Aveva un sogno da coltivare
e tante scarpette e palloni da comprare. Per questo motivo, come ogni membro
della sua famiglia, Lorenzo Insigne, oggi uno dei punti di forza del Napoli,
già da bambino lavorava per aiutare la sua famiglia che versava in condizioni
economiche disastrose. Così ogni mattina, di buon orario, l'instancabile
Lorenzo si alzava e si recava al mercato di Frattamaggiore, il piccolo
rione che gli ha dato i natali, dove vendeva abiti per bambini, per poi
scappare al campo dove ogni pomeriggio lo attendevano gli allenamenti che, a
sua insaputa, lo avrebbero portato ad essere il campione che tutti oggi
acclamano: Lorenzo Insigne.
I sacrifici di Lorenzo Insigne
E a discapito di quanto si
possa credere, il piccolo Lorenzo, perché a soli 8 anni era ancora un
innocente bambino, non lavorava per prendersi i soldi. Al contrario li portava
al padre per aiutarlo, e quando poteva non perdeva l'occasione di fare regali
al fratello minore Antonio. Fu a lui infatti che Lorenzo Insigne regalò
le “R9” le scarpette da calcio di Ronaldo, il suo idolo di
allora, rendendolo il bambino più felice del mondo. E allo stesso modo impiegò
un anno a mettere da parte qualche
guadagno, per potersi comprare, con i
propri soldi, e non quelli chiesti al padre, il motorino, che usava solo per
reali necessità o per una scappatina al bar sotto casa con l'amico
d'infanzia Antonio.
Lorenzo Insigne: un ragazzo fuori dal comune
Già, perché mentre i suoi
coetanei andavano in discoteca e uscivano ogni sera, Lorenzo Insigne andava a
letto presto perché il giorno seguente un'altra dura giornata, fatta di lavoro
e duri allenamenti, lo avrebbe atteso. Così dopo una vita di sacrifici e
sofferenze Lorenzo ce l'ha fatta, ed è riuscito a realizzare il suo sogno:
quello di diventare un calciatore professionista. E non ha nessuno da
ringraziare, se non mamma Patrizia e papà Carmine che già da
bambino gli avevano fatto capire cosa vuol dire essere un uomo, e quei
vestitini venduti al mercato che gli hanno premesso di diventare Lorenzo
Insigne il campione del Napoli.
Nessun commento:
Posta un commento