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venerdì 28 novembre 2014

"Write for Rights 2014" maratona di appelli di Amnesty per i 30 anni dal disatro di Bhopal

Partirà il 3 dicembre “Write for Rights 2014”, la principale campagna dell’anno di Amnesty International.

Nata nel 2001 come tentativo di raccogliere il maggior numero di firme in 24 ore, “Write for Rights” è cresciuta nel corso degli anni fino a coinvolgere, nel 2013, 2,3 milioni di persone in 140 paesi.

L’anno scorso, in questo modo sono state liberate tre delle vittime di violazioni dei diritti umani seguite da “Write for Rights”: l’attivista cambogiana per il diritto all’abitazione Yorm Bopha e due attivisti russi, Vladimir Akimenkov e Mikhail Kosenko.

Quest’anno, fino al 21 dicembre, “Write for Rights” si occuperà di 12 casi individuali e collettivi di violazione dei diritti umani in Venezuela, Usa, Emirati Arabi Uniti, Sudafrica, Norvegia, Arabia Saudita, Filippine, Nigeria, India, Cina, Uzbekistan e Grecia. I casi su sui saranno impegnati gli attivisti di Amnesty International Italia saranno online a partire dal 3 dicembre all’indirizzo www.maratona.amnesty.it

Nel corso della “Write for Rights 2014”, Amnesty International porterà in giro per l’Italia due ospiti internazionali:
- Ihar Tsikhanyuk, caso seguito da Amnesty International nella maratona dello scorso anno, è un attivista bielorusso per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti). Sarà in Italia dal 3 al 10 dicembre per incontri pubblici a Bari, Verona, Perugia, Saronno, Cremona, Perugia, Bologna, Roma.
- Sanjay Verma, sopravvissuto e attivista di Bhopal, è entrato a far parte della Children against Carbide nel 2004 e fa conoscere nel mondo la tragedia di Bhopal. Ha inoltre partecipato alla realizzazione del documentario pluripremiato Bhopali (http://www.bhopalithemovie.com/). Sarà in Italia dall’11 al 21 dicembre per incontri pubblici a Roma, Bologna, Pesaro, Ancona, Milano, Firenze, Terni.

“Write for Rights 2014” si svolge nella ricorrenza del 30esimo anniversario del disastro di Bhopal. Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, la fuoriuscita di gas tossici da una fabbrica della Union Carbide, provocò oltre 22.000 morti e 33.000 feriti gravi. Le persone che hanno riportato danni permanenti sono oltre mezzo milione. L’assenza di giustizia e di risarcimenti adeguati ha caratterizzato i successivi 30 anni.

Per ricordare il 30esimo anniversario del disastro di Bhopal, a Roma dal 2 al 7 dicembre sarà presente un’installazione realizzata dall’artista indiano Samar Singh Jodha e curata da Riccardo Agostini. Sarà possibile visitarla in piazza della Repubblica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

L’installazione, un container di metallo con temperatura indotta, ricrea l’atmosfera della notte del 2 dicembre 1984 a Bhopal, in India, con immagini in 3D; manichini incendiati con una torcia a kerosene e un paesaggio sonoro. Il paesaggio sonoro inizia in silenzio e non si odono né allarmi né sirene per tutto il tempo, come di notte, eccetto il verso dei grilli e il ronzio della fabbrica. Il suono del gas che fuoriesce dalla fabbrica si può udire verso la fine del viaggio mentre lo spettatore si muove attraverso il contenitore scuro, con il suono della prima vittima di Bhopal che fatica a respirare.

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