Il giornalista Roberto Taglialegna della trasmissione
Inviato speciale di Radio1 è andato a vedere cosa succede nel più grande cantiere in funzione nel mondo: quello per l'ampliamento del Canale di Panama.
Ascolta la trasmissione Inviato speciale del 04/04/2015 >>
I lavori, iniziati nel 2009, sono ormai in
dirittura d'arrivo. Il progetto vede tecnici e
imprenditori italiani di Salini Impregilo a capo di un consorzio
internazionale.
"Quando entriamo nel cantiere - spiega Taglialegna nel servizio di Radio1 - siamo contagiati dalla stessa emozione che coinvolge gli
oltre novemila uomini che dal 2009 lavorano senza sosta, anche con turni
notturni per completare l’opera."
Il progetto prevede la realizzazione di un Terzo Set di Chiuse del
Canale che permetterà il passaggio di navi di maggiore
tonnellaggio denominate Post Panamax, con una capacità sino a 12.000
TEUs , una lunghezza di 366 metri, una larghezza di 49 metri, un
pescaggio di 15 metri.
Oggi l’attuale sistema di chiuse consente il passaggio di natanti tipo
Panamax, con una capacità di 4.400 TEUs, una lunghezza massima di 294
metri, una larghezza massima di 32 metri e un pescaggio di 12 metri.
In particolare, il progetto prevede la costruzione di due chiuse a
salto triplo: una chiusa a salto triplo sul lato Atlantico ed una sul
lato Pacifico.
Queste chiuse permetteranno il sollevamento delle navi dal livello degli
Oceani al Lago Gatun (intermedio rispetto ai due Oceani) e viceversa,
in un tempo inferiore a due ore.
Ognuna delle tre camere che costituiscono ciascuna chiusa è larga 55
metri, lunga 427 metri, profonda 18,3 metri, e sono dotate di sistemi di
paratie scorrevoli, in senso orizzontale, che consentono di superare il
dislivello esistente di circa 27 metri tra gli oceani ed il lago Gatun.
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