Negli ultimi anni l’informazione svolge un ruolo fondamentale perché si trova a operare in un contesto di crisi economica, sociale ed istituzionale che presta il fianco a fin troppo facili speculazioni. Con ”Radiocronaca di una crisi”, l’autore, il giornalista e direttore Rai Antonio Preziosi, oltre a spiegare le dinamiche dell’informazione, analizza la riorganizzazione della politica, della pubblica amministrazione, del bilancio dello Stato, delle attività produttive pubbliche e private e soprattutto di un sistema di Welfare ”europeo” che non viva l’interesse nazionale come un limite. Un’agenda politica che supera i confini nazionali e che scavalcando le barriere delle ideologie guarda davvero al bene comune di tutti.
Testo integrale dell’articolo apparso su Ansa il 23 luglio 2013
Il giornalista Antonio Preziosi, direttore RAI
Qual è il ruolo giocato dall’informazione negli ultimi anni? E’ la domanda da cui si parte per capire il peso dei media in campo economico. Vizi e virtù di una professione, quella del giornalista, che si propone di raccontare i fatti in modo chiaro, completo e verificato. Ma che è soprattutto in grado di condizionare i comportamenti sociali, orientare l’opinione pubblica e incidere sulla popolarità o meno di questo o quel provvedimento. E’ questo il perno su cui ruota ”Radiocronaca di una crisi”: non una cronistoria degli ultimi anni, ma un’analisi degli ostacoli che il cronista deve superare per essere ”vettore tra la notizia ed il cittadino”.
Il libro del direttore del Gr1 e di Radio1 Rai parte dall’assioma che l’informazione svolga un ruolo fondamentale perché si trova a operare in un contesto di crisi economica, sociale ed istituzionale che presta il fianco a fin troppo facili speculazioni. La professionalità, un mix di preparazione tecnica e di profondo senso dell’etica, rappresenta l’unica chiave che il giornalista ha a disposizione per svolgere al meglio la propria missione: quella di informare i cittadini.
Se i mezzi di informazione non avessero sviscerato la crisi spiegandola, questa sarebbe finita nell’oblio e diventata ancora più drammatica e pericolosa. E allora, l’informazione è anche e soprattutto uno strumento di alfabetizzazione per rendere consapevoli i cittadini e i loro comportamenti.
Perché offrire all’opinione pubblica quella ”cassetta degli attrezzi” necessaria a comprendere e utilizzare le misure che possono aiutare a superare la crisi significa influire sulla realtà, sul passaggio dalla crisi finanziaria alla ripresa economica. Soprattutto partendo dalla radio, che è il mezzo immediato per eccellenza di informazione: lo strumento di comunicazione fruibile sempre ed ovunque da chiunque in qualsiasi momento: anche nelle condizioni più difficili ed improbabili.
Con ”Radiocronaca di una crisi”, oltre a spiegare le dinamiche dell’informazione, l’autore si addentra in un’analisi che traghetta il lettore verso una nuova Europa: soffermandosi sulla riorganizzazione della politica, della pubblica amministrazione, del bilancio dello Stato, delle attività produttive pubbliche e private e soprattutto di un sistema di Welfare ”europeo” che non viva l’interesse nazionale come un limite. Un’agenda politica che supera i confini nazionali e che scavalcando le barriere delle ideologie guarda davvero al bene comune di tutti.
FONTE: Ansa
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