Rientra
tra i disturbi d’ansia più comuni e colpisce dal 2 al 3% delle persone
nell’arco di vita, senza distinzione di sesso.
E’ caratterizzato da
pensieri ricorrenti (ossessivi) associati a timori e particolari preoccupazioni che inducono i vari
soggetti a ripetere in modo
incontrollato determinate azioni, atte
a placare l’ansia e il generale stato di disagio. Stiamo ovviamente parlando
del DOC, Disturbo Ossessivo
Compulsivo.
Il disturbo dalle sgradevoli emozioni
Il disturbo ossessivo compulsivo può insorgere nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta. Più precisamente si manifesta spesso in una età compresa tra i 15 e i 25 anni. Ma è bene non fare confusione tra ossessioni e compulsioni:- Ossessioni: sono pensieri o impulsi intrusivi e ripetitivi, percepiti come incontrollabili da chi li vive. Sollecitano emozioni sgradevoli e molto intense, quali paura, disgusto, colpa.
- Compulsioni: consistono in atteggiamenti ripetitivi (come controllare, lavarsi/ lavare, ordinare,…) o particolari azioni mentali (pregare, ripetere formule, contare,…) e talvolta si traducono in vere e proprie regole di comportamento, eccessive e prive di senso.
Difficilmente si guarisce definitivamente dal Disturbo Ossessivo Compulsivo, ma è comunque importante prendersene cura con una psicoterapia cognitivo comportamentale specifica.
Le tipologie più comuni del Disturbo Ossessivo Compulsivo
Diversi sono i sintomi del DOC, così come sono diverse le tipologie di questo diffuso disturbo. Le più comuni sono:Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione: caratterizzato da ossessioni e compulsioni connesse ad improbabili contagi. Le sostanze più “contaminanti” sono le urine, feci, sangue, siringhe, persone malate, carne cruda, sudori, saponi, solventi, ecc…
Disturbo ossessivo compulsivo da controllo: si traduce in compulsioni/ ossessioni protratti e ripetuti senza necessità, ma messe in atto per prevenire qualunque possibile catastrofe.
Disturbo ossessivo compulsivo superstizioso: il non fare determinate cose o il non pronunciare determinate parole, il non contare, ecc… Può essere determinante per l’esito degli eventi.
Disturbo ossessivo compulsivo da accumulo: è una forma un po’ più rara, caratterizzata da soggetti tendenti a conservare ed accumulare oggetti insignificanti ed inservibili (riviste, vecchi giornali, bottiglie vuote, confezioni di alimenti,…).
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