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giovedì 6 novembre 2014

Granarolo ottiene la Certificazione BRC anche per lo stabilimento Casearia Podda s.r.l. di Sestu (CA)


Sempre più Qualità per garantire prodotti in linea con lo standard europeo più richiesto dai mercati internazionali.

Il nuovo standard igienico-qualitativo per lo stabilimento sardo, produttore di formaggi duri, si inserisce nell’ambito delle azioni previste dal piano di internazionalizzazione del Gruppo
  
Bologna, 6 novembre 2014 – Granarolo S.p.A., il maggiore operatore agro-industriale del Paese a capitale italiano, ha raggiunto la Certificazione BRC per lo stabilimento produttivo Casearia Podda s.r.l.
Casearia Podda, fondata da Ferruccio Podda e oggi controllata da Granarolo, da oltre mezzo secolo produce latte, yogurt e formaggi stagionati di grande qualità - fiore all’occhiello dell’azienda sono i pecorini romani e sardi DOP - apprezzati sempre più dal mercato estero.

La certificazione BRC per Casearia Podda s.r.l. va ad aggiungersi a quelle ottenute per gli stabilimenti produttivi di Bologna, Usmate Velate (MB) e Castrovillari (CS).

I principali benefici derivanti dalla certificazione consistono in un migliore accesso ai mercati europei, che richiedono sempre più spesso standard qualitativi internazionali, in un controllo dei processi interni più agevole e rigoroso che consente di minimizzare ulteriormente i rischi nonché in una riconoscibilità internazionale in materia di sicurezza alimentare.

“Il processo di forte internazionalizzazione che abbiamo avviato - e che ha nei formaggi stagionati DOP e freschi Made in Italy il suo più importante elemento di riconoscibilità – prevede, sul fronte della produzione, la ricerca dei più rigorosi standard qualitativi riconosciuti ed apprezzati sui mercati internazionali” ha commentato Gianpietro Corbari, il Direttore Generale del Gruppo Granarolo, che prosegue: “Siamo in corsa verso il raggiungimento di standard internazionali su tutti i 10 stabilimenti del Gruppo che consentiranno di aggiungere un ulteriore elemento di forza ai nostri prodotti per competere sui mercati esteri”.


Il BRC (British Retail Consortium) è uno standard globale igienico-qualitativo specifico per la sicurezza dei prodotti agroalimentari, da tempo richiesto dai retailer europei per accedere alla catena distributiva come prerequisito indispensabile a garanzia della sicurezza dei prodotti forniti e della messa in opera di tutte le precauzioni necessarie da parte del fornitore. Obiettivo della norma è fare in modo che i fornitori e i rivenditori della Grande Distribuzione Organizzata siano in grado di assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari proposti ai consumatori.

Nato in Inghilterra, dove ormai è istituzionalizzato, lo standard BRC prevede audit di certificazione da parte di organismi di terza parte, e adotta un sistema di valutazione per gradi di conformità: nel periodo di validità del contratto sono previste verifiche di sorveglianza in funzione del grado raggiunto ogni 6 mesi (grado C) o 12 mesi (grado A e B).


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Gruppo Granarolo

Il gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: un consorzio di produttori di latte - Granlatte - che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima - e una società per azioni - Granarolo S.p.A. - che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 8 siti produttivi dislocati su tutto il territorio nazionale e 2 siti produttivi in Francia.

Il gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 1.000 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 750 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente più di 60 mila punti vendita presso i quali 11 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.

Il Gruppo Granarolo conta circa 2100 dipendenti al 31/12/2013. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat.


Nel 2013 la Società ha realizzato 993 milioni di Euro di fatturato.

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