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sabato 11 luglio 2015

Insegnamento del primo soccorso, Italia all’avanguardia

  

Buona Scuola: con l'insegnamento del primo soccorso, Italia all'avanguardia

La riforma della scuola, pur fra mille polemiche, è stata approvata. E al comma 10 dell'articolo 1 c'è una disposizione - almeno questa ampiamente condivisa - che pone l'Italia all'avanguardia nel contrasto all'arresto cardiaco improvviso: tutti gli studenti delle scuole medie e superiori saranno istruiti sulle tecniche di primo soccorso.

"Ciò significa - spiega Rossella Lorenzotti, presidente del Comitato "Facciamo Ripartire il Cuore Onlus Lorenzo Marcucci" - che avremo, nei prossimi anni, un aumento esponenziale delle persone "comuni" in grado di intervenire immediatamente, ovunque, con un massaggio cardiaco, grazie al quale si aumenta significativamente il tempo di sopravvivenza delle persone colpite dalla morte cardiaca improvvisa, consentendo ai successivi soccorsi qualificati di risolvere con successo tanti casi drammatici che oggi provocano, solo nel nostro Paese, la morte di almeno 60 mila persone l'anno". 

E' una conquista epocale - prosegue la nota del Comitato - che ora attende concreta realizzazione coinvolgendo - come si legge nella norma - il Servizio di Emergenza 118 e le associazioni di volontariato presenti sul territorio. C'è da augurarsi che alle buone intenzioni seguano, in tempi brevi, efficaci indicazioni operative che permettano di valorizzare le tante energie virtuose presenti nelle nostre comunità.

"Il meglio è nemico del bene - conclude Lorenzotti - e i segnali che arrivano dalle regole statali e regionali sulla formazione in materia di prevenzione dell'arresto cardiaco improvviso, e di diffusione nella popolazione delle pratiche di primo soccorso, non sono dei migliori: i formalismi burocratici stanno seriamente compromettendo lo slancio del volontariato. Bisogna cambiare rotta e incoraggiare al massimo l'impegno generoso che emerge dalla Società Civile: i corsi di formazione al primo soccorso, non solo per le scuole, devono essere semplici e gratuiti, dando solo un minimo di sostegno finanziario all'organizzazione qualificata dei programmi didattici e all'acquisto delle relative attrezzature".

Roma, 11 luglio 2015

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