Un devastante terremoto ha sconvolto il Nepal - L'UNICEF è sul campo per mettere i bambini e le loro famiglie al sicuro.
Quando si tratta di emergenze, l'UNICEF è in prima linea per i bambini.
Quello che ha colpito sabato scorso il Nepal è il peggiore terremoto
che si sia registrato nell'area himalayana da oltre 80 anni. Mentre ti
scriviamo il bilancio provvisorio delle vittime è di oltre 5.500
morti, cifra destinata purtroppo a salire ancora nelle prossime ore.
Sono 1,7 milioni i bambini bisognosi di assistenza umanitaria urgente.
È facile prevedere che un sisma così potente in zone densamente abitate
come la capitale Kathmandu (2,5 milioni e mezzo di abitanti), e con la
maggior parte degli edifici costruiti senza moderni criteri antisismici,
abbia portato distruzioni su vastissima scala, probabilmente con
migliaia di vittime. In questi frangenti i bambini, che costituiscono il 40% della popolazione nepalese,
hanno bisogno di ogni genere di aiuto: acqua, cibo, medicine e cure
sanitarie ma anche coperte, tende, pannolini e articoli per l'igiene.
L'UNICEF è presente in Nepal con uno staff permanente: oltre 200
operatori, in massima parte locali - che sin dalle prime ore dopo il
sisma si sono instancabilmente dedicati alle attività di emergenza, pur
avendo subito lutti e distruzioni come tutti i loro concittadini. In
queste ore i nostri team si stanno rapidamente riorganizzando
per entrare quanto prima nella fase operativa, quella in cui la massima
priorità è salvare quante più vite umane possibile dalle macerie.
Sono in corso di distribuzione tutte le scorte che erano state
predisposte proprio in vista di una calamità naturale, mentre ieri è
atterrato a Kathmandu un volo umanitario.
Il tempo è poco e come sai l'UNICEF è finanziata esclusivamente da donazioni: per questo il tuo aiuto è fondamentale.
GRAZIE Comitato Italiano per l'UNICEF
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