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martedì 20 gennaio 2015

AssoPace. Appello ai deputati: votate sì al riconoscimento dello Stato Palestinese




APPELLO DI ASSOPACE PALESTINA AI PARLAMENTARI: VOTATE Sì AL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE

Riconoscere lo Stato di Palestina è un atto dovuto per chi ancora
crede nella legalità internazionale ed un concreto passo avanti per la pace in Medio Oriente. Per questo, in vista del voto sulla mozione in materia previsto per il 23 gennaio alla Camera dei Deputati, AssoPace Palestina invita tutti i parlamentari ad esprimersi a favore di questo atto di giustizia.
 
Lo hanno capito già diversi Paesi europei. Il 30 ottobre, la Svezia è diventato il primo governo dell'Europa occidentale a riconoscere lo Stato di Palestina, da quel momento, i Parlamenti di Spagna, Regno Unito, Irlanda e, in ultimo, lo scorso dicembre, anche la Francia, hanno approvato mozioni che chiedono ai loro governi il riconoscimento dello Stato palestinese. Già dal 1980, infatti, l'UE aveva dichiarato la necessità di 'due Popoli due Stati'. Ora l'Italia può contribuire, pur con fatale ritardo, ad adempiere a questa richiesta.

"Israele non intende negoziare – commenta Luisa Morgantini, presidente di AssoPace Palestina e già vicepresidente del Parlamento Europeo -  e, giorno dopo giorno, con una politica di colonialismo sempre più aggressivo, erode nuova terra palestinese, toglie risorse ai contadini palestinesi, brucia coltivazioni, sottrae acqua, chiude vie di comunicazione, rendendo di fatto impossibile la sussistenza di questo popolo. Chiediamo pertanto ai parlamentari di tutte le forze politiche – conclude l'attivista per i diritti umani - di fare un gesto di coraggio e di verità, votando Sì al riconoscimento dello Stato di Palestina".

Assopace Palestina sollecita inoltre il Governo, oltre che il Parlamento, a rendere responsabile Israele delle sue azioni che continuano a confliggere con la legge internazionale, le risoluzioni ONU e i requisiti per la pace. Un importante passo avanti a livello
internazionale in questo senso è stato fatto lo scorso 7 gennaio con la decisione delle Nazioni Unite di accogliere la richiesta dell'Autorità Nazionale palestinese di poter accedere alla Corte Penale Internazionale.


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