Fotovoltaico Puglia, Global Solar Fund, il fondo opera nel settore del fotovoltaico italiano, riparte dalla trasparenza annunciando un’attività di verifica e di riqualificazione degli asset di proprietà. E’ tempo di voltare pagina e di superare le difficoltà per poter tornare ad investire in Italia dopo aver recuperato la credibilità necessaria. GSF è il secondo operatore in Italia per potenza installata nel fotovoltaico, con 140 MW di impianti fotovoltaici in Puglia e in Campania.
SI RIPARTE DALLA TRASPARENZA – Global Solar Fund, che opera nel settore del fotovoltaico italiano, prevalentemente in Puglia, annuncia un’attività di verifica e di riqualificazione degli asset di proprietà. “Trasparenza” è la parola chiave, nei confronti di tutti gli stakeholder, istituzionali e non, a cui si affianca un’altra parola eloquente: “discontinuità”.
Il binomio Suntech-Puglia in passato ha risentito di forti criticità. Oggi Giuseppe Tammaro, manager voluto dagli azionisti cinesi della Suntech per gestire la complessa fase di rilancio del Global Solar Fund, parla di attività di verifica e di riqualificazione degli asset di proprietà, incentrata sulla trasparenza, nell’ottica di riprendere gli investimenti nel comparto del fotovoltaico.
Giuseppe Tammaro, l’ad, ha dichiarato: “Siamo certi di poter superare brillantemente le attuali criticità e riprendere a investire in Italia nelle rinnovabili, perché crediamo che nel Paese ci siano ancora spazi per lo sviluppo di progetti di qualità”.
Giuseppe Tammaro, l’ad, ha dichiarato: “Siamo certi di poter superare brillantemente le attuali criticità e riprendere a investire in Italia nelle rinnovabili, perché crediamo che nel Paese ci siano ancora spazi per lo sviluppo di progetti di qualità”.
E’ tempo di voltare pagina, dunque, e di superare le difficoltà per poter tornare ad investire in Italia dopo aver recuperato la credibilità necessaria. GSF resta comunque il secondo operatore in Italia per potenza installata nel fotovoltaico, con 140 MW di impianti fotovoltaici in Puglia e in Campania.
LA VICENDA SUNTECH IN PUGLIA – Era il mese di novembre del 2013: la Suntech crolla, con l’istanza di bancarotta e il delisting, l’uscita da Wall Street. In Italia la Suntech arriva attirata anche dagli incentivi e sceglie la Puglia, le operazioni sono seguite dal Global Social Fund, fondo del Lussemburgo che la Suntech controlla per l’88%. Il resto è controllato da una società offshore di Shi nelle British Virgin Islands, la Best (Regent) Asia Group, e da una società di Singapore, la Gsf Capital, dello spagnolo Javier Ignacio Romero Ledesma, un personaggio chiave, che va a caccia in Italia di contatti utili a sviluppare il business.
Dall’Italia arrivano 6,5 milioni di euro, sotto forma di incentivi. Peccato che in Puglia però siano sorti troppi parchi, il che mette in allarme i magistrati: impianti al di sotto di 1MW nascondono progetti molto più grandi? Non solo, i bund tedeschi di Romero erano fasulli.
Anche la Suntech adesso è contro di lui e lo accusa – mentre partono gli arresti per truffa – di aver usato la Gsf Capital come cassa personale, sottraendo 16,8 milioni di euro per pagare una finanziaria inglese, la stessa che avrebbe concesso i bund. A marzo 2013 Romero e la Suntech arrivano ad un accordo: la Gsf Capital esce dal Global Solar Fund, Romero non ha responsabilità. Ma la Suntech è crollata.
FONTE: GreenBiz
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