Secondo CorrierEconomia i dividendi azionari delle utilities sono migliori dei titoli di Stato. Le grandi utilities hanno, infatti, soppiantato realtà storiche, come forti pagatori di dividendi azionari. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, offre un rendimento del 5,7%, confermando come le aziende di pubblica utilità e dell’energia siano una specie di bond a lungo termine dal punto di vita del flusso cedolare.
Azioni meglio dei Titoli di Stato? Dopo gli acconti staccati da alcune società, come evidenzia “Il Corriere Economia”, sembrerebbe proprio di sì visto che parliamo di dividendi che in media rendono il 2,8% con punte del 6%. E se rapportiamo queste cifre con il rendimento medio dell’inflazione (0,8%) e dell’asta annuale dei Bot (0,68%) ecco che si ha un quadro di una Piazza Affari molto positiva per gli investitori. E’ il caso ad esempio di alcune società energetiche come Terna, Eni e Snam che offrono anche il 6%, molto al di sopra del Btp decennale (4%) che è il Buon del Tesoro a reddito fisso che viene utilizzato per i termini di paragone.
In attesa di vedere quel che accadrà in primavera 2014, è da rimarcare come le grandi utilities abbiano ormai soppiantato come forti pagatori di dividendi azionari realtà storiche quali le banche o le tlc. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ad esempio, offre un rendimento del 5,7%, anche sopra a quello di Enel (4%) confermando come ormai le aziende di pubblica utilità e dell’energia siano una specie di bond a lungo termine dal punto di vita del flusso cedolare. E nel caso dell’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale si tratta di una performance che ormai va avanti da almeno un biennio.
Claudio Barnini
FONTE: Terna
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