Amnesty International Italia ha incontrato oggi a Roma Nils Muižnieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in visita in Italia fino al 14 marzo per investigare la situazione delle famiglie rom della capitale.
La visita e', secondo l'organizzazione per i diritti umani, quanto mai opportuna.
Le violazioni dei diritti umani dei rom da parte delle autorita' italiane, incluse quelle di Roma, continuano: sgomberi forzati, segregazione in campi in condizioni abitative gravemente inadeguate ed esclusione dall'edilizia residenziale pubblica stanno proseguendo sotto l'amministrazione del sindaco Marino.
Amnesty International documenta queste violazioni a Roma da ormai cinque anni. L'organizzazione aveva auspicato un cambio di rotta da parte della giunta Marino dopo gli anni del "Piano Nomadi" della giunta Alemanno. Nell'ottobre 2013, Amnesty International aveva accolto con favore un impegno della giunta Marino a ritirare misure chiaramente discriminatorie nei confronti delle famiglie rom residenti nei campi autorizzati nell'accesso alle case popolari. Ad oggi il sindaco Marino non ha mantenuto quegli impegni.
Amnesty International attende risposte alle preoccupazioni sollevate in occasione di svariati contatti con l'amministrazione capitolina e da ultimo nella lettera inviata al sindaco Marino il 14 febbraio 2014. In tale lettera, l'organizzazione per i diritti umani esprimeva profondo rammarico per il fatto che la graduatoria per l'assegnazione delle case popolari riferita al bando pubblico del 31 dicembre 2012 non fosse stata ancora pubblicata – nonostante la data prevista nel bando fosse il 30 novembre 2013 - e che l'attribuzione del punteggio a ciascuna domanda venisse ancora compiuta in applicazione dei criteri previsti nella circolare del dipartimento Politiche abitative datata 18 gennaio 2013, che discrimina i rom residenti in campi autorizzati, impedendo loro di veder riconosciuto il proprio stato abitativo gravemente disagiato per accedere prioritariamente alle case popolari.
In una lettera del Novembre 2013 anche il Commissario Muižnieks aveva sollevato preoccupazioni sulla natura discriminatoria della circolare del 18 gennaio 2013.
Amnesty International auspica che la visita del Commissario del Consiglio d'Europa sproni la giunta Marino ad eliminare quanto prima la scandalosa discriminazione abitativa cui sono sottoposte le famiglie rom della capitale.
La visita e', secondo l'organizzazione per i diritti umani, quanto mai opportuna.
Le violazioni dei diritti umani dei rom da parte delle autorita' italiane, incluse quelle di Roma, continuano: sgomberi forzati, segregazione in campi in condizioni abitative gravemente inadeguate ed esclusione dall'edilizia residenziale pubblica stanno proseguendo sotto l'amministrazione del sindaco Marino.
Amnesty International documenta queste violazioni a Roma da ormai cinque anni. L'organizzazione aveva auspicato un cambio di rotta da parte della giunta Marino dopo gli anni del "Piano Nomadi" della giunta Alemanno. Nell'ottobre 2013, Amnesty International aveva accolto con favore un impegno della giunta Marino a ritirare misure chiaramente discriminatorie nei confronti delle famiglie rom residenti nei campi autorizzati nell'accesso alle case popolari. Ad oggi il sindaco Marino non ha mantenuto quegli impegni.
Amnesty International attende risposte alle preoccupazioni sollevate in occasione di svariati contatti con l'amministrazione capitolina e da ultimo nella lettera inviata al sindaco Marino il 14 febbraio 2014. In tale lettera, l'organizzazione per i diritti umani esprimeva profondo rammarico per il fatto che la graduatoria per l'assegnazione delle case popolari riferita al bando pubblico del 31 dicembre 2012 non fosse stata ancora pubblicata – nonostante la data prevista nel bando fosse il 30 novembre 2013 - e che l'attribuzione del punteggio a ciascuna domanda venisse ancora compiuta in applicazione dei criteri previsti nella circolare del dipartimento Politiche abitative datata 18 gennaio 2013, che discrimina i rom residenti in campi autorizzati, impedendo loro di veder riconosciuto il proprio stato abitativo gravemente disagiato per accedere prioritariamente alle case popolari.
In una lettera del Novembre 2013 anche il Commissario Muižnieks aveva sollevato preoccupazioni sulla natura discriminatoria della circolare del 18 gennaio 2013.
Amnesty International auspica che la visita del Commissario del Consiglio d'Europa sproni la giunta Marino ad eliminare quanto prima la scandalosa discriminazione abitativa cui sono sottoposte le famiglie rom della capitale.
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