre rispetto agli altri paesi esaminati, l’apprensione per la forte incidenza della volatilità dei mercati (16% rispetto al 10% della media europea).
Le priorità finanziarie. Su questo tema le donne italiane non si discostano dalle europee in merito al risparmio in generale e al risparmio/investimento per la pensione, che in media si attesta intorno al 32%, mentre si distinguono per l’educazione dei figli, dove occupano il secondo posto con il 27%, dopo le spagnole al 32%, e rispetto ad una media europea del 19%. L’Italia è anche il paese che mostra, sempre con la Spagna, una significativa propensione alla cura degli anziani (7% verso 5% di media europea).
Come si risparmia e si investe. Per quanto concerne la capacità di detenere sia risparmi sia investimenti, l’Italia insieme alla Svezia mostra una maggiore propensione della media europea (35%), rispettivamente con il 38% e il 58%.Le donne italiane si collocano invece ai vertici della classifica, distanziando la media europea di ben 16 punti percentuali (45% verso 29%), nell’esprimere interesse nella gestione dei loro investimenti. E sono sempre le italiane ad occupare il vertice della classifica europea per quanto riguarda la diversificazione del portafoglio, seppure il cash detenuto superi il 50%, laddove la media europea è pari al 70%, con punte massime nei Paesi Bassi (89%), seguiti da Belgio (77%) e Regno Unito (73%).
Il cash in portafoglio. Le italiane si collocano in una buona posizione, alle spalle delle spagnole, anche per ciò che riguarda il cash realmente detenuto rispetto a quello che idealmente sarebbe opportuno allocare. Infatti alla domanda “Qual è la percentuale ideale sul totale dei risparmi/investimenti che dovrebbe essere detenuta in cash?”, le italiane hanno risposto indicando un valore del 32%, che confrontato con quello realmente detenuto evidenzia una discrepanza di 21 punti, inferiore alla media europea (29 punti) e superata solo dalla Spagna con 19 punti.
La consulenza finanziaria. Se solo il 26% delle donne europee intervistate dichiara di aver condotto una revisione annuale del proprio patrimonio finanziario negli ultimi 12 mesi, le tedesche e le italiane appaiono più attente a questo aspetto, rispettivamente con il 35% e il 31%. Viceversa il 29% del totale delle intervistate italiane ha dichiarato di non aver avuto motivo per effettuare tale revisione. Italiane e spagnole si avvalgono frequentemente di un professionista finanziario per la gestione degli investimenti, risultando le europee che maggiormente usufruiscono di tali servizi (25% rispetto alla media europea del 19%). Per quanto riguarda le fonti di informazione in questo ambito, a livello europeo il principale interlocutore rimane la banca (42%), seguito da internet e famiglia ed amici (32%), valori ai quali le italiane sono mediamente allineate. Spicca invece una propensione da parte delle nostre connazionali nella raccolta di suggerimenti e consulenze presso le assicurazioni (13% verso 7% media europea).
L’investimento per la pensione. Se si guarda infine al tema delicato delle pensioni, le donne italiane accompagnate dalle spagnole si classificano ultime in Europa per quanto riguarda il risparmio destinato alla pensione (rispettivamente 40% e 43%), mentre le punte massime sono toccate da Svezia e Germania (69% e 68%). Conseguentemente, il 42% delle italiane non ripone fiducia nel raggiungere un reddito congruo per il periodo della pensione (la media europea è invece pari al 28%), con Spagna e Paesi Bassi che si attestano al 22%, seguiti dalla Germania al 21%. Tra le motivazioni c’è una scarsa comprensione su quanto destinare alla pensione e poca chiarezza sulla definizione dei piani pensionistici.
FONTEIl Sole24Ore

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