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martedì 19 maggio 2015

Sono due i progetti vincitori del concorso Lifebility Junior

Obiettivo del concorso e' sensibilizzare i giovani a prestare una maggiore attenzione ai problemi connessi al sociale e ad applicare valori etici e morali nel quotidiano



Milano, 19 maggio 2015 - Si è tenuta venerdì 15 maggio 2015, nella sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo, la valutazione dei progetti presentati in occasione della prima edizione del Lifebility Junior, concorso "costola" del Lifebility Award, che ogni anno premia progetti e idee innovative sostenibili e sociali proposte da giovani tra i 18 e i 30 anni, orientate al miglioramento, alla semplificazione e alla fruibilità dei servizi pubblici e privati della comunità. A differenza di quest'ultimo, però, Lifebility Junior si rivolge a ragazzi di 17/18 anni frequentanti le scuole superiori, ai quali è stato chiesto di sviluppare un'idea imprenditoriale relativa al tema di EXPO 2015 "Nutrire il pianeta - Energia per la vita."

Al concorso hanno partecipato sei gruppi di studenti provenienti dalle città di Bergamo, Lovere, Pioltello e Seregno. Tutti sono stati seguiti da un TUTOR di PROSPERA, che li ha affiancati da gennaio a metà aprile 2015 per aiutarli a impostare il progetto secondo criteri di sostenibilità e realizzabilità, essendo insita nel progetto la natura sociale degli stessi. A seguito di un'attenta valutazione della Commissione di selezione formata da 3 LIONS, 1 PROSPERA, 1 DIGICAMERE, 1 MIUR LOMBARDIA e presieduta dal Governatore LIONS Cesara PASINI, è stato assegnato il premio a pari merito ai seguenti progetti:

  • "Non scartiamo la Cura", della classe seguita dalla Prof.ssa Sodaro dell'Istituto Natta di Bergamo, il cui TUTOR da parte di PROSPERA è stato Claudio MEREU.
Il progetto è nato come supporto didattico rivolto agli alunni dell'indirizzo "Biotecnologie ambientali" dell'Istituto stesso, per dimostrare il lato pratico di alcuni argomenti di studio come le reazioni biochimiche e i microrganismi (in particolar modo la loro azione saprofitica). Il titolo stesso del progetto prende spunto dal fatto che a partire da scarti alimentari si può arrivare alla produzione di un fitofarmaco, ossia di una cura. Gli studenti hanno diviso il procedimento in 4 fasi: produzione del composto; allestimento dell'orto (crescita delle piante); produzione di fitofarmaci (controllo, sterilizzazione e confezionamento); sensibilizzazione alla fitoterapia e commercializzazione. Infine, hanno creato dei flaconcini contententi il prototipo;

  • "Selvatico, ma non antipatico", della classe seguita dalla Prof.ssa Baderna dell'Istituto Machiavelli di Pioltello, il cui TUTOR da parte di PROSPERA è stato Sergio AMIDANI.
Il progetto prevedeva la creazione di una serra didattica con coltura e laboratori, con lo scopo di portare a una riscoperta della cultura del cibo, che la tradizione cerca di conservare, ma che lo sviluppo dell'era moderna impedisce ogni giorno sempre di più. Gli studenti si sono focalizzati sulle piante "selvatiche" destinate alla tavola, valorizzandole attraverso percorsi didattici e laboratori.

Come affermato dalla Presidente della Commissione, Governatrice Cesara Pasini, i vincitori sono stati selezionati "per l'alto valore sociale espresso e la capacità di aver dato forma a idee progettuali sostenibili, con particolare attenzione alla salute e alla salvaguardia delle tradizioni".

Tutti gli ABSTRACT dei progetti partecipanti, e in particolare quelli dei vincitori, insieme a tutte le foto dell'evento, sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.lifebilityaward.com/lifebility-junior.
I due gruppi vincitori verranno premiati il 24 Giugno 2015 insieme agli altri progetti vincitori del Lifebility Award e del Lifebility Immagine. Tutti i gruppi che hanno partecipato al concorso Lifebility Junior parteciperanno a una gita di due giorni in Umbria, che si terrà il 10 e 11 Giugno, dove visiteranno alcune realtà innovative dell'industria italiana, quali Angelantoni Industrie (energia pulita), Farchioni Olii (agroalimentare d'eccellenza), Cucinelli (il RE del CASHMERE) e la Carnita di A. Soresina (allevamento bovini con metodi e tecnologie all'avanguardia), che si trova sulla strada del rientro a Cremona.

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