Attiva dal
2005, la galassia elettronica targata Evilsound si arricchisce con la nuova
etichetta E.DM

Partiamo dai numeri: una media di tre eventi live al mese con un’affluenza tra mille e mille trecento persone ad evento; una newsletter da 40mila contatti;una pagina facebook (www.facebook.com/EVILSOUND-PRODUCTIONOFFICIAL) con 27milla fans al seguito, sempre aggiornati sulle date dei concerti in agenda, le foto e i video report. E un gruppo, denominato Evilsound Event che ad oggi conta più di 4mila iscritti. Un segno questo, della particolare attenzione ad un approccio multimediale della Evilsound nel fare comunicazione e promozione degli eventi, che viaggia di pari passo con la digitalizzazione dei formati musicali. Attiva dal 2005, la Evilsound production non solo è riuscita ad imporsi come punto di riferimento dell’E.D.M in Italia, diventando crocevia obbligatorio delle tappe italiane di artisti del calibro internazionale, tra cui si possiano citare Aphex Twin, Aphrodite, Pendulum, Zedd, Cyberpunkers, Excision, Steve Aoky, Datsik, Boys Noize, Zomboy (http://www.evilsound.org/it/eventi), ma ha saputo evolversi con intelligenza di pari passo con la continua trasmutazione dell’Electro music. Anticipando, con intuizione, quelle line up che avrebbero poi cavalcato i main event dell’underground romano e nazionale.
L’ultima costola
targata Evilsound è infatti l’etichetta discografica Evilsound Label (http://www.evilsound.org/it/label)
che in meno di un anno ha riscosso un notevole successo sia tra gli addetti
ai lavori, sia tra il pubblico, confermando da una parte la sua vocazione a 360 gradi verso
tutti i generi dell’E.D.M, ma soprattutto ha saputo imporsi come valido trampolino
di lancio di giovani talenti nostrani, altrimenti esclusi dalle Major. Tra le
“creature” targate Evilsound Label, non si può non citare l’artista romano Boss Doms che con le sue sonorità
Dupstep, Glitch Hop ed Elctro House continua a scaldare le dancefloor nazionali
e della Capitale, e che ha già condiviso in poco tempo il palco con Dj illustri come
Zomboy, Doctor P, Foreign Beggars, Dodge & Fuski, Pendulum, The
Upbeats. Come se non bastasse, a dar corpo e struttura
al muro di suono degli artisti, c’è poi l’Evilsound
Service che, nel corso degli anni, è diventato un punto di riferimento
nell’underground romano per la sua vocazione “live” e per l’alta
specializzazione tecnica dei servizi legati all’illuminazione, e agli impianti
audio e video.
Libera o quanto meno
“non convenzionale” è la musica electro
targata Evilsound (perchè priva di strumenti o spartiti ma fatta di suoni
elettronici provenienti dalla realtà urbana campionati e mixati al computer),
altrettanto libero è l’approccio del duo
Diego Galletti, Sara Maestron, nel saper sfruttare al meglio i nuovi codici
imposti dalla fruizione massiva dell’E.D.M , attraverso i social network e la condivisione
istantanea fatta “a ritmo” di newsgroup, forum, chat. La musica elettronica
certo è cambiata e continuerà a farlo. Ma nell’originale
varietà di suoni e ritmiche dei B.p.M che, come in una dolce progressione
melodica, spiazza di continuo ad ogni nuovo ascolto, i fans delle dancefloor e
i Dj che
desiderano entrare a pieno titolo
nell’immaginario collettivo degli amanti dell’electro sound, possono restare
tranquilli. Nella Capitale, la Evilsound Prod è molto più di una preghiera
elettronica. D. M