Nuovo record delle fonti rinnovabili in Italia: nel mese di giugno le fonti pulite hanno generato il 50,2 per cento dell’elettricità italiana, coprendo il 44,3 per cento della domanda.
Secondo i dati forniti da Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, in un anno la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2 al 50,2 per cento. Registrati livelli record di produzione per fotovoltaico, eolico e idroelettrico.
Secondo i dati forniti da Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, in un anno la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2 al 50,2 per cento. Registrati livelli record di produzione per fotovoltaico, eolico e idroelettrico.
Dati Terna, AD Flavio Cattaneo
Nuovo record delle fonti rinnovabili in Italia: nel mese di giugno (dati Terna) le fonti pulite hanno generato il 50,2 per cento dell’elettricità italiana, coprendo il 44,3 per cento della domanda. Lo afferma Greenpeace in un comunicato.
In un anno (confrontando giugno 2012 con giugno 2013) la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2 al 50,2 per cento, mentre i consumi complessivamente sono diminuiti del 6,2 per cento. Mentre fotovoltaico, eolico e idroelettrico fanno registrare livelli record di produzione, la produzione termoelettrica crolla (-22,8 per cento), con impianti a gas e – dato parzialmente inedito – anche a carbone, in netto calo. I dati di giugno sono peraltro la conferma – insiste l’organizzazione ecologista – di una tendenza registrata finora lungo tutto il primo semestre del 2013.
Con una produzione in calo del 4,1 per cento, il comparto termoelettrico ha registrato una contrazione del 16,3 per cento mentre idroelettrico (+37,9 per cento), eolico (+31,4 per cento) e fotovoltaico (+15,2 per cento) sono cresciute significativamente, rappresentando il 41 per cento della produzione nazionale (+9,6 per cento rispetto al 2012). Lo scorso 16 giugno hanno coperto il 100 per cento del fabbisogno nazionale, azzerando per due ore il costo dell’elettricità. (…..)
FONTE: La Stampa
Nessun commento:
Posta un commento