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mercoledì 8 giugno 2016

NAZIONALE, CONTE-VENTURA. I PUBBLICITARI METTONO I CT A CONFRONTO

Cesare Casiraghi: "Conte testimonial? Sarebbe stato una bomba... Antipatico e scorbutico, ma chi divide in pubblicità vince".

"Ventura? Mortadellone, serafico ma molto empatico. Con ribalta internazionale schizzeranno le sue quotazioni"


Cesare Casiraghi, il più riconosciuto pubblicitario italiano, il primo ad avere utilizzato un Ct in carica della Nazionale come testimonial pubblicitario (cioè Prandelli), commenta mettendo a confronto i due "attuali" allenatori degli Azzurri come potenziali testimonial pubblicitari. 

Il calcio e i grandi tornei internazionali sono infatti importanti momenti di sport, ma soprattutto anche di business. Un mondo attorno al quale girano fatturati stellari, generalmente generati dalla pubblicità. In tal senso i Ct, alla stregua dei calciatori, se utilizzati dagli sponsor,  detengono un potenziale economico davvero molto elevato.

"Antonio Conte in pubblicità avrebbe  funzionato benissimo. Antipatico, riservato, di poche parole, spesso scorbutico e radicale si direbbe sarebbe l'anti-testimonial perfetto. Invece non è così – spiega Cesare Casiraghi -  In pubblicità chi divide è più forte, soprattutto se mira ad un target di consumatori specifico e non generalizzato, come invece fu per Prandelli che utilizzammo poiché il nostro committente, una società di energia elettrica, si rivolgeva ad un pubblico indistinto e generalizzato".

Peccato perciò che l'attuale guida della Nazionale agli europei non abbia monetizzato questo suo capitale come personaggio. 

Probabilmente in Inghilterra, dove le aziende concedono ai creativi l'opportunità di osare un pochino di più, potrebbe fare presa.  "Soprattutto se si sforza un po'' sotto il profilo dell'auto-ironia", chiosa Casiraghi.

Per quanto riguarda Ventura, il creativo Cesare Casiraghi, prevede un luminoso futuro. "Lo conosciamo attraverso la televisione come personaggio serafico, conciliante, se mi si passa il termine – con tutto il rispetto ovviamente – un po''" mortadellone". Però ha forte carica empatica che lo rende molto ascoltato. Un vero leader. Ciò lo si nota bene durante i dibattiti sportivi televisivi,  dove senza dover mai alzare la voce ottiene sempre l'ascolto e il rispetto della parola da parte di tutti".

"La fama  - continua Casiraghi - e la ribalta internazionale, che si traduce in decine di milioni di telespettatori, e quindi consumatori, eleveranno moltissimo le sue quotazioni nel listino dei pubblicitari".




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