Eolico e biodiversità. FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolico, solare a concentrazione e biogas, commenta l’installazione delle bat boxes nell’area vasta del parco eolico Vento di Zeri, a Zeri, in provincia di Massa Carrara. Cesare Fera, Presidente di FERA:“Una misura compensativa a favore della biodiversità che l’eolico protegge con la sua energia elettrica pulita e priva di emissioni inquinanti.”
Zeri, Massa Carrara. Anche a Zeri, con l’arrivo dell’estate, i pipistrelli vanno in cerca di rifugi in cui alloggiare durante il giorno. Provengono da lunghe migrazioni, iniziate in primavera, dopo il periodo di ibernazione invernale. E si avvicinano alle zone boschive e ai centri abitati in cerca di insetti e di anfratti in cui ripararsi.
In Italia, sono state registrate ben 34 delle 45 specie di pipistrelli che popolano l’Europa. Arrivano nei mesi più caldi dell’anno. Vanno in cerca di zanzare, farfalle, ragni, che divorano in gran quantità, rivelandosi preziosi alleati nella lotta biologica contro gli insetti nocivi. E sono ottimi bioindicatori di qualità ambientale.
In Italia, sono state registrate ben 34 delle 45 specie di pipistrelli che popolano l’Europa. Arrivano nei mesi più caldi dell’anno. Vanno in cerca di zanzare, farfalle, ragni, che divorano in gran quantità, rivelandosi preziosi alleati nella lotta biologica contro gli insetti nocivi. E sono ottimi bioindicatori di qualità ambientale.
Per favorire l’insediamento dei pipistrelli nel territorio di Zeri, il progetto del parco eolico Vento di Zeri prevede l’installazione di diverse bat boxes (cassette nido). Sono stati individuati i punti in cui fissare le bat boxes, in ottemperanza a una prescrizione della Provincia nel più ampio quadro di salvaguardia dei pipistrelli dell’accordo internazionale Eurobats, al quale aderiscono 36 nazioni europee. Questi interventi a favore dell’insediamento stagionale si sono resi necessari a causa del progressivo decremento delle popolazioni dei pipistrelli su aree che in passato li ospitavano numerosi e alle quali garantivano la conservazione di delicati equilibri tra specie animali e vegetali. La diminuzione di pipistrelli è un segnale certo di inquinamento ambientale, ma anche della sempre minore disponibilità di possibili rifugi: alberi vecchi o morti che vengono rimossi, vecchi edifici ristrutturati nel tempo, habitat forestali modificati. L’attuazione dell’Accordo Eurobats in Italia è affidata alla Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente.
La biodiversità è un equilibrio che viene rapidamente alterato dall’inquinamento atmosferico –sottolinea Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative. – L’energia eolica contribuisce a mantenere inalterato questo equilibrio, proprio perché rende disponibile l’elettricità senza immettere in atmosfera sostanze inquinanti. Quella richiesta dalla Provincia per il parco eolico di Zeri è, quindi, una misura compensativa che ci sembra perfettamente in linea con il progetto del parco eolico.”
Il progetto del parco eolico Vento di Zeri ha previsto, oltre all’installazione delle bat boxes, campagne di monitoraggio dedicate ai flussi migratori e agli insediamenti di pipistrelli, ante e post operam, con l’obiettivo di individuare il miglior posizionamento delle turbine rispetto alle abitudini delle popolazioni monitorate. Il monitoraggio si avvale di specifici strumenti, i bat detector, che trasformano gli ultrasuoni in suoni udibili grazie a un meccanismo detto di “espansione nel tempo”. In questo modo è possibile analizzare l’attività di caccia dei pipistrelli e, in molti casi, pervenire all’identificazione delle specie.
Per l’installazione delle bat boxes, i criteri fondamentali individuati sono soprattutto tre: l’altezza, l’esposizione e la disponibilità stagionale. È infatti più facile che i pipistrelli dimorino nelle bat boxes se le si posizionano a 3-4 metri d’altezza, esposte verso ovest, sud/ovest e le si rendono disponibili tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. All’interno di queste cassette, i pipistrelli troveranno, di anno in anno, le condizioni microclimatiche ottimali per il riposo diurno e la riproduzione.
Fonte: Fera
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