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mercoledì 27 novembre 2013

Il “Decalogo della prescririzione dell' isotretinoina orale nell'acne”

L'isotretinoina è un farmaco largamente utilizzato per il trattamento dell'acne: da un punto di vista scientifico si tratta di uno stereoisomero dell'acido all-trans retinoico (tretinoina), che sembra essere in grado di inibire l'attività delle ghiandole sebacee, riducendo quindi la produzione di sebo. L'Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato l'utilizzo dell'isotretinoina soltanto per il trattamento di forme gravi di acne (come quella nodulare o conglobata o nelle forme che possono lasciare cicatrici permanenti), qualora la terapia standard con sostanze antibatteriche non abbia prodotto alcuna risposta. A tal proposito, la stessa Agenzia ha curato, in collaborazione con l'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani il “Decalogo della prescrizione di isotretinoina orale nell'acne”, per chiarirne le modalità di prescrizione e stabilire linee guida in merito alla selezione dei pazienti ed al tempo di trattamento. All'interno del Decalogo è possibile trovare indicazioni sulla diagnosi, sul dosaggio giornaliero del farmaco e sull'usco di antibiotici: particolare attenzione, ad esempio, deve essere osservata dalle donne in età fertile, che devono essere consapevoli del rischio tetratogeno. Per i pazienti di sesso maschile, invece, non esistono indicazioni particolari in relazione alla sfera riproduttiva.

Efficacia e azione dell'isotretinoina


L'istotretinoina è al momento l'unica terapia in grado di interferire con tutti i meccanismi che vengono considerati patogeneticamente rilevanti nell'acne, così come è l'unica sostanza in grado di ridurre l'incidenza di esiti cicatriziali. L'isotretinoina viene assunta dai pazienti per via orale: non si conosce ancora con precisione l'esatto meccanismo di azione di questo farmaco, ma è stato dimostrata istologicamente la riduzione delle dimensioni delle ghiandole; questa sostanza, inoltre, stabilizza la cheratinizzazione e previene la formazione dei punti neri, con un accertato effetto antinfiammatorio a livello del derma. I ricercatori ritengono che il composto agisca, così come gli altri retinoidi, sulla trascrizione del DNA. I principali meccanismi che consentono un'efficace azione nei confronti dell'ane sembrano essere proprio l'inibizione della proliferazione delle cellule che producono il sebo ed il ripristino del normale processo di differenziazione cellulare.

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