Si terrà dal 14 al 16 novembre, a Roma, la seconda edizione di “Giornate del Marocco in Italia”, il convegno socio-economico incentrato sulle politiche di sviluppo sostenibile compatibili con il Regno. Il tema di quest’anno è “la cultura del deserto”, a voler indicare come il percorso di scambio e discussione dell’evento voglia elaborare un modello di sviluppo che sia in sincrono con l’evoluzione storica e culturale del paese.
La cultura nomade, tipica del deserto, è un argomento molto caro al Marocco, ne caratterizza le fondamenta e, soprattutto in un momento di crisi con alcune comunità delle aree del sud, che osteggiano Rabat per ottenere l’autonomia, serve a portare avanti la battaglia per mantenere il paese unito.
Molto ampia la parte che sarà dedicata alla presentazione delle specificità marocchine, lette in una chiave pluralista che le ponga a base di un percorso di condivisione e convergenza con tutto il panorama mediterraneo.Il paese, dopotutto, è da sempre caratterizzato da una tradizione maculata, segno di come il territorio sia stato capace di accogliere e integrare culture differenti. Il governo di Rabat, dopotutto, è impegnato da diversi anni a porre il Marocco come punta di diamante dell’Unione Mediterranea e porta di accesso alla realtà di tutto il bacino nordafricano e maghrebino.
L’evento si prefigge anche di raccontare con trasparenza la realtà socio-politica del paese, per valorizzarne l’equilibrio istituzionale (ed il suo riverbero finanziario e imprenditoriale).
L’evento si prefigge anche di raccontare con trasparenza la realtà socio-politica del paese, per valorizzarne l’equilibrio istituzionale (ed il suo riverbero finanziario e imprenditoriale).
I lavori congressuali saranno inaugurati il 14 novembre prossimo presso il Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi, grazie al contributo dell’Associazione di Amicizia Italia-Marocco e dell’ambasciata del Regno marocchino in Italia.
Evento di punta: la conferenza, il 15 novembre presso l’Auditorium dell’Ara Pacis Augustae, dedicata alla cooperazione italo-marocchina nella realizzazione di una crescita condivisa, virtuosa e sostenibile, che passi attraverso la scelta di una governance economica precisa. Sono previsti, nella medesima cornice, anche i concerti di ben tre gruppi (uno amazigh, uno saharaoui, uno andaluso) e la premiazione di sette personalità che si sono distinte per aver trasportato la cultura marocchina fuori dai confini nazionali.
Interessante anche la scelta di montare, a Piazza della Pilotta, una tradizionale tenda che i nomadi del deserto usano nel quotidiano, all’interno della quale, negli stessi giorni del convegno, si avvicenderanno dibattiti pubblici e occasioni di approfondimento sulle tematiche care al Regno. L’evento si chiama “Tè a tre sotto la tenda”.
FONTE: Maroccoggi.it
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