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mercoledì 9 dicembre 2015

Come progettare la comunicazione integrando neuromarketing ed analisi semiotica

Ottosunove: l’analisi delle emozioni dei consumatori potenzia lo storytelling.

Differenziarsi e farsi ricordare in un mercato complesso, sempre più online, saturo di informazioni e input sensoriali è un’impresa non banale. I brand devono scavare più a fondo per instaurare una relazione con il proprio pubblico, coinvolgerlo emotivamente, offrigli prodotti e servizi che soddisfino veramente i suoi desideri inespressi. Per ottenere questi risultati è fondamentale la conoscenza dei meccanismi cerebrali che guidano le scelte dei consumatori.

I progressi raggiunti negli ultimi anni dalle neuroscienze e dalle scienze cognitive forniscono un grande supporto al marketing. Questi campi di studio permettono di analizzare in modo più profondo i comportamenti e le emozioni degli individui, consentendo di costruire una strategia di relazione e di comunicazione con i clienti più efficace e user friendly.

Fare neuromarketing non vuol dire che i vecchi approcci di marketing e comunicazione non siano più validi e vadano accantonati. Questa disciplina si pone semmai come uno strumento aggiuntivo in grado di testare e affinare l’efficacia delle strategie su tutti i canali. Permette di raccogliere dati, intercettare e coinvolgere le sfere più profonde ed emozionali degli esseri umani” afferma Luca Florentino, CEO di Ottosunove. “L’approccio di neuromarketing è un valore aggiunto che ci permette di comprendere in che modo il cervello reagisce agli stimoli, supportando il lavoro dei 3 reparti in cui si struttura la nostra agenzia”.

Anche la comunicazione online può ricavare dei benefici dall’integrazione del neuromarketing, estraendo delle indicazioni preziose per la progettazione. Un esempio di questo metodo è quello che ha portato avanti l’agenzia, conducendo sia un’approfondita analisi semiotica che un esperimento di neuromarketing sul proprio sito web, al fine di ricavare gli insight necessari per eseguire un restyling.

Grazie all’integrazione dei dati ricavati dai due strumenti, è stato infatti possibile estrarre ulteriore valore dall’analisi dei segni e dei significati archetipici che costituiscono lo storytelling di un sito web. Questi aspetti parlano alla parte più profonda e primitiva del cervello umano, e poterne misurare l’efficacia con gli strumenti di rilevazione neuroscientifica ha consentito di ricavare degli insight difficilmente rilevabli con i metodi tradizionali.

Le indicazioni ricavate hanno permesso di costruire una narrazione empatica in grado di aumentare il coinvolgimento emotivo dello storytelling, trasferendo l’esperienza su più livelli: visivi, di contenuto e di esperienza utente. Visita il nuovo sito web di Ottosunove e leggi la case history sul blog per scoprire come sono stati condotti gli studi e come è stata costruita la nuova vetrina online dell’agenzia.

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