Buona Scuola: con l'insegnamento del primo soccorso, Italia all'avanguardia
La
riforma della scuola, pur fra mille polemiche, è stata approvata. E al
comma 10 dell'articolo 1 c'è una disposizione - almeno questa ampiamente
condivisa - che pone l'Italia all'avanguardia nel contrasto all'arresto
cardiaco improvviso: tutti gli studenti delle scuole medie e superiori
saranno istruiti sulle tecniche di primo soccorso.
"Ciò
significa - spiega Rossella Lorenzotti, presidente del Comitato
"Facciamo Ripartire il Cuore Onlus Lorenzo Marcucci" - che avremo, nei
prossimi anni, un aumento esponenziale delle persone "comuni" in grado
di intervenire immediatamente, ovunque, con un massaggio cardiaco,
grazie al quale si aumenta significativamente il tempo di sopravvivenza
delle persone colpite dalla morte cardiaca improvvisa, consentendo ai
successivi soccorsi qualificati di risolvere con successo tanti casi
drammatici che oggi provocano, solo nel nostro Paese, la morte di almeno
60 mila persone l'anno".
E'
una conquista epocale - prosegue la nota del Comitato - che ora attende
concreta realizzazione coinvolgendo - come si legge nella norma - il
Servizio di Emergenza 118 e le associazioni di volontariato presenti sul
territorio. C'è da augurarsi che alle buone intenzioni seguano, in
tempi brevi, efficaci indicazioni operative che permettano di
valorizzare le tante energie virtuose presenti nelle nostre comunità.
"Il
meglio è nemico del bene - conclude Lorenzotti - e i segnali che
arrivano dalle regole statali e regionali sulla formazione in materia di
prevenzione dell'arresto cardiaco improvviso, e di diffusione nella
popolazione delle pratiche di primo soccorso, non sono dei migliori: i
formalismi burocratici stanno seriamente compromettendo lo slancio del
volontariato. Bisogna cambiare rotta e incoraggiare al massimo l'impegno
generoso che emerge dalla Società Civile: i corsi di formazione al
primo soccorso, non solo per le scuole, devono essere semplici e
gratuiti, dando solo un minimo di sostegno finanziario
all'organizzazione qualificata dei programmi didattici e all'acquisto
delle relative attrezzature".
Roma, 11 luglio 2015
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