E se la notte di Natale, invece del panettone, del cenone e dei regali ci si ritrovasse chiusi nelle quattro mura di una redazione giornalistica a scrivere un pezzo di “stregoneria”? quello che hanno immaginato Andrea Palotto e Marco Spatuzzi per il loro musical-drama “L’Ultima Strega”, un musical rivelazione che apre questa stagione 2013/2014 al Teatro Brancaccio di Roma, dove ha debuttato in prima nazionale lo scorso 14 settembre.
Anna Goeldi è quell’ultima strega che il musical racconta ma è anche quell’ultima strega che la storia reale racconta. Il 27 agosto 2008, a più di 226 anni dall’esecuzione, il parlamento cantonale di Glarona si è pronunciato per la riabilitazione di Anna Goeldi.
Una storia che sa di excursus quella portata in scena. Una storia che oscilla e si muove sulla linea del tempo che collega il lontano 1700 ai giorni nostri. Una storia a ritroso appunto, che pian piano svela i misteri, gli intrecci, i segreti che Anna, interpretata dalla brillante e tenace Valeria Monetti, divide e condivide in un silenzio fatto di parole non dette, sguardi intensi e rabbia soffocata con il giudice del piccolo paese svizzero, interpretato dal convincente e coinvolgente Cristian Ruiz.
Una storia che sa di excursus quella portata in scena. Una storia che oscilla e si muove sulla linea del tempo che collega il lontano 1700 ai giorni nostri. Una storia a ritroso appunto, che pian piano svela i misteri, gli intrecci, i segreti che Anna, interpretata dalla brillante e tenace Valeria Monetti, divide e condivide in un silenzio fatto di parole non dette, sguardi intensi e rabbia soffocata con il giudice del piccolo paese svizzero, interpretato dal convincente e coinvolgente Cristian Ruiz.
Un ricco cast di giovani talenti – sono 16 gli attori che calcano la scena - che emoziona e sa emozionarsi nella rappresentazione. Una rappresentazione curata nei minimi dettagli, dai vestiti di scena, tutti costumi d’epoca, alla scenografia stilizzata e essenziale ma straordinariamente efficace. Un mix di elementi che hanno saputo riportare indietro nel tempo l’affollata platea del Brancaccio, ma se il musical prodotto dalla Giulia Eventi è stato un vero successo, una vera rivelazione lo si deve anche all’orchestra dal vivo. Il maestro Andrea Scordia ha diretto la sua orchestra di cinque elementi tra pianoforte, viola, violoncello, clarinetto e violino dando vita a melodie che hanno accompagnato le tenaci voci dei protagonisti e degli attori tutti, per l’intera durata di questo “musical anomalo”.
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