L'isotretinoina è un farmaco largamente utilizzato per il
trattamento dell'acne: da un punto di vista scientifico si tratta di uno
stereoisomero dell'acido all-trans retinoico (tretinoina), che sembra essere in
grado di inibire l'attività delle ghiandole sebacee, riducendo quindi la
produzione di sebo. L'Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato l'utilizzo
dell'isotretinoina soltanto per il trattamento di forme gravi di acne (come
quella nodulare o conglobata o nelle forme che possono lasciare cicatrici
permanenti), qualora la terapia standard con sostanze antibatteriche non abbia
prodotto alcuna risposta. A tal proposito, la stessa Agenzia ha curato, in
collaborazione con l'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani il “Decalogo
della prescrizione di isotretinoina orale nell'acne”, per chiarirne le modalità
di prescrizione e stabilire linee guida in merito alla selezione dei pazienti
ed al tempo di trattamento. All'interno del Decalogo è possibile trovare
indicazioni sulla diagnosi, sul dosaggio giornaliero del farmaco e sull'usco di
antibiotici: particolare attenzione, ad esempio, deve essere osservata dalle
donne in età fertile, che devono essere consapevoli del rischio tetratogeno.
Per i pazienti di sesso maschile, invece, non esistono indicazioni particolari
in relazione alla sfera riproduttiva.
Efficacia e azione dell'isotretinoina
L'istotretinoina è al momento l'unica terapia in grado di
interferire con tutti i meccanismi che vengono considerati patogeneticamente rilevanti
nell'acne, così come è l'unica sostanza in grado di ridurre l'incidenza di
esiti cicatriziali. L'isotretinoina viene assunta dai pazienti per via orale:
non si conosce ancora con precisione l'esatto meccanismo di azione di questo
farmaco, ma è stato dimostrata istologicamente la riduzione delle dimensioni
delle ghiandole; questa sostanza, inoltre, stabilizza la cheratinizzazione e
previene la formazione dei punti neri, con un accertato effetto
antinfiammatorio a livello del derma. I ricercatori ritengono che il composto
agisca, così come gli altri retinoidi, sulla trascrizione del DNA. I principali
meccanismi che consentono un'efficace azione nei confronti dell'ane sembrano
essere proprio l'inibizione della proliferazione delle cellule che producono il
sebo ed il ripristino del normale processo di differenziazione cellulare.
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