Il pianeta non nutrito poteva essere nutrito di informazioni?
Pare così sia stato solo in minima parte.
L’indagine di Mani Tese sulla fame nel Mondo e il diritto al cibo
Anche dopo il
successo di Expo2015, in fatto di fame nel Mondo quasi un italiano su
due ammette di saperne molto poco, il 39 per cento pensa che a soffrirne
siano tra 1,6 e 3 miliardi e
una persona su cinque non sa nemmeno indicarne un valore approssimativo.
A oltre un mese dalla chiusura di Expo2015
Mani Tese ha presentato oggi allo Urban Center a Milano l’indagine
realizzata insieme ad AstraRicerche sulla percezione degli italiani
della fame nel Pianeta, delle sue cause e delle possibili soluzioni.
Ma a proposito delle cause della fame
e della malnutrizione il 57,1 per cento pensa che la Terra sia in grado
di nutrirci tutti e per l’82,7 per cento il problema sta nel modello
economico che favorisce una parte del mondo rispetto ad altre. Le
soluzioni? Il 63 per cento evita gli sprechi alimentari,
uno su tre circa fa scelte elettorali specifiche e il 28 per cento
cambia acquisti alimentari. Solo il 10 per cento degli italiani fa
pressione sui rappresentanti politici e ben il 58% per cento pensa che
la fame e il diritto al cibo siano affari dei player
mondiali come Usa, Russia e Cina.
Ed Expo2015? E’
stata percepita soprattutto come una grande fiera per promuovere
prodotti, marche, aziende (33,7 per cento) e un momento di informazione
sulle produzioni alimentari del Mondo 29,6 per cento).
Solo il 14 per cento pensa sia stato davvero un momento di riflessione
su come risolvere i problemi alimentari del Mondo.
Mani Tese, Organizzazione Non Governativa da oltre 50 anni impegnata nella lotta alla fame con progetti di cooperazione allo sviluppo
nel Sud del Mondo e di sensibilizzazione in Italia, ha svolto insieme ad
AstraRicerche l’indagine su un campione di oltre 1000 intervistati
nel mese di dicembre 2015, ad oltre un mese dopo la chiusura di Expo2015
evento che ha registrato oltre 21 milioni di accessi.
L’intento della ricerca è stato anche di comprendere quanto e come
Expo2015 abbia inciso nella percezione degli italiani rispetto al tema
della fame del Mondo e del diritto al cibo.
“Mancava un
sondaggio che valutasse Expo2015 come grande evento di educazione dei
cittadini sul diritto al cibo e di confronto sulle soluzioni da mettere
in campo. Ci siamo permessi di farlo noi di Mani Tese,
ponendo delle domande che finora non erano state poste e offrendo così
un’altra lettura del grande evento”,
ha spiegato Valerio Bini, Presidente di Mani Tese
“Ci hanno colpito:
l’ignoranza del cosiddetto ‘paradosso della fame’ ovvero gli 800 milioni
di persone che soffrono la fame e i 2 miliardi che sono in sovrappeso,
entrambi frutto di un sistema agro-alimentare
squilibrato; l’incapacità degli intervistati di distinguere tra le
soluzioni proposte dall’agro-business e quelle proposte dai movimenti
contadini ed ecologisti mondiali; la rinuncia dei singoli cittadini e
delle loro famiglie a vedersi come agenti di cambiamento
e la delega a risolvere i problemi del mondo ad alcuni Paesi forti che
ne determinano le sorti. Per fortuna ci sono due buone notizie su cui
lavorare: le ricette orientate esclusivamente al mercato sono
considerate superate ed è largamente diffusa la convinzione
che fame e malnutrizione sono causate dalla distribuzione impari della
ricchezza e delle opportunità”. Ha commentato
Giosuè De Salvo, Responsabile Advocacy e Campagne di Mani Tese.
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