Milano 4 febbraio 2016 - "E' un obbligo morale ricordarsi di loro. Il Calcio in questo Paese può essere stimolo di riflessione su questa emergenza. Ecco perché ci uniamo all'appello di Unicef" – afferma Maria Grazia Rodriguez Y Baena, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini – "Sono 60milioni i migranti forzati; quasi 20milioni i rifugiati. La metà sono bambini a cui vengono negati i diritti alla sicurezza, alla nutrizione e l'accesso ad altri beni e la soddisfazione di bisogni primari. Nel 2016, più di 54mila persone hanno attraversato il mare per raggiungere le coste europee, più di 1 su 4 sono bambini. 5.000 i minorenni stranieri non accompagnati scomparsi in Italia. I bambini e i ragazzi rifugiati e migranti hanno bisogno e hanno il diritto di ricevere una protezione speciale, come affermato nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (articolo 22). I governi devono ora porre i diritti dei bambini al di sopra di tutti gli altri temi di discussione. I bambini rifugiati e migranti, e in particolare i bambini non accompagnati o separati dalle loro famiglie, devono essere la priorità. La situazione globale è complessa e non è una crisi che si risolverà in tempi brevi. La risposta deve essere articolata, tentando di risolvere le cause alla radice, nei paesi di origine. La maggior parte dei rifugiati fuggono da conflitti: ecco perché chiediamo soluzioni politiche concrete ed efficaci. I governi sono chiamati oggi ad aumentare gli sforzi per trovare soluzioni a lungo termine, nei paesi d'origine. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, adottati di recente, sono il modello per un mondo in cui nessuno debba più abbandonare la propria casa, per nessun motivo. Tutti i paesi devono tenere aperti i propri confini per consentire ai rifugiati di muoversi in cerca di sicurezza. Durante il loro viaggio, i bambini hanno bisogno ricevere cibo, riparo, cure mediche e gli spazi a misura bambino. Nei paesi in cui rifugiati e migranti trovano una nuova casa, le autorità devono fornire ai bambini un ambiente educativo dove possano imparare e crescere con la propria famiglia o con un'altra famiglia in conformità con le Linee guida per l'accoglienza etero-familiare dei bambini. Per offrire questa possibilità, i governi devono riconoscere che l'attuale crisi impone loro di impegnarsi finanziariamente in via straordinaria. Un'assistenza istituzionale non è più accettabile."
SOS Villaggi dei Bambini aderisce all'appello di Unicef rilanciando la proposta ai campionati della serie A, affinché emulino i calciatori greci, che si sono seduti in campo prima dell'inizio della partita per porre l'attenzione sul dramma dei profughi.
Il calore di una casa per ogni bambino
SOS Villaggi dei Bambini è la più grande organizzazione a livello mondiale, impegnata nel sostegno di bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle. Nasce nel 1949 e, ad oggi, è la sola Associazione che ha la capacità di accogliere, all'interno dei suoi Villaggi SOS, 82.300 bambini, ai quali garantisce istruzione, cure mediche e tutela in situazioni di emergenza. Promuove programmi di supporto alle famiglie in stato di necessità ed è presente in 134 paesi e territori nel mondo, dove aiuta quasi 2.000.000 di persone.
In Italia è membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e aiuta 642 bambini e ragazzi e le loro famiglie attraverso 7 Villaggi SOS - rispettivamente a Trento, Ostuni (BR), Vicenza, Morosolo (VA), Roma, Saronno (VA) e Mantova - e un Programma di rafforzamento familiare a Torino, rivolto alle famiglie in stato di necessità. Sostiene, inoltre, il Centro Estivo Internazionale SOS di Caldonazzo (TN).
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