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lunedì 24 novembre 2014

Lorenzo Insigne, dal Mercato di Frattamaggiore alla Serie A

Aveva un sogno da coltivare e tante scarpette e palloni da comprare. Per questo motivo, come ogni membro della sua famiglia, Lorenzo Insigne, oggi uno dei punti di forza del Napoli, già da bambino lavorava per aiutare la sua famiglia che versava in condizioni economiche disastrose. Così ogni mattina, di buon orario, l'instancabile Lorenzo si alzava e si recava al mercato di Frattamaggiore, il piccolo rione che gli ha dato i natali, dove vendeva abiti per bambini, per poi scappare al campo dove ogni pomeriggio lo attendevano gli allenamenti che, a sua insaputa, lo avrebbero portato ad essere il campione che tutti oggi acclamano: Lorenzo Insigne.

I sacrifici di Lorenzo Insigne


E a discapito di quanto si possa credere, il piccolo Lorenzo, perché a soli 8 anni era ancora un innocente bambino, non lavorava per prendersi i soldi. Al contrario li portava al padre per aiutarlo, e quando poteva non perdeva l'occasione di fare regali al fratello minore Antonio. Fu a lui infatti che Lorenzo Insigne regalò le “R9” le scarpette da calcio di Ronaldo, il suo idolo di allora, rendendolo il bambino più felice del mondo. E allo stesso modo impiegò un anno  a mettere da parte qualche guadagno,  per potersi comprare, con i propri soldi, e non quelli chiesti al padre, il motorino, che usava solo per reali necessità o per una scappatina al bar sotto casa con l'amico d'infanzia Antonio.

Lorenzo Insigne: un ragazzo fuori dal comune


Già, perché mentre i suoi coetanei andavano in discoteca e uscivano ogni sera, Lorenzo Insigne andava a letto presto perché il giorno seguente un'altra dura giornata, fatta di lavoro e duri allenamenti, lo avrebbe atteso. Così dopo una vita di sacrifici e sofferenze Lorenzo ce l'ha fatta, ed è riuscito a realizzare il suo sogno: quello di diventare un calciatore professionista. E non ha nessuno da ringraziare, se non mamma Patrizia e papà Carmine che già da bambino gli avevano fatto capire cosa vuol dire essere un uomo, e quei vestitini venduti al mercato che gli hanno premesso di diventare Lorenzo Insigne il campione del Napoli.


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