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venerdì 19 dicembre 2014

La riforma sul bollo per le auto storiche

E’ degli ultimi giorni la notizia che il Consiglio dei Ministri ha approvato l’inserimento nella Legge di Stabilità di una sezione riguardante l’esenzione del bollo per le vetture storiche, ovvero quei veicoli a due o tre ruote con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni rispetto all’anno di costruzione. L’articolo 3, comma 33, contenuto nel DDL del Governo infatti corregge la legge 342/2000 che prevedeva tale privilegio, limitato adesso ai veicoli vecchi più di 30 anni. Considerato già il costo dell’assicurazione di un’auto epoca, tale intervento ha attirato l’adirata attenzione delle associazioni interessate, la ASI e FMI, che grazie alle pressioni e sensibilizzazioni esercitate hanno portato ad una riapertura del dibattito sulla legge, al momento in discussione al Senato.
Gli interventi dei due enti hanno alimentato l’interesse di esponenti delle forze politiche di più parti, con la conseguenza della formazione di un gruppo bipartisan impegnato intenzionato a far rivedere tale legge. A riguardo sono stati presentati in Senato 36 emendamenti, più un ordine del giorno che impegna il Governo in una revisione della norma. L’obiettivo della lotta, la cui sede è al momento la Commissione Bilancio del Senato in attesa di un ritorno un aula, è quello di correggere l’annullamento dell’esenzione in una tassa che sia almeno agevolata, specie per i veicoli di cui verrà verificata una conservazione adeguata.
Secondo il Governo la motivazione scatenante tale intervento è stata la volontà di abbattere il fenomeno dei falsi veicoli storici, e il loro conseguente costo per lo Stato. Attualmente infatti vetture e moto di valore storico non solo sono esenti dal pagamento del bollo, ma presentano anche tariffe agevolate dal punto di vista assicurativo. Su Internet sono presente diversi siti in cui è possibile calcolare l'esatto costo per le assicurazioni di auto storiche, come ad esempio Assicurazioni Storiche, e tramite questi si vede come ad esempio per tale categoria non esista il sistema di bonus e malus ma solo una classe di merito fissa.

Alle affermazioni del Governo l’ASI e la FMI rispondono aspramente, dichiarando come le intenzioni del Governo siano solo quelle di ricevere un guadagno dal reinserimento dei bolli. E’ stato dichiarato che questo intervento porterebbe nelle tasche dello Stato 78 milioni di euro, ma a tale cifra le due associazioni oppongono le conseguenze di un probabile collasso del mercato delle vetture storiche, un giro di affari capace di generale, tra manutenzioni e restauri, ben 650 milioni. L’annullamento dell’esenzione infatti rischia, sempre secondo gli Enti interessati, di obbligare molti proprietari di veicoli storici a vendere all’estero o addirittura demolire il proprio mezzo.

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