Pietro Lucchese Rem, Green Communication e certificazione "carbon foot print"
La
Green Communication si avvia a diventare il nuovo standard
della comunicazione. Pietro Lucchese, ceo del Gruppo Rem, azienda
specializzata in comunicazione green: “Garantiamo ai nostri
committenti il calcolo e la neutralizzazione dell’impronta di
carbonio prodotta dai processi industriali per ottenere la
certificazione “carbon foot print" come leva per
incrementare il differenziale competitivo. Sono soddisfatto che il
nostro Gruppo abbia saputo anticipare ed offrire risposte concrete al
bisogno globale di sostenibilità”. La
crisi è crisi. Ma per qualcuno è un’opportunità. Intervista a
Pietro Lucchese, Ceo del Gruppo Rem di Udine, agenzia
di comunicazione insignita del riconoscimento speciale ‘Formiche’,
inserito nel premio nazionale Aretè 2012 alla Comunicazione
Responsabile, promosso da Nuvolaverde con Confindustria e in
collaborazione con Abi.
Il
Gruppo Rem negli ultimi anni ha mostrato una sorprendente vitalità
conquistando una leadership nel settore della Green Communication.
Seconda
parte… Pietro
Lucchese, Ceo Gruppo Rem Ma
oggi si ha l’impressione che tutti facciano green…, ci sono
davvero così buoni risultati? Qual’è la vera discriminante…?
C’è
green e green, naturalmente. Recenti ricerche rivelano un aumento
significativo dei Claim generici di tipo ecosostenibile. Quanto ai
“riscontri”, preciso che, secondo l’indagine Burst Media
(2008), l’80% dei consumatori è scettico circa la veridicità dei
Green Claims, e più della metà di essi dichiara di aver bisogno di
approfondire le asserzioni ambientali (es.: tramite ricerche su web).
Noi ci muoviamo in modo diverso, garantendo ai nostri committenti il
calcolo e la neutralizzazione dell’impronta di carbonio
prodotta dai processi industriali attraverso un accordo volontario
con il Ministero finalizzato ad ottenere (e comunicare) la
certificazione “carbon foot print" come leva per
incrementare il differenziale competitivo. I riscontri di mercato,
anche quelli ufficiali, ci premiano: mentre il consumatore è
diffidente rispetto ai messaggi green poco credibili e generici, al
contrario è fortemente influenzato da un messaggio ecologico
chiaro, misurabile, tangibile, attendibile.
Come
quello che proponiamo noi: tot Co2 prodotta, tot Co2 compensata. Cose
che incidono, a livello climatico e globale, sulla sfera personale
del singolo. Le ricordo che stiamo parlando dell’applicazione dei
protocolli di Kyoto e che tutto questo processo è realizzato in
accordo e collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Sta a noi
trasformare questi numeri in “valore”, in vantaggio
competitivo…. Pietro
Lucchese, presidente e ceo Gruppo Rem E’
una distinzione interessante, mi ha convinto. Ma la comunicazione
green, poi come si realizza?
Le
dico quello che facciamo noi: prima realizziamo un accurato studio
sul posizionamento esistente, poi definiamo la brand essence
utilizzando quegli elementi di vissuto, di emozione ed autenticità,
che possono fare la differenza sul mercato. Poi li comunichiamo
tramite piattaforme di comunicazione integrata digitali e classiche,
utilizzando soprattutto lo strumento dello storytelling. Storytelling
è un modo diverso di dire brand essence. Ogni azienda ha una
storia unica. La gente insieme al prodotto acquista e consuma
soprattutto storie. Noi sappiamo “fondere” nel crogiolo i
valori di brand vecchi e nuovi dell’azienda e li trasformiamo in
una lega preziosa, resistentissima, innovativa. Così il marchio si
trasforma in “simbolo”. E diventa un magnete, una stella luminosa
che si distingue ed attrae. Un’agenzia
con una precisa filosofia di comunicazione, quindi. Ci spieghi in
cosa consiste il vostro approccio…
Filosofia,
sì, ma filosofia concreta, sempre finalizzata ai risultati, non
dimentichiamolo. In un mondo caotico e dispersivo come il nostro, la
lezione di Rosser Reeves, la USP (Unique Selling Proposition) è
ancora valida. L’impresa è una globalità di Struttura, Identità
e Storia. Per questo, noi del Gruppo REM crediamo che una
strategia creativa si dimostra veramente efficace se è fondata su
un’osservazione completa che non si limita solo a definire il
“corpo” della questione - numeri, target, organigramma, etc
– ma che riesce a cogliere l‘“anima” dell’azienda e la
“personalità” del prodotto/servizio. Solo a partire da questo
fondamentale presupposto, si potranno metter in campo tutte le azioni
e le strategie opportune nella filiera della comunicazione.
L’obiettivo è dare vita ad un sistema coerente di segni e di
valori differenzianti che, veicolati attraverso opportune strategie
di contatto, siano in grado di aiutare il brand ed il
prodotto/servizio ad essere apprezzati, ricordati e scelti dal
mercato. Nello specifico noi intrecciamo ed integriamo la
comunicazione “tradizionale”, strutturalmente unidirezionale, con
quella interattiva attivabile sulla Rete producendo un effetto
“moltiplicatore”. Il coinvolgimento attivo del
consumatore/cliente diventa così experience altamente credibile che
consente, fra l’altro, di raccogliere utili feedback di mercato.
Abbiamo tutti gli strumenti e gli uomini per farlo: Account,
Strategic Planner, Copywriter, Art e Grafici di prim’ordine,
Pianificatori, Giornalisti responsabili dell’Ufficio Stampa, Web
Designers, Esperti di Social, di Blog, di Marketing…. Un’ultima
riflessione e uno squarcio sul futuro…
Sono
soddisfatto che il nostro Gruppo abbia saputo anticipare ed offrire
risposte concrete al bisogno globale di sostenibilità. Siamo
sempre stati convinti che la Green Communication si avvia a
diventare il nuovo standard della comunicazione. Da pochissimo
abbiamo siglato un accordo con il Centro Studi Qualità e Ambiente
dell’Università degli studi di Padova (CESQA), che da oltre 15
anni svolge attività di analisi e sviluppo di progetti di gestione
sostenibile creando network a livello locale e sopranazionale in
partnership con imprese e istituzioni pubbliche. Uno squarcio sul
futuro? La nuova frontiera della Water Foot Print, la nuova
certificazione ambientale legata all’impronta idrica. L’indicatore
del consumo di acqua dolce che include sia l’uso diretto, sia
indiretto di acqua da parte di un consumatore o di un produttore.
Tutto questo non è futuro. Ma è già drammaticamente presente. Ne
sentiremo parlare presto. E il Gruppo Rem sarà ancora una volta in
prima linea.
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